Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Francesca Terranova il 8 dicembre 2013 alle 15:00 ha scritto:

Il volume in questione sviluppa la tematiche del metodo parabolico di Gesù esaminando le singole parabole presentate nei Vangeli sinottici analizzando ogni singola parabola da tre diverse angolature volte a esaminare la prospettiva letteraria del testo, quella teologica e, infine, le applicazioni pedagofico-didattiche. Per la sua struttura, il testo si presenta dunque quale valido strumento per educatori e catechisti perché consente di impostare lo studio di ogni parabola valutandone non solo le implicazioni più propriamente spirituali e teologiche, ma anche quelle pastorali e esistenziali. Un testo completo, indispensabile per chi vuole affrontare tale tematica e comprendere cosa si intenda per parabola, perchè Gesù si sia servito proprio delle parabole per spiegarsi agli uomini, e quale sia il loro valore all'interno del messaggio evangelico.

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Giuseppe Marino il 8 dicembre 2013 alle 14:23 ha scritto:

E' dal 2003 che per conoscere la liturgia corrente, adopero questo tipo di libretto calendario e mi trovo benissimo. Piccolo, leggero e poco ingombrante, sta benissimo in tasca. Certamente va completato in casa con un messale quotidiano e un ordinario per la liturgia delle ore.

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Ing. Romolo Benelli il 8 dicembre 2013 alle 13:54 ha scritto:

Ottimo Libro, di sicura attualità e ben scritto


Cristina il 7 dicembre 2013 alle 22:40 ha scritto:

Avevo letto il libro e mi era piaciuto tantissimo perchè condivido i suoi interessi. Ogni mattina do' un bacetto sulla sua fotografia che la madre un giorno mi ha mandato.
Il libro è scritto in modo semplice e commuovente. Sono sicura che Carlo dal cielo ascolta tutti e aiuta tutti.

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Maurizio Filoia il 6 dicembre 2013 alle 15:57 ha scritto:

Quest'opera mi ha accompagnato in quest'anno della fede, mi ha fatto crescere tantissimo, dico di cuore grazie a chi l'ha realizzata. Grazie

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Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 14:20 ha scritto:

Il volume in questione è una raccolta di brani scelti tratti da diverse opere di H.J. Nouwen (per citarne solo qualcuna: A mani aperte; L'abbraccio benedicente. Meditazione sul ritorno del figliol prodigo; Al di là dello specchio. Riflessioni sulla vita e sulla morte; I clown di Dio. Una vita spirituale per il nostro tempo; Compassion. A Reflection on the Christian Life; La coppa della vita. La metafora del calice eucaristico nella vita umana e cristiana; Da cuore a cuore. Preghiere al Sacro Cuore di Gesù etc.) sul tema della preghiera. Si tratta di un ottimo strumento di supporto alla propria preghiera e lettura spirituale personale nonché alla guida e animazione di preghiere e veglie di preghiera comunitarie. Il fatto che si tratti di una raccolta di brani scelti rende il testo di agevole e pratica lettura e fa nascere nel lettore il desiderio, in primis, di leggere direttamente le fonti di riferimento da cui i brani sono tratti, in secundis, di pregare di più e raccogliersi in silenzio e in meditazione. Testo consigliatissimo, adatto sia a giovani che ad adulti.


Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 13:57 ha scritto:

Il libro in questione ha un taglio molto particolare sia per il contenuto sia per lo stile con il quale è condotto. Si rivolge a un pubblico molto vasto: il diretto destinatario è, innanzitutto, un lettore giovane, in cammino e alla ricerca della propria "vocazione" (meglio delle proprie "vocazioni", perché si sa che tante sono le chiamate che uno riceve nella vita e che la vocazione, ossia la speranza della nostra chiamata, è un cammino sempre in fieri, più che un traguardo); il libro rappresenta però un validissimo supporto anche per educatori e catechisti perché mette in campo strategie psicologiche, utili per supportare e venire concretamente in aiuto ai giovani in ricerca di sé e della propria strada. Già dalla copertina si evince come il taglio del libro sia del tutto innovativo. Il sottotitolo, infatti, "dalla schiavitù dei bravi ragazzi alla libertà dei figli di Dio" induce subito il lettore a chiedersi che cosa ci sia di sbagliato nell'essere "dei bravi ragazzi"? Non volendo anticipare nulla del suo contenuto, vale la pensa quanto meno, in sintesi, rilevare che il testo conduce il lettore a riscoprire l'autenticità del messaggio evangelico e della sua applicabilità nella propria esperienza di vita, rompendo schemi e preconcetti propri della morale comune, che sovente non hanno tuttavia a che fare con la sorprendente novità rivoluzionaria del messaggio di Cristo. Si tratta, davvero, di un libro che fa riflettere, che aiuta a rimettersi in discussione. Prima ancora, è una testimonianza di abbandono alla Provvidenza, una esperienza tangibile di come la fede possa l'impossibile, un messaggio autentico di speranza e di come lasciar fare a Dio apra scenari inpensabili e sorprendenti nella nostra vita, che sorpassano infinitamente le nostre umane aspettative.

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Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 12:56 ha scritto:

Il libro nasce a seguito di un soggiorno dell'Autore in un monastero trappista (svoltosi dal Febbraio all'Agosto del 1979 presso l'Abbazia di Genesee, a nord di New York). Al termine di ogni giorno Nouwen formulava una breve preghiera. L'insieme delle preghiere scaturite da quella forte esperienza sono state raccolte in questo agevole libretto. L'intento dell'A. è che quanti "riconoscono in queste preghiere il grido del loro cuore riconoscano anche la silenziosa preghiera dello Spirito di Dio in mezzo alle loro incerte e balbettanti parole". Il testo si configura quale valido supporto sia per la preghiera personale che per quella comunitaria. Consigliato a tutti. E' il dialogo di un'anima con Dio.

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Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 12:39 ha scritto:

Terzo volume di una trilogia dedicata da Alessandro Pronzato agli "Incontri con Gesù nei Vangeli". Mentre il primo volume tratta dei incontri con Gesù nei Vangeli di Giovanni e Luca e il secondo degli incontri con Gesù nel Vangelo di Marco, quest'ultimo volume affronta invece la tematica all'interno del Vangelo di Matteo. Qui l'attenzione dell'Autore è volta in particolare a quegli incontri, per così dire, "collettivi" con Gesù, i cui protagonisti sono quindi - salvo qualche eccezione (v. il capitolo dedicato all'incontro con Satana) fondamentalmente le folle, i discepoli, il gruppo ristretto degli apostoli. L'opera si presenta come un utile strumento di lettura trasversale del Vangelo di Matteo. Fortissimo è il richiamo all'attualità che contraddistigue lo stile di Pronzato in ogni sua opera (già a partire dai suoi "Vangeli scomodi"). Protagonista indiscussa è la Parola - ossia Cristo stesso (Logos fatto carne) - declinata in tutti i suoi incontri: trascrivendo alcuni titoli, tra i più signfiicativi, dei singoli paragrafi del volume, "la parola della felicità, la parola della consolazione, la parola che brucia, la parola che non può sopportare le troppe parole, la parola che ci impedisce di suonare la tromba, la parola che ci fa staccare dal ramo, la parola che ti mette davanti a una porta stretta, la parola che non si fida delle parole (e nemmeno degli applausi). Testo rivolto a tutti: capace di stimolare la riflessione e che aiuta il credente (e colui che è in ricerca) a fare il punto della situazione sul suo cammino di fede, che spinge a rimettersi in discussione e non adagiarsi su comode scelte. Uno sprone a non smettere mai di approfondire le radici della propria fede e a non dare nulla per scontato sentendosi "arrivati".


Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 12:23 ha scritto:

Secondo volume di una trilogia dell'Autore dedicata al tema degli "incontri con Gesù nei Vangeli". Il primo volume è dedicato a trattare dei più significativi incontri con Gesù nei Vangeli di Giovanni e Luca. Questo secondo volume, invece, è interamente dedicato agli incontri con Gesù nel Vangelo di Marco. Singolare che proprio al Vangelo che dei quattro è il più sintetico, ossia quello di Marco, Pronzato dedichi un intero volume di ben 292 pp. E' l'Autore stesso che ci spiega il perché di tale scelta nella prefazione a questo secondo volume. Marco, nella sua estrema sinteticità, con il suo modo di essere "non ... particolarmente invadente" presenta dei personaggi semplici, nei quali tutti noi possiamo immedesimarci. "Molti di questi personaggi sono dei "miracolati". E quella che ascoltano è una parola di potenza, che li guarisce, ma anche li trasforma. C'è la salute riacquistata prodogiosamente. E c'è pure, grazie al contatto con il Maestro, il senso della vita ritrovato, una svolta decisiva, un orientamento nuovo per il proprio cammino. Tutti gli incontri sono scanditi da un titolo che suona "quelli che" o "quello che". Così anche noi rientriamo nella categoria di quelli che sono sordi, si ritrovano buttati ai margini, hanno la vista confusa, si sentono impacciati a parlare, appaiono bloccati nei movimenti, si scoprono "occupati" da troppe cose inutili, "posseduti" da signori abusivi, "pieni" di vuoto, hanno addosso la febbre che mai li fa riposare". Un libro che parla al cuore. Un testo fruibile agevolmente da tutti, credenti e non: per quanti insomma sono alla ricerca di Dio e di se stessi e si chiedono chi è Gesù? Come/dove posso incontrarlo?

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Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 12:12 ha scritto:

Si tratta del primo volume di una trilogia dedicata da Alessandro Pronzato al tema degli "incontri con Gesù nei Vangeli". L'Autore si sofferma in questo volume a trattare in particolare di alcuni tra gli incontri più significativi di Gesù tratti dai Vangeli di Giovanni e Luca. Già dai titoli dei capitoli in cui si articola il libro si comprende quello che è lo stile di Pronzato: ironico, immediato, diretto, senza giri di parole, essenziale e profondo al tempo stesso. Nella prefazione viene spiegato il signficato del titolo: "Tu solo hai parole...". "Gli altri" infatti, spiega l'Autore, "hanno solo parole: Lui solo ha parole". E' la cosa più sorprendente è che Lui ha parole anche quando è nel silenzio. Persino il silenzio di Dio ci parla...Lui solo ha parole perché per intrinsicamente è Parola (Logos, Verbo fatto carne). Attraverso gli incontri di Gesù nei Vangeli ci avviciniamo quindi al mistero della figura di Cristo. E' un testo che per l'immediatezza del linguaggio impiegato si presta molto bene anche per rivolgersi ad adolescenti e giovani e può essere adottato anche come testo di riferimento all'interno di gruppi e comunità parrocchiali.


ferdinando grieco il 6 dicembre 2013 alle 11:35 ha scritto:

Un libro da regalare a persone che hanno bisogno di vedere sentire toccare, per persone che non credono, per persone che hanno bisogno di una mano, per persone che volete avvicinare alla fede, per persone che tenete in modo particolare nel vostro cuore, ma non solo dovrebbero leggerlo tutti è un libro bellissimo.

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Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 11:15 ha scritto:

"Un'autentica educazione deve essere in grado di parlare al bisogno di significato e di felicità delle persone" (CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, n. 8)

Il testo in questione affronta il problema dell'educazione interrogandosi se abbia ancora senso oggi un modello educativo fondato sulle virtù. La domanda è chiaramente provocatoria. Come si legge dalla copertina, infatti, "oggi, nell'opinione diffusa, non è la virtù, ma la trasgressione a rappresentare un valore. La morale del dovere e delle regole è in crisi e con essa il modello di educazione che ad essa si rifaceva". Tuttavia, c'è anche un modo alternativo di concepire le virtù, che fa leva non tanto sulla morale, bensì sull'importanza della sfera affettiva e della ricerca della felicità. Il libro ci guida alla riscoperta di tale valore filosifico antichissimo delle virtù e lo fa con un linguaggio immediato e coinvolgente. Citando dalla premessa, "più che un trattato scientifico, sulla linea della saggistica tradizionale, il lettore si troverà di fronte a un discorso condotto in tono informale, intessuto - soprattutto nella seconda parte - di racconti di film, di romanzi, di opere teatrali, utilizzati non come mero ornamento del percorso, ma come percorsi costitutivi di esso. Il libro si presta a essere letto da quanti vivono e operano nel campo dell'educazione, in primis, ma anche, per la semplicità e immediatezza del suo linguaggio da giovani e studenti.


Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 11:02 ha scritto:

Come sei buono, mio Dio, a insegnarci a pregare! Molto spesso noi non sappiamo come farlo! Molto spesso abbiamo bisogno di dire, come gli apostoli: "Signore, insegnaci a pregare! Nei tuoi salmi, mio Dio, tu ci dai tanti esempi di preghiera! Sono le tue parole, gli indicibili gemiti dello Spirito Santo nell'anima di Davide, preghiere divine. Insieme al Padre Nostro e alle tue preghiere riportate dai Vangeli, i salmi sono le lezioni di preghiera che tu ci doni... Quando siamo tiepidi, aridi, quando non sappiamo cosa dire a Dio, quando preghiamo male, apriamo il nostro salterio e diciamo qualche versetto di un salmo, seguendo più o meno il desiderio della nostra anima, fino a quando sentiremo la preghiera salire dal nostro cuore verso Dio..."
Il testo raccoglie alcune meditazioni sui salmi composte da frère Charles de Foucauld tra il 1897 e il 1898, quando viveva a Nazareth al servizio delle suore clarisse. E' tra i libri più belli che ho letto dell'Autore. Consigliato a quanti hanno perso il desiderio di pregare o cercano un supporto alla loro preghiera per entrare maggiormente nello spirito di un dialogo vero con Dio.


Francesca Terranova il 6 dicembre 2013 alle 10:55 ha scritto:

Il libro si articola in diverse parti: è preceduto da una prefazione ed introduzione volta a presentare, in forma sintentica, al lettore le principali problematiche che pone il libro degli Atti degli Apostoli: 1. Epoca della composizione; 2. Struttura e unità del libro; 3. Il messaggio del libro; 4. Gli Atti, documento pubblico; 5. Valore spirituale del libro; 6. Problemi storici che suscita.
Seguono le vere e proprie parti di commento al testo degli Atti, del quale si segue puntualmente la narrazione: parte prima (la Chiesa di Gerusalemme = Atti 1-5); parte seconda (la Chiesa si fa missionaria = Atti 6-12); parte terza (I viaggi di Paolo = Atti 13-28) e infine le Conclusioni (1. Fonti degli Atti degli Apostoli; 2. La teologia del libro; 3. La Chiesa negli Atti degli Apostoli; 4. Gli insegnamenti sulla vita spirituale; 5. La storia negli Atti degli Apostoli).
L'approccio di Barsotti è esegetico-spirituale: lo scrittore riesce infatti a coniugare sapientemente i due aspetti mostrando come l'attenzione al testo (sensibilità che gli deriva dalla sua maturata esperienza sul campo della lectio divina) è imprescindibile per riuscire a calare (anzi accogliere) la parola, come un seme, concretamente nella propria vita. Consigliatissimo.

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