Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 12:05 ha scritto:

Uno dei libri liturgici più importanti, contenente l'Ordinario della Messa, le orazioni e le varie formule eucologiche, completato da un agevole orazionale per la preghiera dei fedeli. Una edizione di dimensioni più piccole per esser più facilmente trasportabile e anche più economica.

Tavoletta sagomata "Vieni Santo Spirito"
Articolo Religioso

Catechista LORENA COLOMBO il 20 settembre 2012 alle 22:47 ha scritto:

Veramente belle! Perfette e piacevoli anche le finiture! Le consiglio vivamente

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Umberto Masperi il 20 settembre 2012 alle 19:13 ha scritto:

San Paolo.

La sua figura giganteggia nella Chiesa delle origini;la associamo al concetto di ‘apostolo delle genti’, della universalità della Chiesa. Il nostro ‘presente’: quella stupenda stagione della chiesa dei nostri tempi,il Vaticano II, quando si comprese meglio, come mai prima, questa ‘vocazione’ all’universalità ed il problema ( da intendere correttamente) di “apertura” al mondo. Il grande papa Montini volle insistere nella sottolineatura e dare il suo esempio, a cominciare con la scelta del nome mai così appropriata (Paolo VI) e ‘proseguendo’ con i viaggi , ‘uscendo’ dalla ‘chiusura’ del Vaticano, in cammino come gli Apostoli.

*Le svolte epocali si comprendono solo se si ha uno spessore storico ( da ricordare a certi ‘tradizionalisti’);la ricorrenza del mezzo secolo dell’inizio del Concilio ne potrà essere l’occasione, dopo la celebrazione dell’anno paolino che abbiamo alle spalle (2008-2009).
+ “ Io sono giudeo, nato a Tarso … istruito ai piedi di Gamaliele nella rigorosa osservanza della legge dei padri,pieno di zelo per Dio, aemulator Dei “ ( Atti,22,3)
+ “… sono vissuto come fariseo,secondo la setta più osservante, secundum diligentissimam sectam , della nostra (= dei Giudei) religione” ( 26,5)
+ “ Io ho perseguitato( persecutus sum –edioxa) a morte questa Via mettendo in catene e gettando in prigione uomini e donne” (22,4).
+ “ … mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco … all’improvviso una gran luce venuta dal cielo mi folgorò tutt’intorno” (22,6)
+ “ … tornato a Gerusalemme,mentre stavo pregando nel Tempio fui rapito in estasi ……. Ma egli mi disse:” Va’, perchè ti manderò lontano tra i pagani” (22,17.21)

^^^^ IL FILM. Penso che la maggior parte di noi ‘conosca’ San Paolo dalla testimonianza delle sue lettere; la stessa celebrazione eucaristica le ‘utilizza’ spesso nella ‘seconda lettura’ della Liturgia della Parola. Forse solo chi ha letto alcuni libri di esegeti del nostro tempo sulla vita di San Paolo ha una ‘informazione’ su Saulo prima della sua conversione. Questo film forse può offrire un’occasione utile in tal senso ( praticamente la sua prima metà). La narrazione filmica è ben fatta a questo livello, con scene a ritmo rapido, anche se si può avere l’impressione di poca attenzione alla dimensione interiore dei personaggi ( ma questo aspetto viene ‘recuperato’ nel corso del film). L’ INIZIO è fortemente carico di valore simbolico: la gara di lotta tra Saul (fariseo) e Ruben (sadduceo) in cui emerge la “forza” di entrambi ( teniamo subito presente che Ruben è personaggio di fantasia,voluto dal regista , Roger Young, che intendeva così sottolineare in “San Paolo” che nella sua vita dovette affrontare spesso grandi ostilità, di persone e di ambiente. Capiremo con lo scorrere delle scene la ‘intensità’ della lotta tra i due,fino al drammatico esito finale).

BARNABA,PIETRO,GIOVANNI: l’attacco incessante dell’ambiente giudaico ( e romano) verso i seguaci di Cristo. La RESPONSABILITA’ di Saul nell’uccisione (lapidazione) di Stefano ( qui abbiamo, a livello di linguaggio filmico, il rallentamento dello scorrere delle immagini con il silenzio che interrompe la voce della folla). SAUL ha fatto la sua scelta, dopo momenti di una certa ‘indecisione’ di fronte alla furia di un Ruben ed altri ebrei nel volere la morte dei convertiti a Cristo . Trovandosi di fronte a Barnaba gettato in carcere, Saul incontra la capacità di ‘resistenza’ di costui; ad essa fa seguire subito la decisione di una energica repressione: Saul ha l’autorizzazione ufficiale rilasciata sulla pergamena ( che però brucia mentre parla nella Sinagoga di Damasco, sottolineando che è la sua volontà a dover prevalere). In questa PRIMA PARTE il film ci mostra,con gli episodi testimoniati negli Atti, l’ostilità di tutto l’ambiente giudaico verso Pietro e gli apostoli : questo lavoro ,perciò, ci è utile per “completare” quanto si può vedere in modo meno dettagliato nel film “Pietro” ( quello precedente , di questa serie, cui rimando). DOPO LA CONVERSIONE inizia la predicazione ( “sono un nuovo uomo con un nome nuovo:Paolo”).

POCHISSIMI RICHIAMI: a) Il confronto tra Pietro e Paolo (Pietro : “ Prima i giudei, poi i pagani” dice rivolgendosi a Paolo che ritiene di doversi recare presso i pagani); b) Ma in seguito abbiamo Pietro che difende la sua nuova scelta ,di battezzare i pagani , davanti agli altri apostoli nella loro intransigenza;c) L’uomo Paolo nella sua fragilità ( dopo che ci è stato mostrato l’arresto di Giacomo,da parte dei soldati romani,mentre battezza, e la sua uccisione): Paolo ha paura per la sofferenza (come gli aveva predetto il Signore) che avrebbe incontrato andando a predicare; d) L’inizio del primo viaggio di Paolo e Barnaba che sbarcano nell’isola di Cipro ( viene introdotto l’utilizzo di cartine geografiche che mostrano il cammino che viene percorso,utilizzo ripetuto in seguito altre volte ); e) Nella presentazione dei viaggi di Paolo vengono spesso citate le parole tratte dalle sue lettere ( un ‘limite’, osservo: non abbiamo precise indicazioni sulla fondazione delle ‘Chiese’ – comunità - nelle città più importanti sorte in esse; l’attenzione del regista è sempre focalizzata sulla persona dell’apostolo); f) Efficace anche la sequenza sul “primo concilio di Gerusalemme”.

INFINE: la ripetuta dichiarazione della volontà di recarsi a Roma; dopo aver subito dure prove, fino al reale pericolo di perdere la vita, il suo “ Cesarem appello”, l’addio a Barnaba ( il commovente abbraccio) mentre sta per imbarcarsi; … il naufragio … l’ultima sequenza: il cammino che lo porta a Roma (vista da lontano).

*** Bravi gli attori,bravo il regista. Dopo aver ‘gustato’ questo film, che ha un suo merito, mi vengono in mente le parole di San Paolo ( dopo quelle che ho posto all’inizio).

“Mihi enim vivere Christus est et mori lucrum”(Phil.1,21)

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P S il 20 settembre 2012 alle 11:14 ha scritto:

Una piccolissima coroncina per aiutarci a pregare in ogni momento. Quando non si ha la possibilità di pregare una corona intera del Rosario, sarà molto gradita alla Madonna anche una sola decina, recitata con il cuore. Questo piccolo oggetto ripropone la corona missionaria in un'unica decina, dedicando due soli grani ad ogni continente. Così potremo pregare per tutto il mondo senza fatica e in ogni momento. Queste coroncine vanno portate sempre con sè, molti le tengono in tasca o nella borsa, per non dimenticarsi di pregare e approfittare invece di ogni occasione per alzare il cuore a Dio.

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Quadretto "Prima Comunione"
Articolo Religioso

P S il 20 settembre 2012 alle 11:08 ha scritto:

Una idea nuova da regalare agli invitati alla Prima Comunione dei propri figli. Una bomboniera che ricorda e richiama il momento particolarmente importante che il bambino o la bambina sta vivendo. Un momento che anche gli adulti hanno vissuto nel passato ma che spesso è stato dimenticato o messo da parte. Questo oggetto potrà essere di aiuto a tutti, per richiamare l'attenzione sul valore del Sacramento che si sta celebrando. L'Ostia è il Corpo di Cristo, il Calice contiene il Suo Preziosissimo Sangue! un occasione, anche questa, per riflettere sulla grandezza del mistero!

Scatoletta con corona Prima Comunione
Articolo Religioso

P S il 20 settembre 2012 alle 11:03 ha scritto:

Un bel pensiero da regalare ai bambini della Prima Comunione. I loro parroci o le catechiste sono invitati a far conoscere e ad insegnare la preghiera del Rosario ai bambini, una preghiera semplice che la Madonna stessa ha sempre chiesto di recitare nelle sue apparizioni ai bambini. Questo piccolo regalo, in occasione della Prima Comunione, potrebbe essere un mezzo utile e simpatico per invogliare tutti i bambini a fare quanto la Madonna desidera. Inoltre la confezione non è ingombrante e può essere portata con sè. Il Rosario, benedetto da un sacerdote, potrà essere un efficace mezzo di protezione e di evangelizzazione anche per i più piccoli.

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Corona missionaria
Articolo Religioso

P S il 20 settembre 2012 alle 11:00 ha scritto:

Una corona del Rosario che ci ricorda di pregare per tutto il mondo, di essere cristiani missionari anche senza partire per terre lontane. Ogni decina ha un colore diverso, per suggerirci di rivolgere la preghiera ad un intero continente, per i suoi bisogni che la Madonna certamente conosce. Così nel tempo di un Rosario (o meglio di una corona) passiamo da un continente all'altro, pregando per tutto il mondo e per le necessità di tutti gli uomini. Si tratta di una corona molto diffusa e pregata, ma che ha bisogno ancora di essere conosciuta dai più.


Don Paolo Giovannelli il 20 settembre 2012 alle 10:25 ha scritto:

Molto valido come cammino per quanto riguarda i contenuti. Ha alcune carenze sotto l'aspetto dell'organizzazione degli incontri, cioè non viene detto come affrontarli e manca totalmente di una sezione dedicata alla preghiera. don Paolo

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Don Paolo Giovannelli il 20 settembre 2012 alle 10:19 ha scritto:

Un buon libro, molto valide le attività proposte. Manca però totalmente di una parte spirituale ad esempio un approccio alla preghiera. don Paolo

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Umberto Masperi il 19 settembre 2012 alle 20:36 ha scritto:

Pietro.

Un ottimo lavoro,riuscito, da SEGNALARE a tutti, soprattutto a chi desidera anche procedere ad opportuni approfondimenti,andando oltre la “bellezza” filmica ( visto che ,se non erro, non abbiamo film sugli Atti degli Apostoli, testo di riferimento fondamentale in questo).
Il regista dimostra serietà e competenza ;c’è fedeltà ai testi neotestamentari con le necessarie ‘integrazioni’ ( talora si impongono in un film) che hanno l’utilità delle sottolineature e di contenuti esplicativi.
Purtroppo un commento appropriato e doveroso ( lo merita!) richiederebbe ampio spazio. *** Alcune annotazioni, come ‘risonanze’ in chi scrive.
La figura di Pietro è magistralmente interpretata dall’attore che tutti conosciamo,Omar Sharif, che, senza forzature, rende viva e ‘vera’ la complessa personalità del “ primo” tra gli apostoli.

PARTE PRIMA. * Il dramma di Pietro appare subito nella sua autenticità ,come realtà “interiore” ma collegata a precisi eventi ( ad es. il flash back dell’ultima cena e dell’arresto). Osserviamo il suo pianto ( talora è disperazione) mentre da lontano guarda Cristo crocifisso sul Golgota. E poi è proprio a lui che gli altri apostoli chiedono che sia loro guida. La sofferenza si accentua in quel Pietro che assiste alla sepoltura.
Dopo il sepolcro vuoto Gesù lo ‘incontra’ nelle vesti di un mendicante che chiede la carità ( o chiede … quell’amore che deve sorgere dalla disperazione?). E’ sempre un dramma interiore,tutto personale, attraverso ripetuti flash back, come il rinnegamento dopo l’arresto del Maestro.
*Il regista ha fatto una scelta realistica e significativa: accostare Pietro e Saul(Paolo).Questi è , nel pieno contrasto col primo, l’ebreo zelante,tutto sicuro di sé, che procede imperterrito nella lotta contro i discepoli di Cristo ( e quale ‘semplicità’, scelta dal regista, nel mostrare il martirio di Stefano!). La volontà di essere fedeli al comando di Cristo risorto si scontra con paura che accomuna tutti ( nella consapevolezza di non poter riuscire a farsi capire predicando la parola del Salvatore). Quando il centurione chiede di essere battezzato ( lui … pagano,non ebreo ! ) è come fossilizzata la convinzione degli apostoli di dover rivolgersi solo agli Ebrei.
La prigionia di Pietro è connotata da un senso di delicatezza: dapprima udiamo la recita del “Padre nostro…” nel luogo di riunione dei discepoli e subito … la sua continuazione sulle labbra di Pietro prigioniero (le parole della preghiera insegnata da Gesù). Il ricorso al contrasto: 1) sequenza su Saul, con la sua sicurezza sulla via di Damasco , che viene colpito ed atterrato;2) passaggio immagine:Pietro a terra,in prigione, liberato da una luce intensa ( la voce di Dio: “Saul,Saul …” è un tenue sussurro, non quella forte-squillante come la orgogliosa voce umana. Dio parla al cuore: “ … La voce di Gesù ti rimane dentro, una fiamma che non si spegne più” ).
Significativa la sequenza che mostra Pietro che descrive a Saul ( ora Paolo) la sua ‘esperienza’ dell’incontro che ebbe con Gesù, mentre stava preparando le reti della pesca.
*LE DIFFICOLTA’ della ‘prima comunità’ sono indicate realisticamente, ma soprattutto nel loro “giusto” contesto: pensiamo solo allo “scontro” di Mattia con Paolo. Il primo ( come anche il Pietro dubbioso e consapevole della sua responsabilità) è legato alle tradizioni ebraiche ( rifiuto di ‘contatto’ coi pagani), il secondo ha maturato il principio dell’universalità dell’annuncio della salvezza. PIETRO è incerto, la sua preoccupazione è di MANTENERE l’UNITA’. E qui una scelta filmica bella e commovente: Pietro si reca da Maria alla quale chiede consiglio su come comportarsi verso i pagani ( non è forse il profilarsi della verità di Maria come ‘madre della Chiesa’, mater ecclesiae?). Segue voi il dialogo così bello, mentre “colpisce” l’immagine di Maria che impasta la farina, prepara il pane,aiutata da Pietro che versa acqua;poi … il pane spezzato dagli apostoli.
*Avviamoci alla fine di questa prima parte: due sequenze nel loro profondo simbolismo: 1)Pietro,esortati i discepoli a superare le incertezze, li conduce su una barca,”insegna” loro a pescare e … ad uno ad uno li chiama al timone dove si trovava lui; chiama anche Paolo.2) L’invio e la partenza per le varie destinazioni di ogni discepolo che vediamo battezzare gente di ‘ogni razza’, e provenienza. Altre due: 1) Paolo a Roma insegna l’amore di Cristo ( episodio dell’adultera);2) Marco sveglia Pietro da un sogno ( Gesù che diceva: “Quando sarai vecchio …”) e gli porta la richiesta affinchè si rechi a Roma (Pietro,vecchio e debole, GRIDA la sua sofferenza: perché anche se vecchio viene di nuovo chiamato, in quella città?).

*** SECONDA PARTE : Pietro e Paolo nella Roma imperiale ( ricostruzione di fantasia per ovvia mancanza di documenti ),prevale la Roma però del popolo . Un Paolo che richiama nell’aspetto l’immagine di Cristo, un Pietro chiamato ad un compito che supera le sue capacità; quindi in mezzo alla folla di Roma come Gesù lo era tra la sua gente, fino al martirio, sulla croce, mentre ha sulle labbra le parole: “Padre nostro …”. “ E liberaci dal male”.

(+++ Post scriptum . Anni fa un biblista francese scrisse un libriccino ( ‘indirizzato ‘ a “noi” … giovani liceali) dal titolo:”Giovinezza perenne del Vecchio Testamento” , poi seguito da : ” Questo testamento sempre nuovo”). Adesso, con quel ricordo di un ‘primo incontro ’, vorrei parafrasare: giovinezza,ATTUALITA’, perenne di quei discepoli,delle prime comunità ( l’ ”attualità” ,pensiamoci, non è la sciocca banalizzazione di uno …“Jesus” di Roger Young, ma la GENUINITA’ della TRADIZIONE che si rinnova in chi ha avuto il dono della fede e sente il bisogno del ‘ritorno’ alle origini) . Che bello se ci fossero DVD dedicati alla patristica, ai “padri” della “Chiesa” e … non solo ad Agostino di Ippona !).

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ANTONIO DE LUCA, delucaantonio2002@libero.it il 19 settembre 2012 alle 17:03 ha scritto:

film che evidenzia come la conversione al Signore possa renderci sereni e felici

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Dizionario di Omiletica - Zavoli Sergio
Libro

bruno nardin il 19 settembre 2012 alle 13:49 ha scritto:

Molto ricco, una miniera per chi voglia approfondire le parole della fede. Valido strumento per la preparazione e il bagaglio personale. Lo uso anche per chiarire termini e verità di fede, prima a me stesso e poi ai fratelli e sorelle nelle omelie o negli interventi eventuali nella vita pastorale ordinaria.

Tavoletta sagomata "Trova il tempo"
Articolo Religioso

P S il 19 settembre 2012 alle 13:16 ha scritto:

Una tavoletta piccola e non ingombrante da appendere alla parete, con un messaggio da leggere ogni volta che ci si sente troppo presi dalle cose del mondo, dalle preoccupazioni e dagli affari. E' bene trovare sempre il tempo per Dio e per il prossimo, anche per se stessi, per scoprire la gioia di vivere. Un bel messaggio da donare, come un piccolo pensiero, ai propri cari, o ai ragazzi, da mettere in camera o in un luogo ben visibile.

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Scatoletta con corona Spirito Santo
Articolo Religioso

P S il 19 settembre 2012 alle 13:10 ha scritto:

Un oggetto utile per chi vuole portare il Rosario sempre con sè e non vuole perderlo. Contiene anche una corona con l'immagine dello Spirito Santo da far benedire e utilizzare per la preghiera. Può essere acquistato anche come piccolo pensiero per un amico o conoscente che ama particolarmente questa preghiera mariana o che ha bisogno di iniziare a pregare con il cuore. Bella la confezione e i colori. Piccolo oggetto che non ingombra da tenere sempre con sè e da regalare.

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P S il 19 settembre 2012 alle 13:06 ha scritto:

Piccolo puzzle da regalare ai bambini con l'occasione del Natale, composto di soli 12 pezzi, può essere un occasione per trascorrere qualche momento con i propri figli o nipoti raccontando loro la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme. Un insegnamento che risulterà efficace perchè supportato da una bella immagine e dal gioco del puzzle, stimolante per i bambini e divertente per la semplicità che lo caratterizza. Un bel modo per parlare di Gesù ai bambini!

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