Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Romano.frigo il 11 marzo 2012 alle 06:41 ha scritto:

Solo una cosa, introduttiva ad ogni singola parola di ogni libro futuro sull'argomento: perché non li chiamiamo col loro vero nome, e cioè presbiteri? E il loro ruolo ministero? Non è solo questione di suono delle parole. Quelli messi a guida delle comunità cristiane sono gli anziani (presbiteri, appunto), e il Sacerdote è Gesù. Proviamo ad insistere su questo punto, e guardiamo alla Scrittura per cercare le indicazioni sul ministero. Avremo sorprese grosse, almeno per i fedeli che leggono il nuovo testamento solo a messa.


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:41 ha scritto:

Un altro commento alle beatitudini? No, questo lavoro don Tonino lo lascia fare agli esperti. Il suo intento, da vescovo attento al suo gregge, è quello di "pro-vocare": hanno, ancora oggi, le beatitudini un senso? conservano ancora la loro forza evocativa? O si tratta di un discorso che ci riguarderà nel futuro, quando saremo nei cieli? Le beatitudini rigurdano l'oggi dell'uomo, di ogni uomo, ad ogni longitudine; e riguardano l'impegno che ogni uomo deve sforzarsi di compiere per bandire le ingiustizie, le guerre, le doppiezze... a partito dal proprio piccolo mondo.
Molto breve, ma ricco di spunti.


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:31 ha scritto:

Un libro che pare sia stato scritto ieri, a pochi giorni dall'inizio della crisi finanziaria mondiale, da quello dell'Italia, dai problemi nei confronti di una Chiesa che dice sempre il suo nei confronti della politica mondiale ed Italiana in particolare. E mentre c'è chi invoca "libera chiesa in libero stato", in chi, proprio nella Chiesa, vuole tirarsi indietro dal mondo politico, ci si dimentica del senso del cristianesimo: l'umanesimo integrale, invocato da papa Paolo VI (e dai suoi successori), questo è il cristianesimo. Con un anedoto circa gli impegni della Chiesa, e di don Tonino in particolare, nel mondo politico inizia questo testo veramente ricco di spunti per coloro che vogliono comprendere il perchè il cristiano può e deve interessarsi della civitas; anzi, è vivamente consigliato a tutti coloro che vivono con disagio l'essere cristiani ed impegnarsi politicamente.
Perchè il cristiano non può disprezzare la società, ma deve "amare il mondo e la sua storia. Deve volergli bene. Deve prenderlo sotto braccio. Deve usargli misericordia. Deve fargli compagnia. Deve adoperarsi affinchè la sua cronaca diventi soria di salvezza" (don Tonino Bello, vescovo).


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:14 ha scritto:

Abbiamo spesso pregato col salmista: "Il tuo volto Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto" (27,8). Lo abbiamo cercato dovunque, ma mai nel volto del fratello. Ma Dio, che è Trinità, vive invece la bellezza della comunione e della relazione: Padre, Figlio e Spirito Santo, come nella famosa icona di Rublev, hanno "volti rivolti" gli uni verso gli altri. Essi vivono gli uni per gli altri, sono volto che si rapporta all'altro, sono volto che rivolge all'altro. E se così è nei cieli, così dev'essere sulla terra: "Il tuo volto, fratello, io cerco. Non nascondermi il tuo volto". Non la maschera, ma lo sguardo, che mi dice chi sia il fratello nella sua intimità. Solo così, vivendo l'uno per l'altro, avremo la possibilità di sedere alla stessa tavola di Dio.


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:02 ha scritto:

Il testo propone un'omelia tenutasi a Cursi, in provincia di Lecce, presso la quale si erge un santuario intitolato a "Santa Maria dell'abbondanza", poichè, nel luglio del 1640, apparve la Madre di Dio in tale località. Ed egli coglie lo spunto per innalzare un vero e proprio canto d'amore nel confronti di Maria, Serva di Dio e dell'uomo, come dice il sottotitolo. Serva di Dio nel "fiat", serva dell'uomo in quella repentina decisione di raggiungere la cugina Elisabetta; il tutto riassunto, da don Tonino, nel motto benedettino "Ora et labora", prega e mettiti al servizio.
Don Tonino ci dà lo spunto per varie riflessioni: Maria, la Madre che abbondantemente riversa su di noi le sue grazie; colei che prega per noi e si mette a nostro servizio; ma anche il servizio che noi rendiamo all'altro; la preghiera, quale luogo in cui maturare il senso del servizio; il servizio "audace" e "senza attese"...
Per tutti, dal più piccolo al più grande!!!


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 13:48 ha scritto:

Don Tonino, come amava far chiamare da chiunque, amava i giochi di parole; qui, in questo breve testo, la riflessione è fatta nel giorno dell'esaltazione della croce (14 settembre), il giorno che precede la festa dell'Addolorata. E don Tonino coglie la palla al balzo: dallo Stabat Mater, icona letteraria che accompagna il pio esercizio della via crucis e che è soprattutto la sequanza del 15 settembre, egli sviluppa un percorso spirituale, anche attraverso delle opere d'arte pittorica e scultorica (dalla scala di Reims, ad un Cristo torchiato di un anonimo, al Beato Angelico, al Masaccio), per raccontare che sulla croce siamo in una collocazione provvisoria; che il Cristo-Eucaristia è il Signore del tabernacolo, ma il tabernacolo del Signore è l'uomo vivente, sempre bisognoso di com-passione.
Qualche anno fa', proprio in occasione delle quarant'ore, un predicatore ha utilizzato questo testo per la nostra meditazione. E meditando abbiamo fatto esperienza che una vera spiritualità eucaristica nasce quando ilcristiano rimette al centro della propria esistenza la Croce, segno di un amore speso e che si spende per l'altro!


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 13:31 ha scritto:

Un uomo che viene dal profondo Sud (precisamente da Alessano, nel leccese) che diviene nel tempo vescovo della diocesi di Molfetta. Don Tonino, come da tutti si faceva chiamare, descrive cosa significa essere preti nella società odierna. Il sottotitolo la dice lunga sul contenuto: "Il diritto e il rovescio dell'unico panno di servizio sacerdotale"; un accorato appello ad essere Chiesa dei poveri, degli ultimi, ultimi tra gli ultimi; ad annunziare il Vangelo della carità, del servizio; ad essere profeti in una società sorda... E poi l'appello a guardare non solo il dritto/diritto della stola, ma anche il suo revescio: quel grembiule, quell'asciugatoio che Gesù, una volta rimesse le vesti dopo la lavanda, non toglierà più, neanche sulla croce.
Più che un saggio biblico o di spiritualità, questo testo di don Tonino dovrebbe essere la "charta magna" di ogni sacertode.

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Enza Genova il 10 marzo 2012 alle 11:24 ha scritto:

vi ringrazio per la possibilità datami di acquistare libri cristiani on line, da molto tempo cercavo questo libro, il titolo mi ha sempre affascinato e sono curiosa di leggerlo,seguire maria nel suo cammino sarà certamente illuminante e incoraggiante. per un libra dedicato alla nostra madre maria non posso che votare cinque stelle. ciao da enza


alessandro mazzetti il 8 marzo 2012 alle 17:21 ha scritto:

il nostro caro Pontefice ancora ci dà una dimostrazione
del suo Amore per tutti noi. Grazie


Giuliano Magurano, gmagura@alice.it il 8 marzo 2012 alle 11:44 ha scritto:

Sto approfittando del dono del tempo di Quaresima per meditare sulla Passione di nostro Signore Gesù Cristo. Dopo la lettura del testo sui dolori mentali di Gesù di Santa Camilla Battista da Varano, già recensito in precedenza, e che consiglio vivamente, testo di natura più spirituale e meditativa, ho letto questo libro che raccoglie le visioni della stigmatizzata tedesca raccolte e trascritte con amorevole cura dal poeta romantico Clemens Brentano. Non può quindi stupire la qualità letteraria superlativa di questi scritti. Naturalmente la lettura di queste visioni non deve sostituirsi alla lettura della Verità rivelata nel Vangelo: si tratta pur sempre di rivelazioni personali che la Chiesa invita a prendere con l'opportuna cautela, tuttavia la beatificazione della mistica e la sua partecipazione nel corpo ai dolori di nostro Signore costituiscono già un sigillo di autenticità. Ricorrendo a un paragone di tipo figurativo, se la scrittura evangelica, scarna, misurata, profonda, essenziale e tutta tesa alla verità rivelata, senza indulgere in particolari descrittivi o narrativi si potrebbe paragonare all'arte sobria e intensamente spirituale di Fra Beato Angelico (penso soprattutto agli affreschi del convento di San Marco a Firenze), la narrazione di Anna Katharina Emmerick assomiglia piuttosto alla sanguigna rappresentazione della Passione di Duccio di Buoninsegna nella Maestà di Siena. Se quindi si è abituati a fare della Via Crucis un pio esercizio, e non riusciamo a sentire più che un vago senso di pietà e commozione nei riti del Venerdì Santo, questi scritti ci aiutano a comprendere la dimensione umana delle terribili sofferenze fisiche e morali patite da nostro Signore nella sua Passione. Le descrizioni dettagliate e impietose, ma piene di partecipazione spirituale, ci illustrano anche pienamente la regalità di Cristo, l'infinita pazienza con cui ha sopportato il Suo martirio per amor nostro, la misura e l'immensa spiritualità dei Suoi gesti e delle Sue ultime parole, la Sua preghiera d'intercessione incessante fino al momento estremo dell'abbandono. Alla fine, dopo tanto travaglio, il racconto descrive con ineffabili parole, entro i limiti di quanto può descrivere il linguaggio umano, l'irruzione del divino e la sfolgorante Resurrezione del Cristo che viene colta con sobrietà luminosa in maniera non dissimile dal racconto evangelico della trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor.

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ADRIANA QUIRICO, adriana.quirico@alice.it il 7 marzo 2012 alle 23:12 ha scritto:

Che dire? Ogni commento mi sembrerebbe un sacrilegio! Questo libro è talmente toccante, ti penetra così nel profondo del cuore, che veramente ti sembra di essere a Gerusalemme con Gesù e gli Apostoli e vivere con loro tutta la passione di Cristo! Benedetto XVI spiega quei fatti sia dal punto di vista storico che teologico in modo così semplice che possiamo capirlo anche noi che non siamo addetti ai lavori e non possiam fare altro che dirgli "GRAZIE".

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ADRIANA QUIRICO, adriana.quirico@alice.it il 7 marzo 2012 alle 23:05 ha scritto:

Libro interessante, profondo e ironico, pieno di sentimento ma non stucchevole, tutt'altro. Dovrebbero leggerlo tutte le giovani donne che si accingono a compiere l'importante passo del matrimonio, sempre che l'intendano in modo serio e non una cosa buttata lì: se va bene, se no se ne prova un'altra.
Brava Costanza Miriano.

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La Bibbia (versione brossura olandese)
Libro

ADRIANA QUIRICO, adriana.quirico@alice.it il 7 marzo 2012 alle 22:58 ha scritto:

Questa edizione della Bibbia è veramente utile perchè contiene commenti chiari ed accessibili a tutti. AQnche la grafica è chiara e non stanca la vista, fatto non trascurabile quando si legge per lungo tempo. Importanti i riferimenti incrociati.

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Catechista Jessica Favero il 7 marzo 2012 alle 21:04 ha scritto:

forse sarebbe un po' da aggiornare...ma comunque molto utile!


Catechista Jessica Favero il 7 marzo 2012 alle 21:04 ha scritto:

utilissimo! regalato ai bambini per Natale!