Citazione spirituale

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Corona missionaria
Articolo Religioso

P S il 20 settembre 2012 alle 11:00 ha scritto:

Una corona del Rosario che ci ricorda di pregare per tutto il mondo, di essere cristiani missionari anche senza partire per terre lontane. Ogni decina ha un colore diverso, per suggerirci di rivolgere la preghiera ad un intero continente, per i suoi bisogni che la Madonna certamente conosce. Così nel tempo di un Rosario (o meglio di una corona) passiamo da un continente all'altro, pregando per tutto il mondo e per le necessità di tutti gli uomini. Si tratta di una corona molto diffusa e pregata, ma che ha bisogno ancora di essere conosciuta dai più.


Don Paolo Giovannelli il 20 settembre 2012 alle 10:25 ha scritto:

Molto valido come cammino per quanto riguarda i contenuti. Ha alcune carenze sotto l'aspetto dell'organizzazione degli incontri, cioè non viene detto come affrontarli e manca totalmente di una sezione dedicata alla preghiera. don Paolo

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Don Paolo Giovannelli il 20 settembre 2012 alle 10:19 ha scritto:

Un buon libro, molto valide le attività proposte. Manca però totalmente di una parte spirituale ad esempio un approccio alla preghiera. don Paolo

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Umberto Masperi il 19 settembre 2012 alle 20:36 ha scritto:

Pietro.

Un ottimo lavoro,riuscito, da SEGNALARE a tutti, soprattutto a chi desidera anche procedere ad opportuni approfondimenti,andando oltre la “bellezza” filmica ( visto che ,se non erro, non abbiamo film sugli Atti degli Apostoli, testo di riferimento fondamentale in questo).
Il regista dimostra serietà e competenza ;c’è fedeltà ai testi neotestamentari con le necessarie ‘integrazioni’ ( talora si impongono in un film) che hanno l’utilità delle sottolineature e di contenuti esplicativi.
Purtroppo un commento appropriato e doveroso ( lo merita!) richiederebbe ampio spazio. *** Alcune annotazioni, come ‘risonanze’ in chi scrive.
La figura di Pietro è magistralmente interpretata dall’attore che tutti conosciamo,Omar Sharif, che, senza forzature, rende viva e ‘vera’ la complessa personalità del “ primo” tra gli apostoli.

PARTE PRIMA. * Il dramma di Pietro appare subito nella sua autenticità ,come realtà “interiore” ma collegata a precisi eventi ( ad es. il flash back dell’ultima cena e dell’arresto). Osserviamo il suo pianto ( talora è disperazione) mentre da lontano guarda Cristo crocifisso sul Golgota. E poi è proprio a lui che gli altri apostoli chiedono che sia loro guida. La sofferenza si accentua in quel Pietro che assiste alla sepoltura.
Dopo il sepolcro vuoto Gesù lo ‘incontra’ nelle vesti di un mendicante che chiede la carità ( o chiede … quell’amore che deve sorgere dalla disperazione?). E’ sempre un dramma interiore,tutto personale, attraverso ripetuti flash back, come il rinnegamento dopo l’arresto del Maestro.
*Il regista ha fatto una scelta realistica e significativa: accostare Pietro e Saul(Paolo).Questi è , nel pieno contrasto col primo, l’ebreo zelante,tutto sicuro di sé, che procede imperterrito nella lotta contro i discepoli di Cristo ( e quale ‘semplicità’, scelta dal regista, nel mostrare il martirio di Stefano!). La volontà di essere fedeli al comando di Cristo risorto si scontra con paura che accomuna tutti ( nella consapevolezza di non poter riuscire a farsi capire predicando la parola del Salvatore). Quando il centurione chiede di essere battezzato ( lui … pagano,non ebreo ! ) è come fossilizzata la convinzione degli apostoli di dover rivolgersi solo agli Ebrei.
La prigionia di Pietro è connotata da un senso di delicatezza: dapprima udiamo la recita del “Padre nostro…” nel luogo di riunione dei discepoli e subito … la sua continuazione sulle labbra di Pietro prigioniero (le parole della preghiera insegnata da Gesù). Il ricorso al contrasto: 1) sequenza su Saul, con la sua sicurezza sulla via di Damasco , che viene colpito ed atterrato;2) passaggio immagine:Pietro a terra,in prigione, liberato da una luce intensa ( la voce di Dio: “Saul,Saul …” è un tenue sussurro, non quella forte-squillante come la orgogliosa voce umana. Dio parla al cuore: “ … La voce di Gesù ti rimane dentro, una fiamma che non si spegne più” ).
Significativa la sequenza che mostra Pietro che descrive a Saul ( ora Paolo) la sua ‘esperienza’ dell’incontro che ebbe con Gesù, mentre stava preparando le reti della pesca.
*LE DIFFICOLTA’ della ‘prima comunità’ sono indicate realisticamente, ma soprattutto nel loro “giusto” contesto: pensiamo solo allo “scontro” di Mattia con Paolo. Il primo ( come anche il Pietro dubbioso e consapevole della sua responsabilità) è legato alle tradizioni ebraiche ( rifiuto di ‘contatto’ coi pagani), il secondo ha maturato il principio dell’universalità dell’annuncio della salvezza. PIETRO è incerto, la sua preoccupazione è di MANTENERE l’UNITA’. E qui una scelta filmica bella e commovente: Pietro si reca da Maria alla quale chiede consiglio su come comportarsi verso i pagani ( non è forse il profilarsi della verità di Maria come ‘madre della Chiesa’, mater ecclesiae?). Segue voi il dialogo così bello, mentre “colpisce” l’immagine di Maria che impasta la farina, prepara il pane,aiutata da Pietro che versa acqua;poi … il pane spezzato dagli apostoli.
*Avviamoci alla fine di questa prima parte: due sequenze nel loro profondo simbolismo: 1)Pietro,esortati i discepoli a superare le incertezze, li conduce su una barca,”insegna” loro a pescare e … ad uno ad uno li chiama al timone dove si trovava lui; chiama anche Paolo.2) L’invio e la partenza per le varie destinazioni di ogni discepolo che vediamo battezzare gente di ‘ogni razza’, e provenienza. Altre due: 1) Paolo a Roma insegna l’amore di Cristo ( episodio dell’adultera);2) Marco sveglia Pietro da un sogno ( Gesù che diceva: “Quando sarai vecchio …”) e gli porta la richiesta affinchè si rechi a Roma (Pietro,vecchio e debole, GRIDA la sua sofferenza: perché anche se vecchio viene di nuovo chiamato, in quella città?).

*** SECONDA PARTE : Pietro e Paolo nella Roma imperiale ( ricostruzione di fantasia per ovvia mancanza di documenti ),prevale la Roma però del popolo . Un Paolo che richiama nell’aspetto l’immagine di Cristo, un Pietro chiamato ad un compito che supera le sue capacità; quindi in mezzo alla folla di Roma come Gesù lo era tra la sua gente, fino al martirio, sulla croce, mentre ha sulle labbra le parole: “Padre nostro …”. “ E liberaci dal male”.

(+++ Post scriptum . Anni fa un biblista francese scrisse un libriccino ( ‘indirizzato ‘ a “noi” … giovani liceali) dal titolo:”Giovinezza perenne del Vecchio Testamento” , poi seguito da : ” Questo testamento sempre nuovo”). Adesso, con quel ricordo di un ‘primo incontro ’, vorrei parafrasare: giovinezza,ATTUALITA’, perenne di quei discepoli,delle prime comunità ( l’ ”attualità” ,pensiamoci, non è la sciocca banalizzazione di uno …“Jesus” di Roger Young, ma la GENUINITA’ della TRADIZIONE che si rinnova in chi ha avuto il dono della fede e sente il bisogno del ‘ritorno’ alle origini) . Che bello se ci fossero DVD dedicati alla patristica, ai “padri” della “Chiesa” e … non solo ad Agostino di Ippona !).

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ANTONIO DE LUCA, delucaantonio2002@libero.it il 19 settembre 2012 alle 17:03 ha scritto:

film che evidenzia come la conversione al Signore possa renderci sereni e felici

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Dizionario di Omiletica - Zavoli Sergio
Libro

bruno nardin il 19 settembre 2012 alle 13:49 ha scritto:

Molto ricco, una miniera per chi voglia approfondire le parole della fede. Valido strumento per la preparazione e il bagaglio personale. Lo uso anche per chiarire termini e verità di fede, prima a me stesso e poi ai fratelli e sorelle nelle omelie o negli interventi eventuali nella vita pastorale ordinaria.

Tavoletta sagomata "Trova il tempo"
Articolo Religioso

P S il 19 settembre 2012 alle 13:16 ha scritto:

Una tavoletta piccola e non ingombrante da appendere alla parete, con un messaggio da leggere ogni volta che ci si sente troppo presi dalle cose del mondo, dalle preoccupazioni e dagli affari. E' bene trovare sempre il tempo per Dio e per il prossimo, anche per se stessi, per scoprire la gioia di vivere. Un bel messaggio da donare, come un piccolo pensiero, ai propri cari, o ai ragazzi, da mettere in camera o in un luogo ben visibile.

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Scatoletta con corona Spirito Santo
Articolo Religioso

P S il 19 settembre 2012 alle 13:10 ha scritto:

Un oggetto utile per chi vuole portare il Rosario sempre con sè e non vuole perderlo. Contiene anche una corona con l'immagine dello Spirito Santo da far benedire e utilizzare per la preghiera. Può essere acquistato anche come piccolo pensiero per un amico o conoscente che ama particolarmente questa preghiera mariana o che ha bisogno di iniziare a pregare con il cuore. Bella la confezione e i colori. Piccolo oggetto che non ingombra da tenere sempre con sè e da regalare.

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P S il 19 settembre 2012 alle 13:06 ha scritto:

Piccolo puzzle da regalare ai bambini con l'occasione del Natale, composto di soli 12 pezzi, può essere un occasione per trascorrere qualche momento con i propri figli o nipoti raccontando loro la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme. Un insegnamento che risulterà efficace perchè supportato da una bella immagine e dal gioco del puzzle, stimolante per i bambini e divertente per la semplicità che lo caratterizza. Un bel modo per parlare di Gesù ai bambini!

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P S il 19 settembre 2012 alle 12:42 ha scritto:

Questo libro rappresenta uno dei capolavori della classicità cristiana, conosciuto in tutto il mondo, ha formato intere generazioni che ne hanno attinto con efficacia, sapienza e conoscenza. Si tratta delle celebri Confessioni scritte da Sant'Agostino, "il più santo tra i dotti e più dotto tra i santi", che ha composto moltissime opere di teologia che ancora oggi vengono studiate in tutto il mondo. Le Confessioni, in particolare, hanno avuto una grande diffusione, perché toccano da vicino il cuore di ogni lettore, raccontando con sensibilità e chiarezza, gli stati d'animo, le cadute, le riprese, i dubbi e le incertezze, gli allontanamenti e i ritorni a Dio di un grande santo, che prima di essere santo è passato per molte tribolazioni, persino per la ribellione a Dio, con una vita non conforme alla Legge Divina. Una figura straordinaria, quella di Agostino, che in queste pagine si svela con grande umiltà e verità, tanto da farsi prossimo a ciascuno di noi, tanto vicino a noi da sembrare un nostro contemporaneo. Infatti, descrive quella lotta interiore dell'uomo che cerca Dio, quel combattimento, che, benché cambino le epoche e passino le stagioni della storia, tuttavia non cambia, perché l'anelito a Dio è sempre lo stesso in ogni uomo, creato a Immagine e Somiglianza del Creatore, con il desiderio di infinito, di felicità, di pienezza nel cuore. Ecco dunque gli errori che nascono dal ricercare Dio nelle cose esteriori, nelle creature, nei piaceri della carne, della gola, nelle tendenze disordinate del mondo, l'uomo sempre in cerca di pace e di felicità spesso si allontana tanto da Dio da sfiorare la disperazione. Ecco l'esperienza di Agostino, ecco i suoi sbagli, ma ecco anche la sua conversione straordinaria e il ritorno a Dio, il pentimento e tutti i magnifici frutti che portato nel mondo fino ad oggi. Un libro da leggere, che non può mancare nella formazione di ogni cristiano!


P S il 19 settembre 2012 alle 12:32 ha scritto:

E' bello ogni giorno leggere una breve riflessione che accompagni la giornata. Questo piccolo libro può essere un bel regalo da fare a chi ha poco tempo da dedicare alla lettura e alla riflessione, come opportunità per fermarsi un momento della giornata ed alzare gli occhi al Cielo. Le riflessioni che contiene sono molto significative, adatte a tutti, spesso colpiscono nell'intimo, con quella capacità che solo i santi, tra tutti gli uomini, hanno e tramandano persino nei loro scritti. Padre Pio ha scritto molte lettere ai suoi figli spirituali e direttori spirituali, questo libro attinge dall'immensa fonte dell'Epistolario di Padre Pio per accompagnare ogni giorno dell'anno ogni uomo di buona volontà. Consigliato!

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La donna - Stein Edith
Libro
Stein Edith OCD (luglio 2010, 358 p.)

P S il 19 settembre 2012 alle 12:27 ha scritto:

Un libro particolarmente impegnativo ma altrettanto prezioso per le riflessioni profonde che contiene sulla vera immagine della donna, sulla sua autentica natura e missione. Utile per i nostri tempi, dove spesso il ruolo della donna viene frainteso o snaturato, queste conferenze di Edith Stein, grande santa e grande filosofa, sono un contributo fondamentale per tornare a comprendere chi è la veramente la donna e perché è stata creata da Dio, quali sono le differenze incancellabili tra l'uomo e la donna, la loro complementarietà, che va valorizzata e non appiattita, ri-scoperta, accettata, riconosciuta in tutta la sua grandezza e valore. Edith Stein ci insegna a considerare la donna per quello che è secondo natura e secondo grazia, madre, sposa, figlia, nei caratteri peculiari e inconfondibili del suo essere, sensibilità, maternità, delicatezza, intuito, ma anche fortezza interiore, capacità profonde molto diverse da quelle dell'uomo, che se messe al servizio della società possono donarle un volto nuovo e una rinnovata salute. Consigliato a tutti coloro che vogliono uscire dai soliti luoghi comuni del nostro tempo, che tende a fare della donna un oggetto bello ma inconsistente oppure una ribelle che vuol prendere il posto dell'uomo; utile per riscoprire il grande valore della donna, madre, maestra, educatrice, sposa fedele, colonna della famiglia, anche lavoratrice, pienamente realizzata nei suoi doni e carismi, cosciente delle sue qualità e potenzialità, ma anche dei suoi limiti fisici e di natura, che non le impediscono il successo, al contrario la rendono unica e insostituibile nella costruzione della società. Un libro i cui insegnamenti sono certamente da diffondere, per far innamorare le donne della loro vera missione!


Dott. Manuel Sant il 19 settembre 2012 alle 10:25 ha scritto:

Assolutamente da consigliare per chi vuole conoscere l'esperienza di vita di S.Caterina da Bologna partendo dalla straordinarietà del suo corpo incorrotto ancora oggi visibile fino alla profondità del suo pensiero e della sua Fede. In questo si tratteggia la figura della Santa e si delinea la sua ricca esperienza terrena di scrittrice, musicista e pittrice. I suoi testi più importanti e la sua biografia (della badessa I. Bembo) meriterebbero una nuova riedizione.

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Frate Augusto Drago il 18 settembre 2012 alle 21:49 ha scritto:

Ho comprato il libro di Carlo Maria Martini: "Parole per vivere". Essendo stato suo discepolo, quando egli era professore al Pontificio Istituto Biblico, mi sembra, leggendo il libro, di riascoltare la sua voce pacata e dolce con la quale ci insegnava ad amare la Parola del Signore.
Un libro, questo che non può mancare nella libreria di un credente: esso infatti educa il cuore ad amare la Parola del Signore e a tradurla nella vita di ogni giorno.
p. Augusto Drago, Assisi

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giovani insieme il 18 settembre 2012 alle 15:03 ha scritto:

Un libro di tutto rispetto sul valore del papato. Utile, nella sua semplicità, a chiarire le idee soprattutto a chi non crede al papa e al suo ministero apostolico universale.