La voce dei clienti
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Corso di formazione base per catechisti. In cinque... o dieci incontri
Paoline Edizioni
(agosto 2001, 72 p.)
sign.a Rita Andreatta/Mosna il 12 dicembre 2010 alle 20:57 ha scritto: Non ho ancora avuto modo di sfruttare il materiale inserito in questo bel testo. lo ho letto volentieri ed è sempre nel mio cassetto dei sogni. Al momento giusto uscirà dal cassetto e diventerà una strada da percorrere. La fede che ciò accada è grande. |
Catechista: primi passi. Per affrontare serenamente il servizio...
Elledici
(settembre 1997, 136 p.)
sign.a Rita Andreatta/Mosna il 12 dicembre 2010 alle 20:57 ha scritto: Non è facile fare la "catechista", sembra sempre di essere inadeguata, fuori tema o fuori tempo. Con questa guida mi sono trovata inserita nel mondo difficile della comunicazione della fede ai ragazzi d'oggi. E' il libro che ho prestato volentieri alle altre catechiste. |
sign.a Rita Andreatta/Mosna il 12 dicembre 2010 alle 20:57 ha scritto: L'aiuto della meditazione dei brani domenicali ha favorito il gruppo liturgico. I lettori nella preparazione hanno agevolmente compreso i brani e la composizione delle preghiere dei fedeli sono state frutto di riflessione per i ragazzi della catechesi. |
sign.a Rita Andreatta/Mosna il 12 dicembre 2010 alle 20:56 ha scritto: piacevole da costruire con i bambini. Un po' difficile combinare i colori della carta colorata inserita nel libro. Nel contesto risulta istruttivo per aiutare i bambini della catechesi a cogliere i particolari e con la costruzione del presepe in Avvento acquistano significato le figure. Leggi tutti i commenti (2) |
sharonix il 12 dicembre 2010 alle 17:30 ha scritto: ciao sono una alunna di scuola media volevo dirvi che quest'anno facciamo questa recita ed è bellissima tutti noi ci stiamo inbegnando con quelli di 5° elementare e bellissima questa recita Leggi tutti i commenti (9) |
francesco il 12 dicembre 2010 alle 16:36 ha scritto: musica meditativa, ispirata e rilassante, ottima esecuzione, bellisima voce, e bravissima l'arpista. consiglio vivamente l'ascolto |
carloesistere, cocchicarlo@alice.it il 12 dicembre 2010 alle 15:50 ha scritto: Visti e subiti i momenti che attraversiamo,per i quali è sempre più difficile per noi pensionati amanti della lettura e dell'unica COSTITUZIONE (BIBLIBA)attuabile,per riequilibrare questo"MONDACCIO" e facendo capire alle future generazioni,di attuare una svolta decisiva ,per il loro modo di ESISTERE,credo che sia opportuno far conoscere l'utilità di questa pubblicazione,che reputo,come sopra descritto ,una bella AUTOSTRADA a 10 CORSIE ,in cui ogni itinerario sarebbe sgombro da cattiverie e tristezze varie. Desidero pertanto,di essere edotto e illustrato per come ricevere tutti i volumi pubblicati ;Tesori questi da tramandare ai miei 8 nipoti .Congratulazioni per la scelta degli argomrnti BIBLIBI Bravi!!! Un cordiale saluto e un Buon Natale e FESTE seguenti,Carlo Cocchi Leggi tutti i commenti (2) |
Rongiu il 12 dicembre 2010 alle 12:57 ha scritto:
Perché credo in questa cruenta “Passione”. Parlare di Gesù figlio di Giuseppe di professione “téktón”, forse più carpentiere che falegname, non è cosa facile. Questo giovane uomo, che è stato a sua volta un téktón, che ha diviso la storia dell’umanità in prima di Lui e dopo di Lui, merita, credo, un sano e tranquillo rispetto storico, indipendentemente dal proprio credo. Miliardi di pagine ne parlano nel bene e nel male. Milioni e milioni sono i credenti, milioni e milioni sono gli increduli. In suo nome molte vite sono state spente, e sempre in suo nome i suoi seguaci hanno consumato i più efferati delitti. Insomma, per farla breve è un personaggio scomodo, eppure…, eppure…, non è un violento, non ha mai istigato alla violenza, il suo linguaggio è semplice, chiaro, illuminato. Ai fiumi di inchiostro che parlano di Gesù, si aggiungono quelli che parlano del lavoro di Mel Gibson, anche per lui i pro ed i contro, si sprecano. Molti ritengono questo lavoro convincente, rigoroso, tant’altri ancora inefficace, inesatto. Anche io voglio dire qualche cosa in proposito e, mi farò aiutare, nella prima parte di questo viaggio, da un altro straordinario “Maestro” che di storia ne ha scritta tanta, ma veramente tanta. Il nome della mia guida è Indro, il suo cognome è Montanelli. Perché proprio lui? Perché ci ha lasciato, in eredità, delle bellissime lezioni “pratiche” di libertà di manifestazione del pensiero. Se strada facendo le mie parole sono di danno a chicchessia, non me ne si voglia. Non è mia intenzione scatenare un putiferio dottrinale. Per il mio enunciato, la figura di Pietro e non solo la sua è essenziale. Scoppiato l’incendio nel 64 d.C., Nerone mise a morte per CROCIFISSIONE numerosi cristiani, tra questi anche Pietro, il famoso Kefa. E’ stato lo stesso Gesù a chiamarlo così, in aramaico significa “roccia”, “pietra”. Pietro si fece crocifiggere a testa in giù perché si riteneva indegno di morire alla stessa maniera del suo Signore. (Montanelli - nota n°1)Il supplizio si svolse là dove ora sorge il gran tempio che porta il nome del suppliziato. E i carnefici non furono nemmeno sfiorati dal dubbio che la tomba della loro vittima avrebbe fatto da fondamento a un altro Impero, spirituale, destinato a sotterrare quello, secolare e pagano, che aveva pronunciato il verdetto). . Prima di continuare il mio discorso, vediamo cosa ci dicono gli americani circa questo film e cioè: FONTI - LINGUA - LOCATION - SQUADRA CREATIVA. Fonti: La sceneggiatura di La Passione di Cristo è stata adattata dal regista/produttore Mel Gibson in collaborazione con Benedict Fitzgerald (Wise Blood, In Cold Blood, Heart of Darkness, Zelda) e racconta le ultimi dodici ore della vita di Gesù Cristo sulla Terra. Il copione è frutto dell'adattamento di un resoconto sulla Passione tratto dai quattro vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. La lingua: Tutti i personaggi del film parlano le lingue diffuse in quel tempo. Ciò vuol dire l'aramaico per gli ebrei, fra cui Cristo e i suoi discepoli, e il "latino di strada" per i romani. Il greco, comunemente parlato dagli intellettuali del tempo, non era rilevante ai fini della storia. L'ARAMAICO: RISCOPERTA DI UNA LINGUA ANTICHISSIMA |
anita zilio il 11 dicembre 2010 alle 16:50 ha scritto: conoscevo già da tempo questo testo ed è sempre attuale e ben fatto...per i bambini anche della scuola dell'infanzia è molto adatto. Leggi tutti i commenti (3) |
Un utente il 9 dicembre 2010 alle 23:42 ha scritto: Un'appassionata lettera della Delbrêl rivela tutta la sua adesione alla realtà dei preti operai. Tra luce ed ombre di quell'esperienza così fortemente legata alla realtà proletaria-operaia del XX secolo. Leggi tutti i commenti (2) |
Un utente il 9 dicembre 2010 alle 23:39 ha scritto:
Graffiante, sagace, stuzzicante, imprevedibile, spiazzante... Frammenti di vita autobiografici messi in bocca ad un monaco immaginario. |
Un utente il 9 dicembre 2010 alle 23:33 ha scritto: Riflessioni profonde e molto personali sul tema della missione. Riporto dal primo capitolo: " [...] Impariamo che il Signore viene in noi come su un sentiero che lo conduce ad altri. Impariamo che ricevere il Signore in verità significa trasmetterlo. [...] Impariamo che non vi sono due amori: colui che abbraccia Dio deve avere posto per il mondo intero tra le sue braccia; colui che riceve il peso di Dio nel suo cuore, vi riceve il peso del mondo". Leggi tutti i commenti (2) |
7180378 Marco Aurelio Cardoso Macedo il 9 dicembre 2010 alle 18:34 ha scritto: Gesù è quello che guarisce la nostra ferita. Senza ferita è impossibile che un ministro sia, nella sua plenitudene, quello che va nel profondo, nella radice, di ogni male, di ogni sofferenza. Con questo libro, Henry Nouwem ci insegna a vivere con la tua ferita, con la tua sofferenza, uscire da sè stesso e aiutare l'altri, come imagine del Dio vivente, del Dio che guarisce tutte le nostre feriti. Leggi tutti i commenti (6) |
Un utente il 9 dicembre 2010 alle 18:15 ha scritto: Non è un commento "tecnico" bensì tutto "spirituale": davvero molto semplice e profondo che aiuta la meditazione personale. Il formato "tascabile" lo rende uno strumento agile da portarsi sempre dietro. Tutta questa collana della madre Badessa Canopi è godibilissima: da leggere e regalerare! Leggi tutti i commenti (2) |
Lectio divina per la vita quotidiana [vol_11] / Il libro dell'Esodo
Queriniana Edizioni
(gennaio 2007, 304 p.)
Un utente il 9 dicembre 2010 alle 17:49 ha scritto: Ecco una "Lettura continua" del libro dell'Esodo, per scoprire, guadati dalle benedettine di S. Giulio, come quell'avventura spirituale dell'antico popolo ebraico, non è così lontana dal cammino spirituale che deve compiere, ogni uomo, nella sua vita. Leggi tutti i commenti (3) |