Citazione spirituale

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Barbara Bulzomì, barbara.bulzomi@inwind.it il 25 settembre 2008 alle 20:42 ha scritto:

Barbara Bulzomì barbara.bulzomi@inwind.it (10-09-2008)
Pagine di vera religiosità. Un uomo veramente sensibile e credente in una società sempre più vuota e arida. Ho avuto la fortuna di conoscere Marco Cardinali tanti anni fa: era uno studente di mia madre. Ormai sono più di quindici anni che non lo vedo. Però sono convinta di una cosa: era un persona splendida ieri e certamente lo è ancora oggi, se non di più! Un ragazzo di rara profondità. Sono felice per lui che abbia fatto tanta strada. Marco, se mai ti capiterà di leggere queste poche righe, sappi che ti faccio i miei complimenti più sinceri per la tua brillante carriera! Io, mia madre e mio padre ti ricordiamo sempre con immenso affetto. Lo meriti davvero! ... E tanto, tanto apprezzamento da parte del pubblico meritano anche i tuoi libri! Salutoni, Barbara Bulzomì


Barbara Bulzomì, barbara.bulzomi@inwind.it il 25 settembre 2008 alle 20:40 ha scritto:

Barbara Bulzomì barbara.bulzomi@inwind.it (10-09-2008)
Pagine di vera religiosità. Un uomo veramente sensibile e credente in una società sempre più vuota e arida. Ho avuto la fortuna di conoscere Marco Cardinali tanti anni fa: era uno studente di mia madre. Ormai sono più di quindici anni che non lo vedo. Però sono convinta di una cosa: era un persona splendida ieri e certamente lo è ancora oggi, se non di più! Un ragazzo di rara profondità. Sono felice per lui che abbia fatto tanta strada. Marco, se mai ti capiterà di leggere queste poche righe, sappi che ti faccio i miei complimenti più sinceri per la tua brillante carriera! Io, mia madre e mio padre ti ricordiamo sempre con immenso affetto. Lo meriti davvero! ... E tanto, tanto apprezzamento da parte del pubblico meritano anche i tuoi libri! Salutoni, Barbara Bulzomì


cristina il 25 settembre 2008 alle 10:32 ha scritto:

ore 18 del 24/09/2008 un centinaio di persone circa, la maggior parte in piedi, in un angusto spazio, calore percepito 35°, ore 19.30 dello stesso giorno, identica situazione. Questo per trasmettere, per quanto possibile, l'attenzione totale e quasi ipnotica derivata dalla lettura di alcuni brani del libro "Fogli di vita...." di Giampaolo Trevisi.
Sapevo che dovevo essere presente alla presentazione del libro a prescindere da qualsiasi impegno, ho capito perchè: dovevo dire Grazie a Trevisi per avermi aiutata a fare un passo avanti nella mia maturazione(percorso mai concluso, ho la bellezza di 54 anni), ho capito che il pregiudizio sia rivolto verso gli extracomunitari che verso le forze dell'ordine è sempre un'ammissione di ignoranza e un blocco di "crescita". Un plauso per essersi messo........dall'altra parte della scrivania riuscendo a vivere, nel rispetto della legge, le emozioni dell'altro dai più, purtroppo, considerato solo come DIVERSO. Cristina Gioco

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Andr.Vittorino il 20 settembre 2008 alle 11:30 ha scritto:

Vorrei lasciare solo due parole riguardo questi racconti, profondi, veri.

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Leonardo Modeo il 19 settembre 2008 alle 22:58 ha scritto:

Ottimo libro, ne consiglio vivamente la lettura.

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GIANLUCA CAVALLARO il 19 settembre 2008 alle 14:48 ha scritto:

penso sia bellissimo spendere solo 21.00 € per un messsale di quasi tutti i giorni

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laura, laura.lali@alice.it il 18 settembre 2008 alle 18:20 ha scritto:

lo sto ancora leggendo ma posso dire che mi ritrovo in ognuna delle figure femminili citate con tutte le sfaccettature
è un libro interessante semplice ma ricco di amore e attenzione verso il mondo femminile
lo consiglio a tutte le persone che hanno intrapreso un cammino interiore
grazie linda e anselm
laura

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luca papini il 17 settembre 2008 alle 21:10 ha scritto:

una grande opera ispirata da dio, non si riesce a smettere di leggere quando si e iniziato! e di una profondita enorme! assolutamente da avere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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mirco il 17 settembre 2008 alle 13:40 ha scritto:

Bel romanzo storico ambientato nel V secolo dopo la caduta dell'impero romano di occidente.
Eventi poderosi, scene ariose.....Stupende descrizioni di Roma e Costantinopoli. Personaggi da film kolossal anni 50. Era da anni che non leggevo un libro così.....lo consiglio a tutti. ciao ciao

mirco


LUIGI il 16 settembre 2008 alle 22:05 ha scritto:

GRANDE TESTO DI EVANGELIZZAZIONE CURATO DA UNO DEI SANTI DEI NOSTRI TEMPI!! GRAZIE PADRE GIAMPIETRO!!


Fiorella Tedesco il 15 settembre 2008 alle 19:13 ha scritto:

leggere questo piccolo libricino è come essere accanto a padre Gabriele e sentire la sua voce che ci spiega in modo semplice e comprensibile cosa vuole dire essere veri cristiani. Nelle sue parole si sente il profondo amore che ha per Gesù e vuole che anche noi ci innamoriamo di Lui. Questo è un piccolo ma grande libro, da tenere sempre a portata di mano, molto piacevole da leggere e rileggere perchè ogni giorno, ciascuno di noi, ha bisogno di una parola buona e qui le parole buone, che fanno bene al nostro cuore, ci sono!Leggetelo e lo capirete anche voi.

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Piero Gamberini il 13 settembre 2008 alle 20:19 ha scritto:

Una riflessione non particolarmente profonda e originale sul significato della sofferenza alla luce della fede, a partire dalle stimmate di Padre Pio. La povertà di riferimenti biografici, forse voluta per evitare di cadere nella trappola dell'agiografia e del miracolismo, è anche il limite di questo libro che non va al di là di un'enunciazione semplicistica di una teologia della croce (riassumibile nel vecchio motto 'per crucem ad lucem'), quasi a voler significare che il percorso spirituale di P. Pio è alla portata di tutti, riducendosi ad un'umile e obbediente imitazione di Cristo. In un certo senso è così, ma non si spiega come mai la sofferenza sia per molti, e forse per i più, motivo di perdizione e non di salvezza. L'unica osservazione originale è la constatazione che, fra tanti stimmatizzati, P. Pio è il primo sacerdote: segno profetico di una Chiesa istituzionale che si fa corpo mistico di Cristo, casa dei reietti, dei malati e di tutti i sofferenti che si affidano a Lui, cosa rivoluzionaria per quei tempi (1918); qui forse sta il vero scandalo dell'umile e mite cappuccino: la regalità sacerdotale macchiata dal sangue dell'Agnello.
Piero


Geom. Alessandro Camillo il 13 settembre 2008 alle 11:04 ha scritto:

Buon aiuto alla liturgia domenicale, un pò complicato in alcuni commenti alle letture.

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Piero Gamberini il 12 settembre 2008 alle 20:25 ha scritto:

Una testimonianza sconvolgente nella sua semplicità, che ricorda per molti versi quella di Santa Teresa di Lisieux, contemporanea di Gemma. A differenza della francese, la santa lucchese vive la sua infanzia spirituale non in un convento ma nella solitudine di una casa dove, incompresa dalla famiglia e malata, quasi sempre costretta a letto, trova come unico amico il suo angelo custode che la guida nella sua ascesi mistica attraverso il calvario della croce. Le estasi di Gemma sono simmetriche alle discese dell'angelo che viene a confortarla nella sua passione solitaria, vissuta in comunione col Cristo sacramentale di cui l'angelo è un ulteriore sacramento, il più comprensibile per un'eterna bambina che non comprende altra teologia a parte quella concreta della croce e del vangelo. Da leggere e meditare la prefazione dello psichiatra ateo Andreoli, secondo il quale bisogna credere all'angelo custode anche se non esiste; il suo pensiero va ai malati soli e abbandonati che accendono il televisore o cercano compagnia in un cane, e non si accorgono che la loro solitudine è colmata dalla compagnia discreta e premurosa del loro angelo; un esempio di rispetto e dialogo in un'epoca di contrapposizioni ideologiche fra atei e credenti. Il vero laico è colui che ascolta e cerca di comprendere l'altro, così come Gemma ascolta il suo angelo, messaggero del 'totalmente Altro'.
Piero

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bibiani adelmo il 12 settembre 2008 alle 17:47 ha scritto:

Sono l'autore di questo sussidio. Ne ho scritti altri ma questo era quello che mi è maggiormente piaciuto. Davvero non capisco perchè gli insegnanti delle elementari non lo usino di più. E' vero che ci sono tanti testi ben fatti in uso da anni per l'ora di religione, tuttavia questo poteva aiutare gli insegnanti che fanno fatica a fare l'ora di religione, sia per le personali forse limitate conoscenze di base, sia per la didattica così difficile come può rivelarsi la religione di fronte a dei piccoli. Peccato. Io ce lho messa tutta. Buon lavoro a tutti gli insegnanti. Ciao. Adelmo