Citazione spirituale

Tu sei qui: La voce dei clientiLibri

La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 16306 a 16320 di 25613)


michela danielis il 30 aprile 2016 alle 17:41 ha scritto:

questo libro mi ha fatto capire molte cose , piano piano sto proseguendo la lettura , libro molto bello e interessante. grazie a tutti voi


Dott. Maria Gloria Campi, mariagloria.campi@virgilio.it il 30 aprile 2016 alle 16:59 ha scritto:

Nouwen ha sempre un intuito particolare di fronte agli accadimenti dell'animo umano. Ciascuno di noi, se guarda a se stesso con onestà intellettuale, si può riconoscere nei tre protagonisti principali di questa parabola, descritti da Nouwen. E' interessante e spiritualmente evolutivo l'obiettivo di trovare in se stessi la capacità di identificarsi con il padre. Quel padre che trova la giusta dimensione di comprensione con le difficoltà e le chiusure di ciascuno dei suoi due figli e cerca le motivazioni e i modi di aiutarli ad evolvere. Siamo tutti figli che sperperano le sostanze paterne, così come siamo figli invidiosi dell'Amore con cui il Padre guarda i nostri fratelli.

Leggi tutti i commenti (12)

Camilla Carrington il 29 aprile 2016 alle 22:25 ha scritto:

Mentre la parola Jhwh appare 6830 volte nell’Antico Testamento (AT), la parola Trinità non appare neanche una volta in tutta la Bibbia. Questo non significa che la Trinità sia una realtà estranea al Nuovo Testamento (NT). Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo appaiono continuamente nel NT e il termine Triás verrà coniato per esprimere la loro unica realtà. Esso viene usato per la prima volta da Teofilo d’Antiochia (II secolo), e appare nella tradizione latina nel De pudicitia di Tertulliano come Trinitas esprimendo di fatto la tri-unità di Dio. Mentre il Padre il Figlio e lo Spirito pervadono il NT, ci si chiede: la Trinità è presente nell’AT?
Nel suo libretto Il mistero di Dio, il cardinal Gianfranco Ravasi offre una risposta a questo quesito considerando sommariamente due vie percorse nella tradizione. La prima è la via prospettica, la seconda è la via retrospettiva. Vediamo cosa significano e cosa le differenzia.
La via prospettica
L’approccio prospettico si sforza di cercare tracce nell’AT che prefigurano la Trinità. Sono solitamente testi in cui Dio balena come pluralità. Tale impostazione, usata da diversi Padri manifesta lati di fragilità prima perché non trova tantissimi appigli reali nel testo e secondo «perché tende lentamente a cancellare la qualità fondamentale della rivelazione biblica che è quella di essere una rivelazione storica in progressione».
Il grande rischio dell’approccio puramente prospettico è quello di trasformare la Bibbia in una catena di verità codificate che devono essere presenti dall’inizio alla fine del testo sacro come se fosse un giallo poliziesco o un manuale sistematico e programmatico di teologia. Ravasi ricorda che «la Bibbia non è un trattato di teologia perfetto e concluso in sé. È, invece, la parola di un Dio della storia che parla nella storia, che si rivela pagina per pagina, passo per passo, tempo per tempo».
La via retrospettiva
Questo approccio assume un metodo diverso in quanto parte dal Nuovo Testamento per rileggere l’AT e, con la verità manifestata nel Nuovo getta una nuova luce sull’Antico. Si scopre così come l’espressione della fede trinitaria nel NT si è configurata con elementi già presenti nell’AT. Si tratta di uno sguardo a ritroso che riscopre come Dio sia fondamentalmente persona o, meglio, personale. Il Dio che si rivela a Mosè - «Io sono colui che sono» - è un Dio prossimo e che si fa prossimo, «l’unico Dio della Bibbia non è un’espressione matematica, non è un punto, che rimane intatto in sé». È un Dio personale e interpersonale che si rivolge all’uomo e crea una relazione di alleanza, anzi, una relazione nuziale con la sua creatura.

L’AT presenta diverse figure – che verranno definite come «figure mediatrici» - che costituiscono un terreno fertile al quale può attingere retrospettivamente la lettura cristiana per vedere elementi trinitari nell’AT. Una di queste figure è il logos il quale, pur non presentandosi nell’AT come una persona, «ha in sé un’efficacia tale da essere personificata» e da essere presentata come «parola di Dio» che agisce, si rivolge e fa diversi atti tipiche della persona. Davanti al Signore avanza la sua parola, il suo Verbo che lo precede e lo annuncia. Al pari della parola, l’AT presenta altri concetti che acquisiscono pian piano tratti personali. Tali sono le categorie di sapienza, spirito, angelo, ecc.
Attraverso tutte queste categorie «possiamo retrospettivamente intravedere, già nell’AT, come la Parola, la Sapienza, lo Spirito di Dio siano quasi delle figure in sé considerate, che ci permettono di vedere profilarsi, sia pure ancora in maniera abbozzata e soltanto ammiccante, la figura del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».
E prosegue Ravasi: «Il NT, illuminandole, ce ne fa cogliere la portata, perché è proprio grazie a queste sfumature presenti nell’AT che gli apostoli e i discepoli di Gesù hanno potuto comprendere e raccontare il mistero trinitario».

Il rosario missionario
Libro

Lavinia Oliveri il 29 aprile 2016 alle 15:53 ha scritto:

Prodotto ben fatto


Lavinia Oliveri il 29 aprile 2016 alle 15:53 ha scritto:

Ben fatto


Luca Zavalloni il 27 aprile 2016 alle 22:46 ha scritto:

Agenda completa per il 2016, con molti riferimenti ad appuntamenti ed eventi che si svolgono nei vari periodi dell'anno in diverse località. Sono presenti anche consigli utili qua e là. Utile anche per un simpatico regalo tra famiglie.

Leggi tutti i commenti (2)
Le radici della misericordia
Libro

Luca Zavalloni il 27 aprile 2016 alle 22:43 ha scritto:

Ottimo calendario che accompagna giorno per giorno tutto il 2016 con l'indicazione del santo, della liturgia, degli eventi particolari e con preghiere o meditazioni utili di santi o tratte dalla liturgia, per vivere bene la giornata.


Prof. Carmen Irene Desantis il 27 aprile 2016 alle 13:13 ha scritto:

Piena corrispondenza tra quanto ordinato e quanto consegnato. Rispettati i tempi di consegna comunicati e vasta disponibilità di testi altrimenti difficilmente reperibili.
Soddisfazione massima

Leggi tutti i commenti (3)

Dott. Maria Gloria Campi, mariagloria.campi@virgilio.it il 27 aprile 2016 alle 11:58 ha scritto:

E' un'idea geniale quella di Grun - che ancora una volta non si smentisce nella sua attenzione alla persona e la coglie nella sua integrità - di accompagnarci a scoprire i gesti della preghiera. Molti di noi sono cresciuti ripetendo in maniera quasi meccanica i gesti della preghiera, specie nella liturgia eucaristica. Con questo libro Grun e Reepen ridanno significato al nostro stare seduti davanti a Dio, al nostro alzarci in Sua lode, al nostro stare in ginocchio davanti alla Sua potenza. Ci accompagnano a pregare meglio e a mettere davanti a Dio tutto noi stessi.

Leggi tutti i commenti (2)

COOPERATIVA APUANIENSE SANTA CHIARA il 26 aprile 2016 alle 12:37 ha scritto:

Ottimo quaderno attivo per i bambini, ottima anche la guida di riferimento per i catechisti. Un buon aiuto per la preparazione al Sacramento della Prima Comunione, e davvero buona anche tutta la serie di questi quaderni attivi! Da provare!

Leggi tutti i commenti (3)

COOPERATIVA APUANIENSE SANTA CHIARA il 26 aprile 2016 alle 12:35 ha scritto:

Bellissimo testo, da usare con i ragazzi in preparazione al Sacramento della Confermazione. Illustrato ma soprattutto molto esauriente come contenuto. Ottimo testo anche per i catechisti come guida di riferimento. Consiglio vivamente!

Leggi tutti i commenti (10)

Maria Dorigoni il 26 aprile 2016 alle 07:07 ha scritto:

É un bellissimo romanzo sulla figura dell'apostolo Pietro, descritto nella sua umanità, con i suoi limiti erano le sue fragilità ma anche con una grande affezione a Cristo.

Leggi tutti i commenti (2)

Frate Aurel Gjerkaj il 25 aprile 2016 alle 22:41 ha scritto:

Buono


Frate Aurel Gjerkaj il 25 aprile 2016 alle 22:40 ha scritto:

Un lavoro sintetico molto buono.


Frate Aurel Gjerkaj il 25 aprile 2016 alle 22:40 ha scritto:

Molto utile e pratico