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La voce dei clienti - Libri

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Studente luca cecere il 25 febbraio 2013 alle 22:12 ha scritto:

c'erano tanti libri sulla mamma del cielo,ma il titolo di questo libro mi ha colpito particolarmente....come possiamo dedicare un mese a Maria con questo libro,così possiamo dedicargli tutti gli altri,e quindi,stare con lei sempre!


Studente luca cecere il 25 febbraio 2013 alle 22:09 ha scritto:

la devozione al cuore di Gesù,è molto particolare.Non so di cosa tratterà questo libro,ma il titolo,dice tutto.consacrarsi ogni giorno personalmente al cuore di Gesù,sarà un atto di grande devozione e amore verso di lui,un gesto,che ci farà sentire sempre protetti,perchè quale rifugio migliore ci può essere se non nel suo cuore misericordioso...come tutti gli altri,sarà un libro molto interessante da leggere.


Studente luca cecere il 25 febbraio 2013 alle 22:05 ha scritto:

che dire...oltre alle preghiere,non possono mancare le novene,e la coroncina.Sono molto entusiasto,perchè fin'ora questa pregiera sapevo solo pregarla invocando il preziosissimo sangue di Gesù;con le novene,la coroncina e le altre preghiere,posso perfezionare in modo completo e "corretto"questa potentissima e stupenda preghiera.

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Studente luca cecere il 25 febbraio 2013 alle 22:02 ha scritto:

non vedo l'ora di leggere queste preghiere...sono preghiere potenti e molti efficaci sopratutto contro il male.Chiunque abbia invocato il preziosissimo sangue me compreso,non ne è mai rimasto deluso.sarà un libro molto particolare da leggere e lo consiglio a tutti,in particolare,a tutti quelli che sono in combattimento contro il maligno.L'aiuto di Gesù,invocando il preziosissimo sangue,sarà immediato!

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Il Decalogo - Jimenez Hernandez Emiliano
Libro

luigina lampacrescia il 25 febbraio 2013 alle 18:54 ha scritto:

è la fonte autorevole del Catechismo della Chiesa Cattolica, che di per sé è molto denso di apporti teologici e filosofici. Hernandez arricchisce gli argomenti con i contributi dei padri della chiesa, o con i brani dei rapporti di chiese latinoamericane, o di altre parti del mondo, ciò da Il libro "Il decalogo. Dieci parole di vita" di E.J.Hernandez è un denso lavoro di spiegazione delle leggi morali bibliche alla luce del Vecchio e del Nuovo Testamento. Utilizza per lo scopo sia le fonti conciliari, ovvero gli atti del Concilio Vaticano II, che gli apporti di teologi protestanti, di fonti ortodosse, o ebraiche e poi ancora e soprattutto i contributi offerti dagli ultimi pontefici, da Paolo VI, a Giovanni Paolo II a Benedetto XVI, nelle encicliche, nelle lettere, nelle omelie e nei raduni mondiali della gioventù, e da fonti diverse. Quello che illumina e traccia con chiarezza le linee guida dell'esposizioneall'opera un respiro planetario, frutto evidente delle sue esperienze di studio e di relazioni. Lo spirito che aleggia nel libro è quello di un professore che conosce a fondo la materia, la medita e ne fa una ragione di vita e di gioia. Lo spazio offerto alla riflessione è ampio e ben dispiegato, con una puntuale bibliografia ricca di riferimenti testuali molto interessanti. Il libro è utile ai catechisti, secondo il mio avviso, per una pastorale sia giovanile che adulta. La legge ci è data per la nostra salvezza e attraverso il Risorto e lo Sprito Santo amiamo sempre più Dio in noi e nei fratelli, per cui la legge disvela lentamente nella nostra vita i sui significati più reconditi e diviene un velo da scoprire nella storia. Il libro è diviso in due parti: il Prologo e il Decalogo, la prima parte inquadra e da senso ai dieci comandamenti, il secondo li commenta nel dettaglio. Piacevole lettura!


Don Massimo Maresca, dmaxmar@libero.it il 25 febbraio 2013 alle 08:38 ha scritto:

Vorrei consigliare questo testo sia ai prebiteri, perchè possano rivedersi descritti in uno stile (quello del prete) che accomuna su linee molto generali tutti i sacerdoti, sia ai laici, i quali potranno trovare in questo libro molti esempi concreti e belle riflessioni su di essi perchè sia compresa adeguatamente la vita di un prete o comunque perchè non sia del tutto ignorata in alcune sue proprie dinamiche...
Leggetelo!!!

Il Kerigma - Kiko Argüello
Libro
Kiko Argüello San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 144 p.)

Prof. Salvatore Barresi, saxbarresi@gmail.com il 24 febbraio 2013 alle 14:42 ha scritto:

CERCARE DIO E VIVERE CON LUI.
Ho incontrato, per caso, un amico che non vedevo da tanto tempo e mi sono fermato a parlare di come andassero le cose della vita. Subito, senza sapere della mia appartenenza al Cammino Neocatecumenale, né del mio Ministero Diaconale, mi ha evidenziato, con forza, che aveva acquistato, insieme al settimanale Famiglia Cristiana, il libro di Kiko Argüello “Il Kerigma”, che lo aveva letto, che si era posto alcune domande di cui non riusciva a darsi pace perché non trovava risposte. Con garbo, mi sono sentito di chiedergli perché del suo acquisto, conoscendo la sua lontananza dalla Chiesa, e conoscendo la sue idee chiuse verso il sacro. Non mi diede una risposta secca ma articolata, quasi come se nascondesse la voglia di curiosità di chi, come Kiko Argüello, cercando avesse incontrato Dio salvandolo dalla morte e dal non senso della vita. Il suo dire era pieno di spavento, paura di comprendere l'impossibilità dell'esistenza come tale. Insisteva nel dirmi che voleva comprendere il senso di questo comportamento umano: cercare Dio e vivere con Lui, che significato avesse. Come aveva fatto Kiko a comprendere che Dio era là nelle baracche con i poveri, sapendo che l'angoscia pone l'uomo di fronte al nulla e la sola esistenza autentica è quella che comprende emotivamente la radicale nullità dell'esistenza? Il mio incontro, come tutto ciò che ruota intorno alla mia vita non è casuale, non poteva finire con poche e semplici battute, ma doveva essere accuratamente accompagnato da un approfondimento, seppur dovevo correre per partecipare ad una riunione di lavoro. In quel momento un SMS mi avvisò dello spostamento della riunione e, quindi, continuai a ascoltare il mio amico nella sua profonda inquietudine su “come cercare Dio” e su “come vivere con Lui e per Lui”. Avevo finito anche io di leggere il libro da qualche giorno e avevo paura, nei suoi confronti, di essere un po’ saccente. La paura mi pervadeva in ogni momento della discussione, quasi come se fossi sotto esame. La sua perseveranza nel chiedermi come “come cercare Dio” era talmente forte che quasi avevo paura di rispondere. Inspirando e pregando nel mio cuore la Vergine Maria, cominciai a dirgli che Kiko Argüello cerca Dio perché Dio lo ha cercato per primo, non è colui che ha già trovato Dio: è un uomo che lo cerca per tutta la vita. La mia paura piano, piano svaniva mentre rispondevo, con l’aiuto dello Spirito Santo, che Dio ha cercato il suo operaio nella folla e lo ha chiamato al sacrificio: «C’è qualcuno che desidera la vita e brama lunghi giorni per gustare il bene?» (Salmo 34,13). Il Signore chiama sempre a scoprire la vera vita non accontentandosi a vivere superficialmente ma voler assaporare la vita a fondo. Kiko cerca Dio e anela a trovare in lui la vera vita, a sperimentare in lui una nuova qualità di vita, anzi: una nuova identità e ce lo annuncia con il Kerigma avendo la cura di annunciarci che Dio stesso ci cerca. Con umiltà e con sofferenza nelle persecuzioni, e ce ne sono tante, Kiko Argüello annuncia una rivelazione profonda che Dio con gioia ci cerca e ci corre appresso. L’annuncio del “terzo Angelo” non è una favola del nuovo cristianesimo, è una testimonianza vera che passa attraverso la vita di Kiko Argüello e la nascita del cammino neocatecumenale come itinerario di fede alla riscoperta del Battesimo. Penso che Kiko attraverso l’annuncio del Kerigma abbia lanciato un monito: cercare Dio equivale a cercare la parte più bella di noi stessi; “Glorificate Dio nel vostro corpo” - San Paolo lettera ai Corinzi. Sono convinto, dicevo al mio amico “lontano”, sulla soglia, che cercare Dio significa anche lasciarsi mettere in questione da lui. Noi non possiamo cercare Dio come si cerca una cosa che si può possedere; dobbiamo cercare Dio, chiedere di lui, e farci illuminare su chi siamo veramente, e se ciò che facciamo ha davvero senso. Se uno come Kiko Argüello annuncia il Kerigma, proclamando la morte e risurrezione di Gesù Cristo, secondo le scritture fatta sotto l'azione dello Spirito Santo da chi ne è stato testimone, ti invita alla ricerca di Dio che esige anche una ricerca di umanità autentica. Questo non significa appagarsi di ciò che raggiungiamo; la ricerca di Dio è un viaggio che non ha mai fine e non possiamo fermarci e riposarci. Ecco che il messaggio che Kiko vuole trasmettere attraverso il suo libro è fondante per la vita del singolo e della comunità, cioè l'efficacia del kerygma, che trafigge i cuori degli ascoltatori, suscitando la fede, non con discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza (1° Corinzi 2,4). Noi vogliamo sempre essere appagati nel vedere i segni e miracoli senza cercare Dio. Dobbiamo umilmente ritornare ad essere noi stessi e andare alla ricerca Dio che, attraverso il Suo unico Figlio Gesù Cristo, è andato alla ricerca dell’uomo. Dio cerca noi attraverso un mediatore: il terzo Angelo; cerca gli uomini smarriti che si sono allontanati dalla loro essenza più profonda. Gesù cerca la pecora perduta, il figlio perso e abbandonato a se stesso, per riportarli nella casa del Padre, là dove possano sentirsi davvero a casa. Attraverso il Kerigma annunciato da Kiko Argüello, Gesù mostra che il regno di Dio è già in loro, che in loro è già presente un nucleo divino, che essi sono in Dio e solo in Dio rinvengono la loro vera essenza. Alla seconda domanda del mio amico “come vivere con Lui e per Lui”, avendo presente la vita di Kiko Argüello con il cammino neocatecumenale e le testimonianze autentiche di tanti amanti della Chiesa, ho raccolto in sintesi una risposta che, forse, insieme, rivedremo fra qualche anno: Dio ci interroga incessantemente come ha fatto con Adamo: «Adamo, dove sei?» (Gn 3,9) Dove sei? Sei veramente là dove sembri essere? O con i tuoi pensieri e i tuoi desideri sei altrove? Ti lasci trovare da me, o mi stai sfuggendo? Ti nascondi, come Adamo, perché vorresti sfuggirmi? Se ascolto e accolgo il Kerigma e lo accetto così com’è senza nessuna elucubrazione mentale e credo nella risurrezione, inizia un’impresa che può compiere solo colui che si confronta con la propria verità e acconsente che Dio lo induca a confrontarsi incessantemente con se stesso. Sono in tanti a non credere nella risurrezione perché non ne hanno mai sentito parlare. Sono in tanti a non credere nella risurrezione perché orgogliosi, perché non vogliono far posto all'Assoluto, perché capiscono che, credendo, devono cambiar vita e non sono disposti a farlo. Come seguirlo? Se decidiamo di seguirlo la vita deve cambiare e Cristo dovrà essere il Signore della nostra vita sapendo che la potenza di Dio ci viene incontro, operando segni, prodigi e miracoli. Allora, quale è la magnificenza del kerygma di Cristo morto e risorto che Kiko annuncia? È un aratro che solca la terra, che apre i cuori con la semina evangelica in un tempo e in una Chiesa che si deve rinnovare nella sua forza apostolica – come ha detto Papa Benedetto XVI nel suo discorso di rinuncia al Papato. Posso seguire Cristo, quindi, solo se credo in una nuova proclamazione del Vangelo che è potenza di Dio per chiunque crede. Se cerco colui che mi cerca e credo in Lui la nostra vita si salverà. Coraggio! Spero di rivedere presto questo mio amico e poterlo abbracciare sotto la croce di Cristo Salvatore.
Salvatore Barresi

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Maria Rosa, mariarosamariano@yahoo.it il 23 febbraio 2013 alle 03:08 ha scritto:

Devo far i complementi , al dottor Gian Paolo Trevisi , perché leggendo il suo libro ora che mi trovo nel mio paese , e non sono più extra comunitaria , è riuscito attraverso i suoi racconti a farmi cambiare idea sui poliziotti della questura, che per molti anni ho giudicato delle persone senza cuore gestiti come una macchina e programmati per non aver pena di nessuno e di essere sempre duri , avrei voluto conoscerlo di persona. Mi ricordo tutte le volte che mi sono sentita come una prigioniera infilando la mano tra quelle grate per prendere il numero, con un pancione da ottavo mese in mezzo a più di cento persone sotto la pioggia.... grazie dottore ...

La preghiera delle ore
Libro

P S il 22 febbraio 2013 alle 20:05 ha scritto:

Un libretto adatto alla preghiera comunitaria, consigliato alle parrocchie, da tenere nelle chiese. E' ben leggibile nonostante il formato "tascabile". Oltre alla preghiera dei salmi e cantici delle quattro settimane del salterio, è presente la compieta, l'ufficio dei defunti e della Vergine Maria. Contiene anche gli inni propri dei tempi forti.

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Il Vangelo del giorno
Libro
Città Nuova (gennaio 2013, 136 p.)

Derton Arnaldo il 22 febbraio 2013 alle 16:29 ha scritto:

Congratulazioni per la proposta di aver riportato il testo del salmo del giorno. La novità è molto gradita e... sarebbe cosa ancor più gradita se il versetto da ripetere fosse in grassetto e, ancor migliore, se i successivi versetti fossero, in qualche modo, più visivamente distaccati, o per lo spazio, o per un rientro o per maggior evidenza... Grazie e buon lavoro


Prof. Stefano Coccia il 22 febbraio 2013 alle 16:29 ha scritto:

Libro sicuramente molto interessante soprattutto per me che sono appassionato dei Padri della Chiesa. Fra Attilio Carpin è molto capace ed ho già letto libri che ha curato lui. L'autore parte anzitutto dalla questione battesimale in uso in in Africa per poi passare al dissenso tra la Chiesa romana e quella africana, tra Cipriano in particolare ed il Vescovo di Roma Stefano I. Il volume si conclude con l'epilogo della controversia e la soluzione teologica di Agostino soprattutto in rapporto con i Donatisti.


Dott. Andrea Godone, andrea.godone@gmail.com il 22 febbraio 2013 alle 15:56 ha scritto:

Una bellissima figura che condivide con santa Teresa di Gesù, San Pietro Pia da Pietrelcina, San Francesco d'Assisi e Santa Gemma Galgani (solo per ricordare alcune luminosissime figure) il dono della Trasverberazione, le Ferite d'Amore che fanno di questa figlia fedelissima della Chiesa una partecipe particolarissima della Passione di Gesù Cristo.

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Don Massimo Maresca il 22 febbraio 2013 alle 13:13 ha scritto:

Questo strumento per la preghiera personale e comunitaria è stato voluto dal grande Enzo Bianchi al fine di ripercorrere la strada della croce esclusivamente dai testi evangelici. Non ci troviamo di fronte alla classica via crucis che attinge a episodi legati alla tradizione; questa vuole ripercorrere la strada della croce sulla strada del Vangelo... l'ho trovata edificante. Come al solito, un ottimo Enzo Bianchi!!!

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Don Massimo Maresca, dmaxmar@libero.it il 22 febbraio 2013 alle 13:09 ha scritto:

L'intenzione di questo autore è fondare un'idea di dialogo interreligioso che non porti alla cancellazione della propria identità e che allo stesso tempo non pretenda di fare proselitismo. Torres Queiruga vuole raggiungere questo obiettivo attraverso l'autocomprensione cristiana, il luogo, secondo lui, dove si può tendere autenticamente la mano alle altre espressioni religiose. Un testo chiaro, preciso, che vuole dare nuovo slancio alla comprensione del concetto di dialogo all'interno della fede cristiana. Davvero un buon libro!


Don Massimo Maresca, dmaxmar@libero.it il 22 febbraio 2013 alle 13:01 ha scritto:

Al di là del fatto che i due autori del testo in questione sono persone profondamente intelligenti, il libro "Le vie del bene" apre non soltanto la mente ma anche il cuore alla ricerca del vero bene, per poter vivere nella sua totalità dell'oggettività del bene qui ed ora. Si legge con grande piacere e mette in discussione molte sterili o addirittura errate idee morali che nel tempo si sono potute sedimentare nella nostra formazione cristiana. consiglio di leggerlo a tutti coloro che, nella vita di fede, non si vogliono fermare ad un atteggiamento di puro legalismo.