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La voce dei clienti - Libri

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Gabriele Galleri il 15 luglio 2008 alle 20:19 ha scritto:

Un'autobiografia-capolavoro divenuto un classico fra i libri cristiani. Suor Faustina, polacca, scrive questa autobiografia fra il 1929-38 su richiesta del suo direttore spirituale e di Cristo stesso. Centro del Diario sono le rivelazioni private riguardanti il Culto della Divina Misericordia.
Un libro che ci trasporta nel cammino dell'umiltà e della semplicità e nell'affidamento alla Misericodia di Dio.
Una volta incominciato a leggerlo non riesci a staccartene più talmente e bello!!
Il Diario di Suor Faustina è per me quasi una seconda Bibbia!!

Chiara C il 1 luglio 2008 alle 11:17 ha scritto:

Ho iniziato a leggerlo per caso e non sono riuscita più a staccarmene. Mi ha segnato profondamente, tanto da modificare alcuni miei progetti ai quali tenevo davvero molto. Sono venuta su queste pagine perchè vorrei regalarlo ad una persona che in questo momento è una povera anima tormentata da altre e tutte le cose migliori che fa vengono giudicate a rovescio.
Forse l'unico sbocco che ha, è leggere questo libro per trovare una ragione di vita.
"Dio scrive dritto sulle righe storte". Leggete questo libro e capirete in che modo ciò sia possibile.

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Silvana Cesari il 12 luglio 2008 alle 20:28 ha scritto:

Una lettura che consiglio a tutti.Il testo mi è stato regalato a gennaio e ne ho scoperto il valore.
E' un invito alla riflessione e positivamente aiuta ad affrontare le giornate anche se "pesanti"

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Alessandro Zignoni il 11 luglio 2008 alle 21:34 ha scritto:

Molto bello, mi ha toccato.


Carlotta Cortona il 10 luglio 2008 alle 12:55 ha scritto:

il testo di Eugenio Fizzotti si configura come una riflessione incisiva e preoccupantemente attuale circa il fiorire dei nuovi e dei nuovi nuovi movimenti religiosi, così come li defisce Massimo Introvigne, autore di uno dei saggi contenuti nella raccolta. a partire dall'idea dell'atavica ricerca umana della felicità i contributi si snodano in varie dimensioni, dal mondo occidentale al contesto buddhista, dalla contemporaneità al passato, dalle nuove forme di spiritualità alle sette, sempre più alla ribalta nella cronache degli ultimi anni. attraverso una carrellata sui diversi approcci psicologici, metodologici ed interpretativi, gli autori riflettono sull'esigenza, sempre più sentita, di accostarsi e trovare una soluzione al baudleriano male di vivere;raggiungere pace, serenità ed equilibrio fisico e mentale significa accostarsi a nuove filosofie di vita e lascaire, talvolta, la religione dei padri, secondo la definizione di Federico Squarcini. espreto del mondo orientale, richiama il caso di Ratthapala, che lascia le tradizioni religiose e sociali per seguire Buddha e rileva analogie con il mondo cristiano, ricordando la scelta di San Paolo, che parla di lasciare la legge per seguire i nuovi comandamenti di Dio. costantenente proiettato nel confronto con le altre società il libro è anche una riflessione antropologica/psicologica circa le cause che inducono, in determinate condizioni storico/geografiche, ad accostarsi a certe scelte spirituali, scelte che possono trasformare raadicalmente la vita degli individui. si parla delle sette, della "riforma del pensiero" o "lavaggio del cervello", ma anche delle basi disciplinari di tali culti, che vanno dall'ascetismo intramondano alla vita in un eremo, completamente separati dalla corruzione che corrode il mondo. non manca l'attenzione per l'elemento culturale, ovvero l'interrelazione tra disciplina religiosa e formazione culturale; inoltre si riflette sulla posizione che l'educatore cattolico deve assumenre in un contesto, come quello odierno, sempre più multireligioso e multiculturale. la domanda di fondo, come ricorda Eugenio Fizzotti è se si insegua una felicità che dà salvezza o una salvezza che dona felicità. certamente i contributi si configurano come spunto per una riflessione individuale e collettiva circa il modo cui accostarsi al sacro e alla religione, tenendo conto che solo una costante e biunivoca colloraborazione tra le parti coinvolte può portare alla nascita di una identità e di una religione che sappia rispettare le altre identità e le altre religioni, onde evitare l'avverarsi del paradigma di Samuel Huntington. Lui parla di scontro delle civiltà e di guerra e distruzione; se si riflette, si conosce e si impara ad accettare ciò che è diverso, purchè esso non lenisca libertà o salute fisica e psichica, si può andare verso un futuro che garantisca l'agognata e ricercata felicità e salvezza.


Michele Salcito, misalci@tin.it il 8 luglio 2008 alle 13:56 ha scritto:

Voi penserete: ma da quando in qua un autore si fa l'auto-recensione?
Volevo solamente dire che se pensate che questo libro sia un'altra "pizza" di disquisizioni pseudoscientifiche che lasciano il tempo che trovano, vi assicuro che vi sbagliate. In questo lavoro ho cercato di suggerirvi delle riflessioni per trovare le risposte su argomenti di cui un po' tutti abbiamo paura, la sofferenza, la morte, il nostro destino, ecc. L'Uomo della Sindone non è morto: è lassù che vi aspetta a braccia aperte. Cercate il suo vero volto e si farà vedere nel vostro cuore. Ovviamente, mi attendo anche critiche costruttive. Buona lettura.

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Un utente il 6 luglio 2008 alle 23:39 ha scritto:

Sono un appassionato delle vite dei santi, in questo libro ho trovato riferimenti concreti e legibili con agilità. i testi originali riportati dall'autore sono poi una garanzia di interpretazione. ne vale la pena

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Maurizio e Giulia Bini il 6 luglio 2008 alle 18:31 ha scritto:

E' un libro bellissimo, a metà strada tra il romanzo e l'inchiesta, e questa è la sua novità, l'originalità del suo impianto, non è infatti una biografia ma non è neppure una storia inventata, si tratta di un racconto bellissimo condotto con grande abilità dalla scrittrice che veramente è uno dei maggiori talenti che abbiamo oggi in Italia, il suo testo sprigiona un senso fortemente poetico della vita che fa tanto bene al cuore. Dispiace soltanto arrivare alla parola fine, come è successo a noi, ma torneremo a leggerlo da capo, e ve lo consigliamo di cuore.

Il pastore di Erma - Tessore Dag
Libro

Fabrizio Giannoni il 3 luglio 2008 alle 23:19 ha scritto:

Caro Gaetano Ferri
ma lo sai cosa è laicità? o la confondi con laicismo? Usata poi come slogan finale è proprio deprimente. Se ti fa schifo uno che studia e conosce la patristica stai segando il ramo su cui sei seduto. O non sai nemmeno cosa significa cristianità.
Un consiglio generale: leggete i padri della Chiesa.
E se vi fanno schifo, significa che avete dei problemini irrisolti.

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Un utente il 3 luglio 2008 alle 18:45 ha scritto:

Dopo la lettura del libro mi sono totalmente convinto della veridicità delle apparizioni di Ghiaie. Un dettaglio: il punto forse più controverso delle affermazioni di Adelaide (della fine della guerra nei due mesi, se fossero seguite preghiere, penitenze e conversioni) è certamente plausibile se riferito all'attentato ad Hitler del 20 Luglio 1944, nella foresta di Rastenburg, dove un improvviso cambiamento del luogo del consiglio di guerra (dal bunker sotterraneo) alla baracca nel bosco, con le finestre aperte, accompagnato da uno spostamento materiale della valigia esplosiva salvarono la vita di Hitler. Probabilmente le preghiere, penitenze e conversioni richieste dalla Madonna al mondo non furono sufficienti a determinare la fine di Hitler, Goering, Himmler.
Se ciò fosse accaduti i capi militari tedeschi, già pienamente convinti della sconfitta militare dopo lo sbarco in Normandia e le disfatte sul fronte russo, avrebbero chiesto l'armistizio e probabilmente la guerra sarebbe finita, come indicato - al condizionale - dalla Madonna


Maresciallo Carmelo Giorgio ALATI, eleven@tim.it il 1 luglio 2008 alle 11:22 ha scritto:

Son passato da qui per commentare il libro ma leggendo i commenti di altri uno in particolare mi ha reso inquieto :

- quello di Franco Tancredi, soprattutto quando fa riferimento alla mancanza di sorriso ......

(Non ho parole... in quanto mi vedo nella sua descrizione)

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Maresciallo Carmelo Giorgio ALATI, eleven@tim.it il 1 luglio 2008 alle 11:15 ha scritto:

Molto bello, ma non suscita l'interesse particolareggiato che si può ottenere dall'intervista a Maria Simma nel libro : Fateci Uscire da qui.


Maresciallo Carmelo Giorgio ALATI, eleven@tim.it il 1 luglio 2008 alle 11:11 ha scritto:

Davvero eccelso ... lascio questo commento non da religioso ma da Ateo e leggendo quest'opera non vi sono parole che possano descriverla bisogna assolutamente leggerlo per capire ... nel periodo in cui trascorrevo attimi preso dalla lettura .... venivo attraversato di un senso di benessere ... ho rallentato molto alla fine per far si che ciò non terminasse ...ma come tutte le cose terrene vi è un principio e una fine !!

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nicola messana il 30 giugno 2008 alle 13:18 ha scritto:

un libretto che vale oro
non solo poesie ma anche brevi meditazioni e spunti utili di riflessione.
a guadagnarci è la vita spirituale nel senso più vasto della parola


Ginny# il 29 giugno 2008 alle 19:26 ha scritto:

Un libro bellissimo!!!
E anche il continuo è stupendo!!!
Spero che Timothée de Fombelle scriva altri libri come questo!!!
Ti prende completamente!!

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