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La voce dei clienti - Libri

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Roberta Bragatto il 27 giugno 2018 alle 14:55 ha scritto:

Piccola antologia dei detti dei Padri del Deserto secondo la sensibilità di un monaco moderno che, per la sua esperienza di vita, è quanto mai appropriato ad essere nostro fratello maggiore in questo mondo opulento e decadente incredibilmente simile ai tempi di Antonio, Arsenio, Atanasio..

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Prof. Stefano Coccia il 27 giugno 2018 alle 14:25 ha scritto:

Bellissimo questo libretto che raccoglie i discorsi e le omelie che Papa Benedetto XVI ha tenuto al VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Sto leggendo diverse cose su questo tema perché sto preparando la mia tesi di Licenza e come si può non prendere spunto da questo grande uomo di Dio! Il lavoro e la festa sono intimamente collegati con la vita delle famiglie: ne condizionano le scelte, influenzano le relazioni tra i coniugi e tra i genitori e i figli, incidono sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa. La Sacra Scrittura (cf Gen 1-2) ci dice che famiglia, lavoro e giorno festivo sono doni e benedizioni di Dio per aiutarci a vivere un'esistenza pienamente umana. L’esperienza quotidiana attesta che lo sviluppo autentico della persona comprende sia la dimensione individuale, familiare e comunitaria, sia le attività e le relazioni funzionali, come pure l’apertura alla speranza e al Bene senza limiti. Occorre promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a recuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell’uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà. Essendo un amante dei Padri della Chiesa sono contento che il Papa faccia spesso riferimento, nei sui discorsi e nelle sue omelie, a Sant'Ambrogio. Infine l'omelia della Messa conclusiva è davvero molto interessante e molto toccante.


Prof. Stefano Coccia il 26 giugno 2018 alle 19:40 ha scritto:

Ho iniziato un paio di volte a leggere questo libretto, ma per una serie di motivi non sono mai riuscito a finirlo. Questa volta l'ho letto tutto di un fiato, in un solo giorno. Sono passati ormai tre anni da quando il Papa ha fatto queste catechesi del mercoledì in San Pietro però le parole che ha usato penso che rimarranno a lungo, oltre che negli annali, anche nel cuore delle famiglie. Con una semplicità disarmante il Papa è riuscito, attraverso queste catechesi, a centrare il cuore dei vari problemi che attanagliano le famiglie di oggi come l'assenza dei padri e dei genitori, in generale, dall'educazione dei figli, il problema degli anziani e le famiglie separate. Molto bello è stato leggere la catechesi del 13 maggio 2015 sulle tre semplici parole che il Papa ha ripetuto diverse volte, ma le ha spiegate in maniera così splendida che l'ho riletta almeno tre volte, e spero tanto che possano entrare in ogni famiglia. Molto interessante è stata anche la catechesi sul fidanzamento perché ha dato una definizione, di questo periodo della vita, molto bella: "è il tempo nel quale i due sono chiamati a fare un bel lavoro sull'amore, un lavoro partecipe e condiviso, che va in profondità. Ci si scopre man mano a vicenda cioè, l’uomo “impara” la donna imparando questa donna, la sua fidanzata; e la donna “impara” l’uomo imparando questo uomo, il suo fidanzato. Non sottovalutiamo l’importanza di questo apprendimento: è un impegno bello, e l’amore stesso lo richiede, perché non è soltanto una felicità spensierata, un’emozione incantata". Infine il Papa si concentra sulle tre dimensioni che scandiscono il ritmo della vita familiare, cioè la festa, il lavoro e la preghiera.
Consiglio di leggere questo libretto a tutte le famiglie, ma soprattutto di leggerlo insieme al marito o alla moglie perché è davvero una benedizione ed aiuta a rigenerare l'amore nella coppia.

La giusta misura - Anselm Grün
Libro

Laura Cavallazzi il 26 giugno 2018 alle 18:23 ha scritto:

Mi e' piaciuto molto perche' condivido l ' importanza di trovare una giusta misura e uno stile di vita sobrio sia nell' ' uso del denaro che nei rapporti con gli altri dove spesso vogliamo " stupire " . Bello anche aver ripreso alcuni aspetti della regola benedettina e la riflessione sul discernimento. Infine credo che sia giusto trovare sempre un equilibrio fra la cura di sé e il servizio agli altri.


Laura Cavallazzi il 26 giugno 2018 alle 18:06 ha scritto:

Mi e' piaciuto per gli spunti di spirirualita' per la vita , mettendo in gioco anche il corpo della persona con gesti quotidiani. Mi piace anche la contemplazione di un fiore ( rosa , aquileia) in riferimento all' ' amore che Maria diffonde intorno a sé . Bello anche il capitolo sull ' ascolto della musica che scaccia ogni tenebra e conduce alla conoscenza di se'.

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Prof. Stefano Coccia il 26 giugno 2018 alle 16:13 ha scritto:

Un libro davvero molto utile e molto affascinante. Ovviamente non va letto come un altro libro, dall'inizio alla fine, ma come un dizionario, dove si lege le pagine che più si desiderano o che servono. In genere, quando si parla di «mistica», si pensa ad una «comunicazione soprannaturale» oppure a «stati particolari di unione» con Dio, risultato di un dono eccezionale che Dio farebbe a qualcuno, irrompendo nella vita spirituale di un'anima che si trova colta come di sorpresa, in condizione di passività; comunemente, l'aggettivo «mistico» suggerisce fenomeni straordinari, quali visioni, audizioni o rivelazioni divine, ovvero qualcosa di molto distante dalla razionalità e che facilmente i suoi detrattori sistemano nell'ambito del sentimentalismo religioso, se non addirittura in quello della superstizione. Invece non è certo questa l'accezione con cui si considera il termine ed il lessico Mistico con l'analisi di cinquecento voci, da «abbandono a/di Dio» a «Zita da Lucca» - rappresenta una chiara sintesi di ciò che i curatori insegnano da decenni a proposito del significato più genuino di «mistica», proprio del mondo cristiano. Volendo riassumere in poche frasi, potremmo intendere la mistica come l'esperienza interiore che per eccellenza coinvolge tutto l'uomo, anche la ragione nel suo vertice supremo. In sostanza, il mistico è quell'uomo che, spinto da un profondo desiderio di conoscere ciò che più e solo conta alla fine, cioè Dio e l'anima (come dice Agostino, all'inizio dei Soliloqui), intraprende un cammino di distacco da sé, dall'egoità, dalla propria volontà: cammino che è indicato come via obbligata dal Vangelo (“chi vuole seguirmi, rinunci prima a se stesso”), ma anche di autori che non sospetteremmo presenti in un elenco di «mistici». Potrebbe sembrare l'indicazione verso una tradizionale via ascetica di rinuncia a cose e passioni, ma così non è: il vero distacco da sé non si ottiene con le opere (che rischiano di ingigantire ulteriormente l'io, nutrendo l'orgoglio), bensì con la conoscenza; è l'intelligenza che ci mostra continuamente i nostri limiti, il nostro essere ineluttabilmente sottomessi alla necessità, al determinismo che ci fa quello che siamo. Certo che il distacco è anche operazione morale (prevede quindi l'esercizio delle virtù), ma è allo stesso modo operazione intellettuale: il mettere ordine nei nostri pensieri, il capire perché nutriamo certe tendenze, perché ci comportiamo in un certo modo e accettare il fatto di essere determinati, ci rende padroni, sovrani, liberi.
Chi si distacca da sé, trova già qui e ora, in questo sempre tormentato presente, la pace, la serenità, la libertà, quella che cristianamente viene chiamata la «salvezza». Niente di «straordinario», ovvero niente di arbitrario (perché Dio, infatti, donerebbe certi «stati» a alcuni e a altri no?); bensì un'esperienza che chiunque, in quanto creatura umana, razionale e spirituale (a qualsiasi tradizione religiosa appartenga, o non appartenga), può raggiungere. Prova ne sia che già gli antichi filosofi, attingendo alla sola forza dell'intelligenza, avevano additato all'uomo un cammino simile.
Si può concludere che solo col distacco si entra nel regno della libertà, ovvero della grazia, e si compie l'esperienza della «unitas spiritus», in cui scompare ogni alterità tra Dio e uomo (e ciò rappresenta l'apice e l'inizio, allo stesso tempo, di ogni vita mistica).


marilù orunesu il 26 giugno 2018 alle 10:57 ha scritto:

Un'analisi attenta e precisa degli interrogativi che la società moderna, complessa e in continuo mutamento pone all'Etica laica e a quella religiosa, attraverso una disamina delle definizioni del modo in cui la coscenza identitaria muta in rapporto al contesto sociale. Dall'homo pavidus all'Homo narcissus sino alla consapevolezza etica della necessità di una riflessione sul senso della scelta etica individuale rispetto alle conseguenze etiche di ogni scelta e azione.


marilù orunesu il 26 giugno 2018 alle 10:50 ha scritto:

Un bellissimo studio sul significato della liturgia, intesa come " il tratto di volo" negli spazi e nei simboli dell'incontro tra il divino e e l'umano. La presenza di oggetti e parole denotative dell'ambito liturgico esprime il mistero del valore performative della parola nella celebrazione e nel rito.


Melissa Bersanelli il 26 giugno 2018 alle 09:45 ha scritto:

Narrazione semplice dei momenti della Pasqua comprensibile a bambini in età prescolare e piacevole da sfogliare per le immagini chiare che contiene. Purtroppo la spedizione mi è arrivata dopo Pasqua ma rimane un valido ausilio anno per anno.


Melissa Bersanelli il 26 giugno 2018 alle 09:44 ha scritto:

Per chi ha apprezzato il libro originale dei linguaggi dell'amore per gli adulti questo è il giusto compendio per orientare gli stessi principi verso i propri figli. Libro utile che aiuta a interpretare e ragionare sui comportamenti dei propri figli e aggiustare di conseguenza i propri.


Melissa Bersanelli il 26 giugno 2018 alle 09:43 ha scritto:

Ho regalato questo gioco a un bimbo di 10 anni in occasione della sua prima Comunione. È stato molto apprezzato anche dai genitori e il bambino desidera giocarci insieme a loro con interesse. È un modo ludico per rendere piacevole imparare la parola di Dio e discuterla insieme ai familiari.

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Melissa Bersanelli il 26 giugno 2018 alle 09:41 ha scritto:

Ai miei figli è piaciuto tantissimo attaccare e staccare gli stickers, che attirano sempre l'attenzione dei più piccoli, in questo caso prendo l'occasione di parlare della Pasqua e dei suoi simboli. Un acquisto azzeccato a poca spesa.

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Il senso di ogni luogo - Borroni Marta
Libro

Lorena il 25 giugno 2018 alle 23:37 ha scritto:

Un libro molto bello e completo, tanti i temi tratti con una vastità di sentimenti ampia e sfaccettata, mi piace perchè c'è la felicità e la tristezza e come donna ho saputo ritrovarmi in ogni emozione descritta dall'autrice. Consigliato!

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Gesù e le donne - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi Einaudi (novembre 2016, 136 p.)

Dott. Manuel Sant il 25 giugno 2018 alle 22:55 ha scritto:

Libro molto bello, ben pensato e ben scritto. L'attenzione per la Sacra Scrittura è evidente e mi sono piaciuti molto gli spunti (secondo me originali e stimolanti) presenti in ogni paragrafo. Alla fine del libro la lettura continua con le proposte bibliografiche ("per andare oltre...") proposte dall'autore.

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Dott. Manuel Sant il 25 giugno 2018 alle 22:47 ha scritto:

Il testo raccoglie, dopo una ampia introduzione (quasi 50 pagine), una selezionata antologia di testi Patristici sui novissimi. I testi sono ampi e spesso non facilissimi, avrei preferito fosse riportato all'inizio del testo il nome dell'autore, così sarebbe più facilitata la comprensione del testo o almeno si potrebbe apprezzare maggiormente, inquadrandolo in un contesto storico/geografico definito.