Citazione spirituale

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Mattiello Federico il 7 ottobre 2015 alle 10:25 ha scritto:

Utile strumento per proporre e realizzare un campo oppure un'uscita di qualche giorno rivolta ai ragazzi con un taglio vocazionale, riscoprendo che la vocazione non è solo questione di certe persone, ma è un qualcosa che tocca ogni uomo e donna.


Mattiello Federico il 7 ottobre 2015 alle 10:21 ha scritto:

Sussidio utile per approfondire il credo in vari incontri. Adatto per un pubblico adulto e con un certo cammino nella fede. Non semplice per realizzare incontri con i più giovani, comunque molto interessante e utile per la formazione degli operatori pastorali, soprattutto coloro che sono impegnati nell'evangelizzazione.


Mattiello Federico il 7 ottobre 2015 alle 10:19 ha scritto:

Questo volume presenta un aiuto per avere idee su come realizzare incontri con i genitori non tanto a stile conferenza o scolastico, ma come laboratorio e dialogo, stile di confronto attivo a partire anche da alcune provocazioni partendo dal testo del catechismo della CEI "Venite con me"


Mattiello Federico il 7 ottobre 2015 alle 10:19 ha scritto:

Questo volume presenta un aiuto per avere idee su come realizzare incontri con i genitori non tanto a stile conferenza o scolastico, ma come laboratorio e dialogo, stile di confronto attivo a partire anche da alcune provocazioni partendo dal testo del catechismo della CEI "Io sono con voi"


Mattiello Federico il 6 ottobre 2015 alle 22:16 ha scritto:

Il credo per i giovani l'ho trovato un testo molto utile e adatto per spiegare e parlare della preghiera del Credo ai giovani e giovanissimi. Molto utile per la preparazione dei giovani alla Professione Pubblica della fede. Dispiace che non ci sia più in commercio...

Benvenuto a messa - Burrin Angela M.
Libro

Mattiello Federico il 6 ottobre 2015 alle 22:14 ha scritto:

Semplice strumento da utilizzare con i ragazzi, al catechismo oppure con un percorso con i chierichetti per parlare della celebrazione eucaristica. Testo anche ricco di immagini e colori. In parte é forse da bambini più che per ragazzi.


Mattiello Federico il 6 ottobre 2015 alle 22:12 ha scritto:

Testo utile per aver un aiuto per spezzare la Parola ai ragazzi. Soprattutto per realizzare le celebrazioni con momento della liturgia della Parola dedicato ai ragazzi in luogo attiguo alla chiesa. É un utile aiuto.


Francesca il 6 ottobre 2015 alle 19:37 ha scritto:

Sì, bel libro, interessantissimo, per carità, ma non semplice! Me lo aspettavo più facile, intuitivo; invece in diversi punti è molto teologico; bisogna soffermarsi per comprendere bene il significato di alcune affermazioni. Insomma un libro non da lettura, ma da studio.

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SAMANTHA GABRIELETTO il 6 ottobre 2015 alle 18:36 ha scritto:

È davvero molto interessante sia x genitori che per gli insegnanti. Vi sono suggerimenti e tecniche educative che potrete utilizzare con il vostro bambino. L'ho utilizzato come insegnante e mi ha aiutato.


Silvana Ceggia il 6 ottobre 2015 alle 17:25 ha scritto:

Bello molto utile

Popolo - Papa Francesco
Libro
Papa Francesco AVE (agosto 2015, 120 p.)

Mario Cutuli il 6 ottobre 2015 alle 16:45 ha scritto:

E' una parola molto ricorrente nella sua azione pastorale. Da sempre. Da quando il card. Bergoglio non era ancora Francesco e nessuna Santità, dal balcone più famoso del mondo, aveva avuto la disarmante semplicità di salutare la straripante folla che affollava il colonnato di S. Pietro, in una tiepida serata di inizio primavera, o lo seguiva da mille teleschermi, con un improvviso e spiazzante “Buona sera”. Insolito nel lessico, almeno quello ufficiale di un pontefice, come quel “Buon pranzo” col quale spesso chiude il domenicale “Angelus”. Ma è il suo stile, il suo modo di porgersi. Che ora conosciamo. E amiamo.
Con i suoi importanti sottintesi e le sue profonde implicazioni, il termine “Popolo” accompagna spesso i discorsi di Francesco.
Insieme a “Famiglia”, “Misericordia”, “Pastori”, anche “Popolo”, rileva nella bella introduzione la sociologa e teologa Stella Morra, docente alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Ateneo Sant' Anselmo, sono le colonne della conversazione di Francesco con il mondo, gli «occhiali con cui leggere la realtà della Chiesa che vive e che egli è chiamato a custodire e condurre».
Non meraviglia affatto, quindi, continua la Morra, che “Popolo” trovi ampio rilievo e preziosa sottolineatura all'interno della “Lumen Gentium”, enciclica nella quale, nel «passaggio dal primo al secondo capitolo, possiamo individuare una specie di crescendo musicale» che trova la più alta intensità nel capitolo secondo, quando la Chiesa è decifrata come “Il popolo di Dio” o intesa come “ovile”, “campo”, “vigna”, “edificio”, “famiglia che lo abita”,“Gerusalemme celeste”, “madre nostra”.
A scorrere le fitte pagine della piccola antologia è possibile ricostruire – è l'aspetto probabilmente più rilevante - il fondamento, tanto “politico”, quanto filosofico che sottende al termine “popolo”
Francesco, lo illustra in terra argentina, già nel 2010 alla XIII “Jornada Arquidiocesana de Pastoral social” nella “Conferencia del St. Arzobispo quando stabilisce il rapporto tra la definizione di uomo come “individuo” e quella di “essere in relazione”, nelle quali, se la prima determina l'uomo come cittadino e titolare di diritti e di dignità, la seconda lo riconosce come membro di una comunità di cittadini rendendolo parte di “popolo”.Teorizzato il quale, nascono, come ovvie conseguenze, tanto il concetto di “Bene comune” che è un importante criterio per rendere conto della realtà e della finalità di qualsiasi comunità umana, quanto quello di “Cultura” che nella sua essenza esprime la relazione tra gli individui, trasformandosi in un «plurale che è di tutti e che tutti rende parziali.» (Morra)
Molti dei testi che l'antologia presenta sono frammenti di omelie pronunciate nella diocesi di Buenos Aires e fanno emergere un altro concetto che si lega a quello di popolo, un tratto che nell'ottica di Bergoglio diventa forse l'elemento distintivo ed essenziale: la relazione con i poveri.
Essi sono «la forza del mondo». Ci «evangelizzano». Con la loro vita ci mostrano «la misura della conformazione a Cristo. Hanno soltanto bisogno «di uno sguardo che li riconosca e ci offrono uno sguardo che ci riconosce».
Perciò, per Francesco, «la Chiesa è chiamata a uscire da se stessa e dirigersi verso le periferia, non solo quelle geografiche ma anche quelle “esistenziali”, quelle del mistero del peccato, del dolore, delle ingiustizie, dell'ignoranza ... del pensiero, di ogni miseria».
Accanto ai testi “argentini”, altrettanto interessanti sono i discorsi di Francesco dopo l'elezione a Pastore Universale e fedelmente riportati da “L'Osservatore Romano”. Anch'essi ruotano sul concetto di popolo nelle sue più varie sfaccettature.
Come “popolo”, ricorda Francesco evocando il Salmo 121, “andremo nella casa del Signore”. Come “popolo” riusciamo a commuovere anche Dio, perché «Dio è debole solo davanti alla preghiera del suo popolo...». E ancora: «Dio forma un popolo», «La Chiesa è il popolo che serve il Signore», per finire ricordando il patto di amicizia profonda - quasi un'intima, reciproca complicità - tra Dio e il suo popolo: «Il rapporto del Signore con il suo popolo è un rapporto personale, sempre. Un rapporto da persona a persona. ...»
Nella “Evangelium Gaudium” Francesco si sente di precisare che «Questo popolo di Dio si incarna nei popoli della terra, ciascuno dei quali ha la propria cultura.».
E se fosse questo, nel vedere i tanti volti di Dio nei lineamenti dei tanti popoli che incontra, il vero, recondito motivo del suo lungo viaggiare lungo tutte le latitudini del mondo?

Croce in vetro colorato - altezza 21 cm
Articolo Religioso
circa cm 21 (h) x 13 (l)

Sabina Bonetti il 6 ottobre 2015 alle 12:32 ha scritto:

Piccolo pensiero da regalare. Molto raffinato, moderno.


Matteo Pavesi il 6 ottobre 2015 alle 10:54 ha scritto:

Perfetto!

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Angelo De Maria il 6 ottobre 2015 alle 09:36 ha scritto:

Bellissimo e utilissimo libro di preghiere. Solo chi ha provato ad essere preda di certe realtà spirituali può capire quanto sia importante la preghiera mirata per la liberazione. Un solo consiglio agli autori: nella prossima edizione sarebbe conveniente aggiungere la preghiera dell' exorcismus missionalis, cioè la preghiera che qualunque credente può pronunciare quando, per qualsiasi ragione, non riesca a mettersi in contatto con un prete esorcista. Questa preghiera si chiama appunto exorcismus missionalis perché viene insegnato dai missionari ai cristiani delle missioni che vivono in zone sperdute.

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leonardo mongelli il 5 ottobre 2015 alle 17:47 ha scritto:

Precisi!!!!!!!

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