Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Susanna Miano il 10 settembre 2014 alle 22:28 ha scritto:

Il libro spirituale che ci aiuta ad attraversare ogni giorno della nostra vita....

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Un uomo solo - Adalbert Stifter
Libro
Adalbert Stifter SE (marzo 2006, 137 p.)

Umberto Masperi il 10 settembre 2014 alle 19:12 ha scritto:

*Vae soli!( Liber Ecclesiastes ,IV,10)...
** Non est bonum esse hominem solum ( Liber Genesis , II,18)...
Ho iniziato portando l’attenzione quasi esclusivamente alla figura di Victor, il giovane ‘protagonista’; sono stato attratto, come di consueto nei racconti di Stifter , dalla descrizione attenta, minuziosa, gradevole della natura, nei suoi molteplici aspetti fino a chiedermi, man mano che la lettura procedeva, se il “protagonista” fosse questo giovane sempre in cammino o quella realtà che lo circondava (e che lo ‘abbraccia’ in ogni istante; soffermarsi nell’osservazione così minuziosa non è un esserne posseduti?). Poi, quando appare quell’isola e inizia l’itinerario della sua ‘scoperta’, mi è venuta spontanea (dopo l’urto dello zio burbero,duro,scontroso,cervellotico,maniacale, e via dicendo) la domanda:” CHI è l’uomo solo?”(Non è bello che si tolga la ‘sorpresa’ finale al lettore - quel cattivo gusto,in questo caso, di chi ha già letto tutto - ma lo fa,questo scherzo, il titolo tedesco: Der Hagestolz - il cui significato è ben preciso. I due termini: “Hag” è la siepe (Hecke=siepe,anche nido), “Stolz” è l’orgoglio, la superbia). E quella famosa frase della Genesi (che molti, oggi, col trionfare delle separazioni, dei divorzi, ormai 'brevi', delle coppie di fatto, hanno reso banale) com’è sempre verità profonda! (la “com-unione” dell’“io” col “tu”, che, prevenendo l’obiezione superficiale, è ancor più profonda nella persona contemplativa, che si ritira dal mondo, dal ‘chiasso’, e com-unica con Dio nella preghiera e contemplazione, ‘abbracciando’ tutta l’umanità…altro che ristretto confine del luogo-cinto-dalla-siepe).

*NB. Questa edizione è impreziosita da una Postfazione di Helmut Bachmaier, che davvero offre numerosi spunti di riflessione, con riferimenti interessanti anche di carattere filosofico. Una novella che Adalbert Stifter forse non poteva immaginare che avrebbe “parlato” ancora all’uomo di un secolo dopo, fuori da quello ‘spazio’ asburgico: all’uomo del villaggio globale (al cinto-da-siepe non è forse, per alcuni, subentrato il monitor del PC, il ‘virtuale’, la video-dipemdenza?). Il penultimo dei sette capitoli è :”Il ritorno” (ma dentro mi rimane quella figura dello zio … con quelle sue parole).


Una giovane coppia il 10 settembre 2014 alle 17:16 ha scritto:

Un commento originale e semplice al Cantico dei Cantici con più di cinquanta scene tratte da film molto noti. Commovente la citazione tratta da L'attimo fuggente nell'ultima pagina del libro: «Non scriviamo
e leggiamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie
perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena
di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono
in vita». Da leggere e meditare.


Dott Francesco Ferro il 10 settembre 2014 alle 10:56 ha scritto:

Non è assolutamente chiaro che si tratta solo del copione e delle basi. Del Musical nemmeno l'ombra e certo il costo non è poco!

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Donatella Vicentini il 10 settembre 2014 alle 10:30 ha scritto:

Romano Guardini un antesignano lungimirante delle ansie degli uomini, audace e perseverante nella fede e nelle opere. Un'altra prova che soprattutto dal passato arriva la spinta per l'avvenire: il presente è da vivere, poi è già domani.


gianni toffali, gianni.toffali@email.it il 10 settembre 2014 alle 08:05 ha scritto:

"Sono con voi fino alla fine del mondo" significa forse che Papa Francesco sarà l'ultimo papa? Libro da acquistare assolutamente!

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DANIELE BIGHI il 9 settembre 2014 alle 23:41 ha scritto:

Spettacolare...Qui si capisce la radice artistica di un autore di una profondità decisamente speciale e unica.


Don filippo raimondi il 8 settembre 2014 alle 09:20 ha scritto:

Grande delusione. Il testo è inadeguato per una presentazione "divulgativa" (troppi tecnicismi) e tantomeno per una presentazione "scientifica" (troppe questioni solo accennate). Spiace: una occasione sprecata.

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Don filippo raimondi il 8 settembre 2014 alle 09:16 ha scritto:

La prima e la seconda sezione sono un po' cervellotiche. Nuoce alla chiarezza l'eccessivo uso stilistico di lunghe parentesi. Ma nella parte l'autore dà il meglio di sé non temendo di fare una proposta veramente controcorrente.

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Umberto Masperi il 8 settembre 2014 alle 06:55 ha scritto:

Per chi ha un certo interesse per la filosofia (ma, va precisato, per i pochi ‘impenitenti metafisici’, come affermava di se stesso il “maestro” Bontadini negli anni del dopo sessantotto quando i filosofi di moda credevano di aver sepolto la ‘regina delle scienze’ per sempre) il confronto coi grandi pensatori è, prima o poi, d’obbligo. E’ il caso del filosofo bresciano che durante gli anni d’insegnamento alla Cattolica e poi all'Università Ca' Foscari di Venezia, era ‘conosciuto’ solo dagli “addetti ai lavori”; poi i mass media, veri protagonisti dei nostri tempi (articoli sui giornali,interviste televisive,ecc.) cui è ricorso e ricorre anche il Nostro, gli hanno dato ampia notorietà. Leggere i suoi libri è impresa ardua per i non ‘specialisti’; da qui l’utilità di opere che presentano il suo pensiero (che ha quella radicalità che provoca a prendere posizione). Questo libro del prof. Messinese (che ha scritto molto sul pensiero di Severino) è certamente utile, per l’impegno di ricostruzione dello sviluppo della metafisica severiniana, con i continui richiami sui punti di partenza, le precisazioni sugli sviluppi delle ‘due fasi’(come oramai si tende sempre a sottolineare), il confronto con quella metafisica classica (e quindi la posizione del pensiero cristiano) messa sotto accusa e giudicata ‘errore’ da Severino (e che invece viene ‘recuperata’ e ritenuta compatibile dall’autore, di fronte al rifiuto del filosofo bresciano con la nota posizione antinichilista. Si veda, ad es. la discussione sul tema della fede, cap.2°, Parte Prima,ed il ‘dialogo critico’, del cap.3°,Parte Seconda).

* Apprezzabile l’impegno di Messinese per due sue doti (che mancano, ad es., al sottoscritto che non condivide la tesi di fondo di Severino): la “pazienza”nel ricostruire…lo spirito alieno da “polemica” (che non trovo in altri critici ‘cattolici’).
** Nessun ulteriore commento a questo libro (perché porterebbe ad un commento…al pensiero di Severino), ma solo un appunto: sarebbe utile ricorrere ad una paragrafazione meglio articolata (con sotto-paragrafi numerati) quando l’esposizione è molto densa, e assai pesante, a livello concettuale.
*** Per me “credente” è sempre importante, fintanto che sono tra noi (prima del loro non-essere) ascoltare questi ‘maestri’, per la necessità di chiarire sempre meglio i due punti in questione (DIO-CREAZIONE) con l’aggiunta di “autentica” – mi scuso per l’immodestia- differenza ontologica “essere-ente” (nascere-morire non :venire dal non essere - “nulla” per Severino - e andare nel non-essere, ma da DIO e a DIO (da ESSERE a ESSERE!) la sola “vera”realtà ETERNA da non “sostituire”con gli “eterni”.

^^ Dio … creazione … essere … ente ,non tralasciando l’osservazione di Rosmini, del ... cadere “… in errore per imperfezione di idee …”(cfr. pag.204,n.9).

^^^ Dio non è morto, e se “gli dei sono fuggiti” però Dio-vivo è presente,ce ne siamo allontanati, fuggiti, noi (Agostino ha parlato invano?). Solo “Dio”, non “un” dio ci può salvare ( o non ci ha già salvati?).


Avv. Francesco Guida il 7 settembre 2014 alle 22:45 ha scritto:

Ottimo testo di aggiornamento sulla materia cremazionistica sotto il profilo morale. Il suo contesto è maggiormente comprensibile se prima si legge il testo di padre Z. Sucheki. Ricca la bibliografia ed utile l'appendice documentaria.


Cecilia Mariotto il 7 settembre 2014 alle 13:53 ha scritto:

Questo libro data 1608, ma è ancora di una sorprendente attualità. Francesco de Sales mette a proprio agio chiunque, sottolineando il valore della vocazione alla vita devota in qualunque condizione ciascuno si trovi a vivere. Non ci sono cristiani di serie A e cristiani di serie B: ogni essere umano è indispensabile all'espansione del regno di Dio sulla terra. Ogni cristiano, qualunque sia la condizione in cui Dio lo ha voluto, ha il suo posto in cielo: posto che è stato preparato solo per lui. La cosa che mantiene l'interesse su questo testo è la ricchezza di esercizi e suggerimenti, disposti su un percorso di tappe successive e interconnesse. Molto accattivante è anche visone "comunitaria" della vita celeste e delle sue relazioni con la vita terrena. La visione di Francesco de Sales è sempre corale, soprattutto su quel ponte – reso quasi visibile nel suo scritto - che unisce la terra al cielo.


leonedidamasco il 7 settembre 2014 alle 13:10 ha scritto:

E' noto che in Sicilia alcuni verbi rigorosamente intransitivi vengono usati in modo transitivo ("vietato uscire i carrelli dal supermercato", "entra la macchina nel garage"). Orbene, anche nel bel primo romanzo di Lella Seminerio, di cui mi auguro di leggere ulteriori opere, (" La casa del mandorlo"), si trovano tre espressioni che mostrano un uso distorto di tali verbi. E non si tratta di espressioni poste in bocca ai personaggi, per cui si potrebbe pensare ad una condivisibile fedeltà all'uso dialettale del linguaggio, ma di descrizioni di situazioni proprie dell'autrice. Vorrei capire se ciò rappresenti uno stile disinvolto che tollera l'uso errato dei suddetti verbi, che sono "intransitivissimi", oppure.....oppure cosa? Cordialità. Tullio d'Amato.

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Verso l'adolescenza - Lasconi Tonino
Libro

Matteo Casolari il 6 settembre 2014 alle 19:05 ha scritto:

Sussidio carino anche se mi aspettavo qualcosa di più visto l'autore. Forse però sono solo io, ormai ho letto quasi tutti i suoi libri e forse questo non mi esalta perché mi dà l'idea di qualcosa di già visto e sentito.


Elisabetta Giordano, elisabetta.giordano@gmail.com il 6 settembre 2014 alle 15:02 ha scritto:

Mi sembra semplicemente straordinario! Appena esce in libreria lo acquisterò e lo farò acquistare... sono in contatto con diverse famiglie con bambini affetti da autismo e con diverse amiche insegnanti a scuola...lo segnalerò anche a mio cognato giornalista... quando esce? si farà un evento?