La voce dei clienti
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Vito il 4 maggio 2012 alle 15:56 ha scritto:
Libro che si fa leggere davvero molto bene, su un argomento non facile, gli autori hanno saputo (a mio modestissimo parere) trattare molto bene un argomento alquanto delicato. |
Giorgio Fontana il 4 maggio 2012 alle 10:17 ha scritto: Davvero sconvolgente. Lo consiglio a tutti per confrontare la nostra conoscenza, spesso errata, della realtà dell'inferno, testimoniata dai Santi. Leggi tutti i commenti (19) |
Sig Stefano Galisch il 3 maggio 2012 alle 15:59 ha scritto:
Libro bellissimo e ricco di spiegazioni e contenuti, io ne sto comprando più pezzi al mese per il basso costo e l'elevata conoscenza che il libro offre! |
Parrocchia Santo Stefano il 3 maggio 2012 alle 11:42 ha scritto: Ho preso queste colombine per le nostre ragazze che faranno la Cresima...sono ben fatte i colori sono brillanti il laccio lungo...per quanto riguarda la consegna non potevo chiedere di più:puntualissimi! Leggi tutti i commenti (4) |
Seldon il 3 maggio 2012 alle 09:29 ha scritto: Dopo l’ottima “Storia della Chiesa” di Alberto Torresani, volevo leggere un'altra sintesi in volume unico. La scelta è caduta su questa “Storia del cattolicesimo” di Jean-Pierre Moisset. Mi avevano convinto l’editore italiano – il cui catalogo è denso di titoli che cedono poco all’imperante anti-cattolicesimo - così come le recensioni positive del mensile "Radici Cristiane" e di Francesco Agnoli sul quotidiano “Il Foglio”. Con mia grande sorpresa, scopro due strafalcioni di Moisset già nelle prime 15 pagine: Gesù non sarebbe nato a Betlemme, bensì a Nazareth, e per di più avrebbe avuto fratelli carnali!!! Poveri noi! Sui fratelli di Gesù, Moisset avrebbe fatto bene a studiare san Girolamo e l’esegeta tedesco Josef Blinzler, invece di dar credito alle conclusioni affrettate di protestanti liberali e di pseudo-cattolici come John P. Meier. Il buongiorno si vede dal mattino. Ho restituito questo capolavoro al venditore online ed ottenuto il rimborso. Leggi tutti i commenti (4) |
ilenia il 2 maggio 2012 alle 19:11 ha scritto: IO SONO LA SIRENA PERO' NON MI PIACE ESSERE COSI' CATTIVA :( Leggi tutti i commenti (6) |
Umberto Masperi, masperi.umberto@yahoo.it il 2 maggio 2012 alle 13:21 ha scritto:
Il nome di Albert Schweitzer ,forse,a non pochi oggi è “quasi” sconosciuto,soprattutto tra i giovani, e viene raramente pronunciato anche tra chi è un po’ più anziano. Sono lieto di averlo indicato mesi fa ad una studentessa per la sua “tesina” da presentare all’esame di maturità sul tema del “rispetto della vita”. Per me è sorta l’occasione ( dopo questo strano ‘contatto’ tramite internet, su un sito di studenti che “dialogano” di problemi di filosofia) di riandare col ricordo agli anni delle mia fanciullezza quando il nome di Schweitzer ebbe meritata diffusione e risonanza; anni quando il problema del “terzo mondo” era avvertito con intensità dalla coscienza di chi auspicava un cristianesimo ed una laicità più attenti ai drammi biblici della miseria,della fame,delle malattie, tra popoli minacciati,anzi devastati, da calamità, mentre tra noi c’era il boom del benessere economico; anni quando,voglio ricordarlo anche oggi, si era convinti che quei problemi potessero essere fortemente circoscritti ed in buona parte risolti destinando almeno parte delle spese degli armamenti ai nostri fratelli così sfortunati ( non ho mai dimenticato l’invito – 1954- ai presidenti degli Stati uniti ed Unione sovietica, di un altro grande uomo,Accademico di Francia,Raoul Follereau: “Con il prezzo di due di questi aerei ( = un aereo da bombardamento da ciascuno) potremo curare tutti i lebbrosi del mondo…”. (Fu un’altra vox clamans in deserto. E' un altro nome presto dimenticato). |