La voce dei clienti

andrea il 16 dicembre 2009 alle 06:26 ha scritto:

l'ho conosciuto perchè utilizzato dal mio parroco durante le omelie, l'ho comprato e l'ho utilizzato negli incontri di catechismo e l'ho consigliato a bambini, genitori e altri catechisti. è veramente uno strumento prezioso per riflettere sulla nostra vita nelle situazioni di tutti i giorni

andrea il 16 dicembre 2009 alle 06:16 ha scritto:

Bruno Ferrero ci ha spesso insegnato la catechesi con le storielle di norma singole o commentate per una riflessione già pronta per l'incontro di catechismo. questa volta il punto di vista è diverso. la catechesi è discorsiva e le storielle (qualcuna già parte di altre raccolte, altre inedite o almeno a me sconosciute, ma sempre bellissime ed argute -fantastica la storia dei gemelli-) sono inserite come commento e riflessione al discorso catechetico.
il titolo, forse un po' in contrasto con il titolo di un recente libro polemico col cristianesimo, non c'entra molto, o meglio, qualsiasi libro sul cristainesimo scritto in maniera liberante (come sanno fare Bruno Ferrero ma anche altri autori) ci dà tanti motivi per essere cristiani.
particolarmente interessante il capitolo sul dolore (l'argomento più difficile da comprendere per il cristiano) dà ottimi spunti di riflessione anche se (come dice la tradizione da Giobbe a Ferrero) rimane un mistero

Miri il 15 dicembre 2009 alle 18:42 ha scritto:

ho avuto l'opportunità di conoscere Davide e visitare con lui le Vele prima ancora di aver letto il suo libro: l'impatto è stato fortissimo, surreale, e da allora penso ogni giorno a Scampia e ai suoi bambini. Un grazie a Davide e a chi ha il coraggio di opporsi a tutta questa disumanità.

COSIMO PIRELLI il 15 dicembre 2009 alle 18:38 ha scritto:

E' DAVVERO COMPLETO IN TUTTO. FORSE LE PAGINE SONO TROPPO SOTTILI, E QUALCHE SEGNALIBRO IN PIU' NON GUASTEREBBE. NEL COMPLESSO E' QUELLO CHE CERCAVO.

Raffaele De Luca il 11 dicembre 2009 alle 14:28 ha scritto:

Ottima guida, ben distribuita nelle varie parti, esaustiva e di facile consultazione, a mio avviso unico neo: necessitava essere fornita di più segnalibri.

aLBERTO, al_tre@alice.it il 15 dicembre 2009 alle 15:33 ha scritto:

Faccio solo notare, riguardo la descrizione del volume, che l'esponente del modernismo italiano che ebbe innegabili fastidi a causa dell'enciclica di Pio X, al di là di ogni valutazione di merito, fu il sacerdote Ernesto Bonaiuti, non Enrico.
Cordialità

Dott. Miriam Valentini il 15 dicembre 2009 alle 14:02 ha scritto:

Il libro è molto bello: breve, ma completo; facile da leggere, anche se scritto da una persona del settore.
Veramente utile per chi voglia avere una panoramica completa e rapida dell'argomento.

Liliana, liliana7293@yahoo.it il 15 dicembre 2009 alle 11:53 ha scritto:

Scoperto per caso. Un libro bellissimo: pagine da assaporare, che rivelano un mondo interiore di una semplicità e profondità che incantano.Viene spontaneo accostare questo giovane trappista alla figura più nota di S. Teresa di Lisieux: un suo vero fratello spirituale....

Giuseppe Gibelli il 14 dicembre 2009 alle 22:49 ha scritto:

Ho apprezzato in particolare l'abilità di don Paolo di "incarnare" la Buona Notizia nella vita quotidiana, nell'esperienza di tutti: che è poi la caratteristica delle sue omelie domenicali via web. E' molto bello che cominci parlando di se stesso, offrendo in dono al lettore i fatti della sua propria vita, compresi quelli spiacevoli, di cui non si parla volentieri: è il modo migliore per proporre un insegnamento. I tre racconti conclusivi, poi, sono veramente un regalo: molto ben confezionati, davvero toccano le corde del cuore.
Un piccolo neo, secondo me, è l'aver seguito la scia tradizionale del racconto della Natività, con i particolari aggiunti dalla fantasia popolare al testo evangelico (a causa principalmente delle cattive traduzioni): il freddo e il gelo, l'albergo pieno, i pastori miserabili ed emarginati. Sarebbe bello che qualcuno cominciasse a parlare del Natale senza questi dettagli di miseria e rifiuto, che non appartengono agli scritti degli evangelisti. Il rifiuto c'è, ma non da parte degli albergatori! bensì da parte dei potenti. Come dice bene don Paolo, se sei uno che vuole avere sempre e comunque il pieno controllo, se fai affidamento sui tuoi propri mezzi per salvarti, il Natale non è per te.

assunta maglione il 14 dicembre 2009 alle 17:24 ha scritto:

semplicemente stupendo!

Don Marco Bonfatti il 14 dicembre 2009 alle 15:38 ha scritto:

Un bellissimo libro: molto semplice, chiaro e conciso.
Inizia chiarendo il perchè pregare, poi propone alcuni punti sul come pregare ed infine torna sul perchè pregare affrontando il tema delle difficoltà/ostacoli alla preghiera.
Molto concreto e pratico, ma sempre fornendo spunti dai padri o dalle sacre scritture.

marilla96 il 14 dicembre 2009 alle 14:27 ha scritto:

E' un libro profondo,toccante,davvero bello!
Mi ha fatto capire la dura realtà di quei tempi,che è anche la nostra realtà,quella che tocca vivere a molti bambini sfortunati.
L'unica cosa che non ho capito è stata la fine.Mi piacerebbe sapere quali altri problemi ha dovuto affrontare la protagonista.

julietta moranduzzo il 14 dicembre 2009 alle 09:07 ha scritto:

non ho letto il libro di Brosio,ma ho sentito diverse volte in tv la sua storia, triste, angosciante, toccante e tanto umana, e la sua storia è la storia di molti di noi... anche della mia, la discesa verso l'inferno, un vicolo cieco dove la luce non c'è o meglio dove non si riesce a vedere, e poi l'Incontro... il più bello della mia vita, quello con Gesù e con Sua Madre... a Madugorje... una lenta e sofferta conversione, ma con la certezza di una Luce vera, di una strada che se pur stretta, è giusta e sicura. Grazie Paolo per la tua testimonianza e per il tuo grande coraggio di testimoniare per Dio, che Lui possa entrare nel cuore di ognuno di noi. ciao juli

Daniela il 13 dicembre 2009 alle 21:45 ha scritto:

Mi è piaciuto molto come avete sviscerato le tante difficoltà in cui incappa la famiglia che cerca di vivere una vita cattolica, educando i figli a barcamenarsi in questo mondo secolarizzato in cui ognuno pretende di sentirsi cattolico a modo proprio.
Piacevole l'ironia tipica di Guareschi. Belle le letterine di Giovannino e le risposte del Papà.
Sarei solo un po' più ottimista, pensando che in fondo possiamo solo riconoscere la nostra miseria di creature, mettere tutte le difficoltà davanti al Signore nelle nostre preghiere ed attendere che la Provvidenza faccia anche oggi miracoli di conversione, come tanti ne accadono anche se poco pubblicizzati....
Coraggio, comunque, perseveriamo nel testimoniare la Verità tutta intera!

Giovanni Bevilacqua, bevi@sis.it il 12 dicembre 2009 alle 00:12 ha scritto:

Decisamente UNO splendio aiuto per le nostre giornate Di preghiera