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La voce dei clienti - Libri

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cc.cr59 il 7 maggio 2015 alle 12:42 ha scritto:

Recensione di Vincenzo Rini del Settimanale “La Vita Cattolica” di Cremona

“In cammino verso il silenzio” di Carlo Carrara

Riusciremo a riscoprire il significato e il valore del silenzio in una società del rumore, della parola gridata, del frastuono, nella quale sembra a volte che la verità sia proprietà di chi sa gridare di più?
È questa la domanda a cui tenta di rispondere una pubblicazione di Carlo Carrara che mette a tema il “silenzio” in ben centocinque aforismi nel bel volumetto In cammino verso il silenzio (edizioni Paoline, 2015).
Già il titolo indica che si tratta di un insieme di riflessioni per guidare il lettore nel cammino verso il silenzio, inteso come valore da conquistare a beneficio del vivere personale e sociale.
Perché come sottolinea nella Presentazione Angela Ales Bello, «Il silenzio è ambivalente: il silenzio può significare chiusura, come la parola può consistere in una falsa comunicazione»; ma, può significare soprattutto qualcosa di molto positivo: «La positività consiste nel valore del silenzio pieno di amore che consente l’emergere della parola come messaggio di pace e di gioia» (a pag. 8).
Insomma: il silenzio – appare in ogni parola del volumetto – non è negazione della parola, bensì ad essa strettamente legato; è garanzia di parola pensata, di parola vera, di comunicazione pienamente umana.
Sono «Il predominio del rumore… la babele acustica, la videocrazia imperante e l’incontinente logorrea» che «governano sovrane» ad essere condannate dallo scritto di Carrara. Che aggiunge: «Le parole rumorose parlano soltanto fra loro». Una affermazione che fa pensare, ma che è racconto di verità, che segnala una convivenza nella quale «L’uomo è assetato e affamato di ogni forma di rumore… i rumori mettono a tacere i suoi problemi e le sue angosce, coprono il suo vuoto esistenziale e il suo nulla interiore».
Ma i brevi, intensi testi di Carrara non sono solo condanna del rumore; sono soprattutto, comprensione della verità del silenzio come premessa di ogni parola, di ogni vera comunicazione, del vero ascolto.
Il silenzio quindi non come fine a se stesso, ma come garanzia di ascolto: di se stesso, degli altri uomini e donne, di di Dio. Il silenzio quindi appare come qualcosa appartenente a «un altro mondo, quello religioso» che trova spazio solo nella «vita interiore» quando essa non è soffocata dal rumore. In altre parole «Il silenzio non va considerato come un puro e semplice non parlare». Sono molte le forme di silenzio: basti pensare al «Silenzio della speranza». Il silenzio vero è relativo alla parola, della quale si afferma: «Ciò che è umano si chiama anche parola». È dunque la parola, il frutto migliore del silenzio, essa che è «inseparabile compagna di viaggio» dell’uomo, nella cui vita silenzio e parola sono intrinsecamente collegati. Ne consegue che l’uomo del silenzio è anche l’uomo dell’ascolto e l’uomo della parola. Esperienze umane che preparano la strada al dialogo e poi al ringraziamento. Tutto allora diventa «dono» e dove c’è il dono c’è l’amore: «La parola e l’ascolto sono rispettivamente il dire e il recepire l’amore nel dialogo dell’amore per l’umano e per l’umanità». In conclusione, si può ben dire: «Il silenzio è un luogo di amore».

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Ale S il 5 maggio 2015 alle 22:01 ha scritto:

Si tratta di un diario spirituale da cui traspare chiaramente lo sforzo della mistica Gertrude di Helfta di descrivere le sue esperienze mistiche ma anche l'impossibilità di raccontare realmente quanto vissuto nell'intimo perché indescrivibile, troppo al di là della possibilità umane. Lo consiglio a tutti coloro che amano la lettura degli scritti spirituali, soprattutto scritti dalla mano dei santi. Sono sempre letture edificanti. Inoltre è molto breve.

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Ale S il 5 maggio 2015 alle 21:54 ha scritto:

Questo libro è delle edizioni EDUSC della Pontificia Università della Santa Croce e consigliato dai docenti di esegesi sul Pentateuco e Libri storici. L'acquisto è consigliato agli studenti ma possono leggerlo anche tutti coloro che intendono accostarsi a questa interessantissima materia.


Alessandra Ferro il 5 maggio 2015 alle 21:54 ha scritto:

Questo libro è molto adatto ai ragazzi che hanno ricevuto da poco la Cresima. Ha delle immagini meravigliose e aiuta ogni giorno a scoprire e capire che Dio Padre è sempre presente e con lo Spirito Santo ci accompagna nel cammino della Santità.


Ale S il 5 maggio 2015 alle 21:51 ha scritto:

Ho acquistato questo piccolo album per una prima comunione. È una bella idea da unire al regalo per mettere al centro l'importanza del sacramento, che, purtroppo, da molti genitori non è abbastanza valorizzato. Lo consiglio a chiunque voglia fare un piccolo regalo ad un bambino in occasione di questa giornata così importante.

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Alessandra Ferro il 5 maggio 2015 alle 21:44 ha scritto:

Ho trovato questo libro molto semplice con delle belle illustrazioni che lo rendono adatto come dono ad un/a bimbo/a che si prepara o ha già ricevuto la prima Comunione. Lo consiglio e l'ho molto apprezzato.

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Anna Boccia il 5 maggio 2015 alle 11:36 ha scritto:

Preghiere per ogni giorno della settimana, straordinariamente profonde e poetiche. Parole mai banali che offrono spunti di riflessione. Un libricino che si può anche portare in borsa data la dimensione.


Marco Maetti il 5 maggio 2015 alle 00:34 ha scritto:

Decisamente una lettura impegnativa, che lascia con un perpetuo stato di ansia e curiosità fino alla fine.
Il grande pregio è che non risulta mai noiosa.


Marco Maetti il 5 maggio 2015 alle 00:31 ha scritto:

Un altro magistrale esempio di scrittura, dove le note linguistiche si fondono alla perfezione con il panorama di una spiaggia d'inverno, e le storie un po' tristi e solitarie dei personaggi richiamano il romanticismo ed il fascino dei grandi spazi.

Seta - Baricco Alessandro
Libro

Marco Maetti il 5 maggio 2015 alle 00:27 ha scritto:

Piccolo capolavoro di tessitura letteraria, nello stile di Baricco, magistralmente intessuto di una nota di esotismo e nostalgia.
Le parole, il ritmo e la storia sono in tema con il titolo, richiamano la morbidezza ed il fascino del prezioso materiale.


Marco Maetti il 5 maggio 2015 alle 00:19 ha scritto:

Emozionante.
Ho letto questo libro solamente dopo averne letti molti altri di Sepùlveda, ed è forse il più facile, ma non per questo meno interessante.
Questa favola ormai molto conosciuta va oltre i limiti delle concezioni culturali, facendoci scoprire un mondo visto da occhi diversi.

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Prof. Stefano Coccia il 4 maggio 2015 alle 17:36 ha scritto:

La riconciliazione e il ritorno sono sempre un cammino che si fa in due. Non c'è riconciliazione e ritorno senza un Padre che aspetta e che desidera riconciliarsi con il figlio. Dio è li alla porta del cuore e aspetta che gli si apra per fare festa. Non si stanca di aspettare e di sperare nel ritorno del figlio. La sua non è un attesa passiva, subita. Ma un attesa scelta, attiva, che scaturisce da un cuore che ama il figlio fino alla fine, per sempre. Sicuramente molti hanno provato quanto è brutto e doloroso sentirsi male e non riuscire a fare una diagnosi, a scoprire il perché? C?è stato un periodo della mia vita in cui ho avuto dei dolori forti che non mi permettevano di dormire la notte e di camminare. E i medici non riuscivano a scoprire il vero motivo, ma lo attribuivano ad altro, peggiorando così la mia condizione di salute.
Cosi è chi soffre a causa del peccato e pensa che la causa siano gli altri. Così è chi non riesce a fare un buon esame di coscienza.
Dall'altra parte è tanta la gioia di chi finalmente scopre la causa vera del malessere e inizia a percorrere un processo di guarigione che lo porterà alla salute piena. Nel caso delle malattie spirituali c?è sempre una soluzione. Non c?è peccato riconosciuto che Dio non possa perdonare.


Marco Maetti il 4 maggio 2015 alle 17:10 ha scritto:

Un libro d'Amore: l'amore di Lorenz per gli animali ed una vita dedicata a conoscerli e capirli.
La particolarità e che Lorenz non va a cercare animali esotici e particolari, ma parte dallo studio dei pesci dello stagno vicino a casa per poi analizzare la fauna della sua Austria.
Un libro che insegna a non basarci sulle apparenze e ad osservare prima di trarre conclusioni o di avere paura.
Anche i bambini dovrebbero leggerlo.


Marco Maetti il 4 maggio 2015 alle 17:04 ha scritto:

Ottima novella sulla possibilità della convivenza tra culture diverse.
Interessanti i dettagli della vita quotidiana di Gerusalemme ed i pensieri di persone all'apparenza molto diverse, ma che hanno in comune la voglia di condividere la vita.
Libro veloce, consigliato per un viaggio in treno o in aereo.


Marco Maetti il 4 maggio 2015 alle 17:01 ha scritto:

Un Capolavoro!
Questo libro riesce a lasciare con il fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina, con un susseguirsi di eventi intriganti e grazie all'utilizzo della seconda persona singolare da parte dell'autore, che così cattura e rende partecipe il lettore.
Snello, veloce e di facile lettura, è sicuramente un libro che consiglierei anche a chi non ama leggere.