Citazione spirituale

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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 22321 a 22335 di 27193)


Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:56 ha scritto:

Per chi desiderasse entrare con la propria intelligenza nelle profondità della vita di preghiera di ogni buon ebreo, e quindi anche di Gesù Cristo, può sicuramente leggere questo testo che l'autore ha scritto proprio con l'intento di rende conoscibile e comprensibile il contesto in cui è nato e cresciuto nostro Signore. Si legge con una certa attenzione. Soddisfacente!


Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:49 ha scritto:

E' proprio nel cuore di ogni uomo che si svolge una lotta invisibile, quella della conversione! L'autore di questa piccola collana, Enzo Bianchi, priore di Bose, ha una personale lunga esperienza di quest'arte della lotta spirituale. Attraverso questi opuscoli, egli intende consegnare sinteticamente e con tanta semplicità i segreti che sono alla base di un autentico combattimento nello spirito e con lo Spirito! Consiglio di acquistare tutta la collana. Di certo se ne troverà un significativo giovamento.

Ingordigia - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 64 p.)

Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:45 ha scritto:

In questo testo viene analizzata quella che Basilio di Cesarea definisce "madre di tutte le passioni". L'esperienza di E. Bianchi unita alla sapienza dei padri della Chiesa rende quest'opuscolo una vera perla. Lo consiglio.

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Lussuria - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 48 p.)

Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:42 ha scritto:

Questo vizio porta ad erotizzare tutto il mondo che circonda la persona, facendo sì che nell'altro non si veda la verità del suo essere ma semplicemente una cosa, un oggetto da possedere assolutamente, in un modo o in un altro. Enzo Bianchi è sempre straordinario nella sua immediata profondità! Leggetelo...

Avarizia - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 48 p.)

Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:39 ha scritto:

"L'uomo nella prosperità non comprende..." (Sal 38[39]). L'autore individua in questo vizio uno delle principali cause per cui viene continuamente fatta violenza alla stessa terra... è quel "tutto e subito" unito al "mai abbastanza" che rende l'avarizia un vero e proprio male sociale...

Collera - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 48 p.)

Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:34 ha scritto:

E' inevitabile fare la differenza tra la collera di Dio (che secondo il salmo 29 "dura un istante") e la collera dell'uomo. Per quest'ultimo, essa diviene il terreno fertile per nutrire l'aggressività e la violenza verso gli altri... Leggetelo!

Tristezza - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 48 p.)

Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:30 ha scritto:

Nella incapacità di piangere l'autore, E. Bianchi, individua il morbo della tristezza che va ad inaridire il cuore di colui che vive questa situazione... è uno stato di letargo, che rende tutta la propria vita invivibile... Da leggere!!!

Acedia - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 48 p.)

Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:27 ha scritto:

L'autore riconosce con grande stile il fatto che il vizio dell'acedia instaura una intensa insofferenza nei confronti dello spazio in cui si è chiamati a vivere... mettendo in seria difficoltà coloro che hanno orizzonti ristretti. In pratica è il desiserio di essere altrove... Buon libro!


Don Massimo Maresca il 18 aprile 2013 alle 13:23 ha scritto:

Enzo Bianchi indica il vizio della vanagloria come uno spirito sottile ed estremamente multiforme che passa dal mettere al centro il proprio io fino a nascondersi dietro quella che noi, oggi, definiremmo una maschera. Testo denso e profondo.


Rossella Notarfrancesco il 18 aprile 2013 alle 11:10 ha scritto:

Queste meditazioni sotto molti aspetti mi hanno riportato con la memoria alla “Maestà” di Simone Martini. E’ una considerazione personalissima!
Si tratta di un’analogia che deriva da una serie di simboli che sembrano convergere. Innanzitutto le figure della composizione del Martini si stagliano su un cielo che evoca “la notte di veglia”, una delle prime tematiche che l’autrice affronta nel testo e che ci fa capire che la veglia di Dio sull’umanità ha carattere paterno e quindi sempiterno. Un invito alla vigilanza che si estende quindi alla Chiesa e ad ogni cristiano. Qui ritorna ancora un’ analogia con il Martini che nella sua composizione sceglie di estendere questa vigilanza anche ad una serie di figure in cui si riconosce la collettività religiosa.
Il secondo elemento comune è quello di una luce diffusa sull’umanità; una luce che rimanda ad una gioia trascendente che l’artista toscano mescola sapientemente ad una nobile malinconia, presagio del momento della Croce. Quasi una maniera per dire che Gesù porta una gioia che ha un parametro nuovo – l’amore- e vive in stretta relazione con il sacrificio; da questo si arriva al senso del sacrificarsi con gioia.
Un altro simbolo che l’autrice analizza è quello della tenda che diventa un preludio all’incontro con un Dio che ha pensato ad un’umanità pellegrina. Il sontuoso baldacchino del Martini rende pienamente quest’idea di una dignità che affonda le sue radici in una patria lontana e per questo diventa inalienabile.
Altro simbolo evidenziato è quello della cella concepita anche come luogo del silenzio e dell’intimità con Dio. Anche questo elemento converge con la composizione di Martini perché benché le figure siano tante vengono concepite nella loro orante individualità: ciascuno vive del suo raccoglimento e la solitudine diventa un nuovo modo per incontrare l’altro.
Poi mi ha colpito il discorso sul velo e quindi le citazioni che vanno dal Cantico dei cantici fino ad una splendida poesia di David Maria Turoldo.
Ovviamente si tratta di uno di quei testi che vanno digeriti perché è molto breve e le letture che si concludono in una sera rischiano di essere interpretate con molta superficialità. E’ denso di riferimenti biblici e ci sono citazioni molto davvero interessanti che aprono ad una nuova estetica.
Quindi vi consiglio di leggerlo!

Il Kerigma - Kiko Argüello
Libro
Kiko Argüello San Paolo Edizioni (febbraio 2013, 144 p.)

Claudia il 17 aprile 2013 alle 19:12 ha scritto:

Il libro non ha alcuna pretesa di stilistica, ma ha tono coerente con quello che si predica (umiltà e semplicità). Sembra che l'autore abbia intenzionalmente voluto fregarsene dello stile per rimanere il più coerente possibile all'annuncio del Kerigma che, come dice San Paolo, nasce dall'ascolto. Ed ecco che Kiko riporta quasi testualmente alcuni suoi discorsi tenuti durante incontri del Cammino, fregandosene di impreziosire o imbellettare un annuncio che è semplice "Dio ti ama profondamente, ed è morto per te perché tu non viva più per te stesso". La parte iniziale è necessaria a capire le origini del Cammino e di Kiko, ed è una premessa utile e indispensabile per giungere alla seconda parte: l'annuncio del Kerigma. Non si può parlare di bel libro, perché non credo sia questa l'intenzione di Kiko. Chi legge il Kerigma si deve ritrovare, deve cogliere lì ciò che è buono per lui oggi, nella sua situazione attuale di vita, nelle sue sofferenze, nei suoi vuoti e smarrimenti, nei suoi interrogativi. Non è un libro di piacere, ma un libro spirituale, che deve produrre interrogativi e dare risposte esistenziali. E in questo Kiko è sicuramente ispirato dallo Spirito Santo, ed il risultato ne è la conferma.

viva il 16 aprile 2013 alle 19:42 ha scritto:

Accusare Kiko d'eresia sulla base della testimonianza di un solo presbitero, quando la Chiesa ha approvato gli statuti e sostiene attravero i Papi il Cammino dalle sue origine, sembra un'eresia (scusate il gioco di parole). Parlare di Cammino come realtà che nega l'esistenza di Cristo è falsa testimonianza o semplice ignoranza: ha mai seguito una catechesi, un incontro, un'eucarestia del Cammino? Tutto è incentrato su Cristo! L'evangelizzazione che porta avanti il Cammino da anni dentro le Chiese chi altri può predicare se non Cristo? Il Cammino è coerente con il magistero della Chiesa, con il Catechismo della Chiesa Cattolica, c'è obbedienza e servizio al Papa e all'evangelizzazione, si sviluppa all'interno di chiese cristiane... non so che Cammino conosca lei, ma di sicuro non è il Cammino Neocatecumenale.

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elena il 16 aprile 2013 alle 20:14 ha scritto:

un libro straordinario, da quando l'ho letto, il mio modo di pensare è cambiato, il mio modo di pregare è cambiato, il mio modo di giudicare il prossimo è cambiato. un libro che ti cambia in meglio. lo consiglio a tutti!

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PAOLO QUARGNALI il 16 aprile 2013 alle 14:55 ha scritto:

TESTO FONDAMENTALE E SEMPRE ATTUALE

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PAOLO QUARGNALI il 16 aprile 2013 alle 14:55 ha scritto:

TESTO FONDAMENTALE E SEMPRE ATTUALE

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