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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 23626 a 23640 di 27178)


robi il 12 marzo 2012 alle 20:56 ha scritto:

l'ho letto, e' veramente fantasticamente semplice, e' bello sapere da una ragazza come affrontare il cammino...non tutti hanno la forza di Giulia, io per prima, ma lei ci dà un segnale per trasformare il lutto in vita, grazie. Giulia.

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Danilo Brembilla il 12 marzo 2012 alle 17:15 ha scritto:

Questo libro tocca le questione di fondo di una nuova visione dell'economia. Si è passati da una economia liberista, fondata sull'assunto che perseguendo il proprio interesse si raggiunge l'interesse economico generale all'economia Keynesiana che postula una incapacità del sistema del libero mercato a creare equilibrio e piena occupazione. Ora il nuovo approccio economico parla di economia del vivere bene e i parametri, finalmente non sono i soliti PIL, le variabili aggregate monetarie e il prodotto pro capite, ma è la felicità dei cittadini. Si aprono nuovi orizzonti, nonostante buona parte degli economisti rimanga su posizioni desuete e monetariste. Quale altra crisi globale mondiale deve assalirci per riformulare le obsolete teorie economiche!!


Lisa, elisa.48@libero.it il 12 marzo 2012 alle 16:18 ha scritto:

Bella storia che tocca il cuore di ognuno di noi


Dott. Manuel Sant il 11 marzo 2012 alle 19:08 ha scritto:

I fatti di Rue du Bac sono narrati in questo libro come si usava fare un tempo: una prima parte quasi fosse una cronaca dei fatti e della vita di Caterina L. e una seconda parte dedicata all'approfondimento spirituale. Il risultato è molto buono e di sicuro rappresenta uno dei testi fondamentali sulla storia della Medaglia Miracolosa.

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La fede insegnata ai figli - Fanzaga Livio
Libro

Dott. Manuel Sant il 11 marzo 2012 alle 18:52 ha scritto:

Non si tratta di un insieme di regole e regolette per insegnare il catechismo in casa. in questo libro padre Livio affronta i temi importanti della nostra Fede sottolineando di volta in volta le verità fondamentali da trasmettere alle nuove genrazioni. I brevi capitoletti permettono una lettura piacevole.

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Dott. Manuel Sant il 11 marzo 2012 alle 18:46 ha scritto:

Un bel libro sulla vita e sulla vicende di Natuzza, una vita straordinaria vista attraverso gli occhi di una amica, colpisce come anche all'interno del rapporto di confidenza la mistica mantenesse una umile discrezione circa le sue esperienze mistiche. La lettura è piacevole: colpisce l'ultima parte del libro in cui è l'autore a condividere la sua esperienza con Natuzza.


contardo il 11 marzo 2012 alle 16:02 ha scritto:

E' una piccola pubblicazione fantastica, che, attraverso l'esperienza che Gesù e Maria hanno offerto a Catalina, ci offre la grazia di farci aprire gli occhi e maggiormante, il cuore di fronte al "miracolo dei miracoli", che si realizza in tutte le sante messe celebrate nel mondo.
Dopo aver letto questa grandissima testimonianza la vostra partecipazione alla Santa Messa non sarà la stessa, come è accuduto a me. Ed ogni giorno la nostra partecipazione alla Santa Messa sarà una vera partecipazione al cruento rinnovarsi del supremo Sacrificio di Gesù e ci renderà pienamente coscienti di partecipare alla immensa comunione dei santi e di essere artefici dell'immenso aiuto che possiamo offrire a tutte le anime di Purgatorio, partendo dai nostri familiari ed amici, fino alle persone sconosciute e maggiormente alle più bisognose della misericordia Divina.

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Romano.frigo il 11 marzo 2012 alle 06:41 ha scritto:

Solo una cosa, introduttiva ad ogni singola parola di ogni libro futuro sull'argomento: perché non li chiamiamo col loro vero nome, e cioè presbiteri? E il loro ruolo ministero? Non è solo questione di suono delle parole. Quelli messi a guida delle comunità cristiane sono gli anziani (presbiteri, appunto), e il Sacerdote è Gesù. Proviamo ad insistere su questo punto, e guardiamo alla Scrittura per cercare le indicazioni sul ministero. Avremo sorprese grosse, almeno per i fedeli che leggono il nuovo testamento solo a messa.


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:41 ha scritto:

Un altro commento alle beatitudini? No, questo lavoro don Tonino lo lascia fare agli esperti. Il suo intento, da vescovo attento al suo gregge, è quello di "pro-vocare": hanno, ancora oggi, le beatitudini un senso? conservano ancora la loro forza evocativa? O si tratta di un discorso che ci riguarderà nel futuro, quando saremo nei cieli? Le beatitudini rigurdano l'oggi dell'uomo, di ogni uomo, ad ogni longitudine; e riguardano l'impegno che ogni uomo deve sforzarsi di compiere per bandire le ingiustizie, le guerre, le doppiezze... a partito dal proprio piccolo mondo.
Molto breve, ma ricco di spunti.


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:31 ha scritto:

Un libro che pare sia stato scritto ieri, a pochi giorni dall'inizio della crisi finanziaria mondiale, da quello dell'Italia, dai problemi nei confronti di una Chiesa che dice sempre il suo nei confronti della politica mondiale ed Italiana in particolare. E mentre c'è chi invoca "libera chiesa in libero stato", in chi, proprio nella Chiesa, vuole tirarsi indietro dal mondo politico, ci si dimentica del senso del cristianesimo: l'umanesimo integrale, invocato da papa Paolo VI (e dai suoi successori), questo è il cristianesimo. Con un anedoto circa gli impegni della Chiesa, e di don Tonino in particolare, nel mondo politico inizia questo testo veramente ricco di spunti per coloro che vogliono comprendere il perchè il cristiano può e deve interessarsi della civitas; anzi, è vivamente consigliato a tutti coloro che vivono con disagio l'essere cristiani ed impegnarsi politicamente.
Perchè il cristiano non può disprezzare la società, ma deve "amare il mondo e la sua storia. Deve volergli bene. Deve prenderlo sotto braccio. Deve usargli misericordia. Deve fargli compagnia. Deve adoperarsi affinchè la sua cronaca diventi soria di salvezza" (don Tonino Bello, vescovo).


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:14 ha scritto:

Abbiamo spesso pregato col salmista: "Il tuo volto Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto" (27,8). Lo abbiamo cercato dovunque, ma mai nel volto del fratello. Ma Dio, che è Trinità, vive invece la bellezza della comunione e della relazione: Padre, Figlio e Spirito Santo, come nella famosa icona di Rublev, hanno "volti rivolti" gli uni verso gli altri. Essi vivono gli uni per gli altri, sono volto che si rapporta all'altro, sono volto che rivolge all'altro. E se così è nei cieli, così dev'essere sulla terra: "Il tuo volto, fratello, io cerco. Non nascondermi il tuo volto". Non la maschera, ma lo sguardo, che mi dice chi sia il fratello nella sua intimità. Solo così, vivendo l'uno per l'altro, avremo la possibilità di sedere alla stessa tavola di Dio.


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 14:02 ha scritto:

Il testo propone un'omelia tenutasi a Cursi, in provincia di Lecce, presso la quale si erge un santuario intitolato a "Santa Maria dell'abbondanza", poichè, nel luglio del 1640, apparve la Madre di Dio in tale località. Ed egli coglie lo spunto per innalzare un vero e proprio canto d'amore nel confronti di Maria, Serva di Dio e dell'uomo, come dice il sottotitolo. Serva di Dio nel "fiat", serva dell'uomo in quella repentina decisione di raggiungere la cugina Elisabetta; il tutto riassunto, da don Tonino, nel motto benedettino "Ora et labora", prega e mettiti al servizio.
Don Tonino ci dà lo spunto per varie riflessioni: Maria, la Madre che abbondantemente riversa su di noi le sue grazie; colei che prega per noi e si mette a nostro servizio; ma anche il servizio che noi rendiamo all'altro; la preghiera, quale luogo in cui maturare il senso del servizio; il servizio "audace" e "senza attese"...
Per tutti, dal più piccolo al più grande!!!


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 13:48 ha scritto:

Don Tonino, come amava far chiamare da chiunque, amava i giochi di parole; qui, in questo breve testo, la riflessione è fatta nel giorno dell'esaltazione della croce (14 settembre), il giorno che precede la festa dell'Addolorata. E don Tonino coglie la palla al balzo: dallo Stabat Mater, icona letteraria che accompagna il pio esercizio della via crucis e che è soprattutto la sequanza del 15 settembre, egli sviluppa un percorso spirituale, anche attraverso delle opere d'arte pittorica e scultorica (dalla scala di Reims, ad un Cristo torchiato di un anonimo, al Beato Angelico, al Masaccio), per raccontare che sulla croce siamo in una collocazione provvisoria; che il Cristo-Eucaristia è il Signore del tabernacolo, ma il tabernacolo del Signore è l'uomo vivente, sempre bisognoso di com-passione.
Qualche anno fa', proprio in occasione delle quarant'ore, un predicatore ha utilizzato questo testo per la nostra meditazione. E meditando abbiamo fatto esperienza che una vera spiritualità eucaristica nasce quando ilcristiano rimette al centro della propria esistenza la Croce, segno di un amore speso e che si spende per l'altro!


Danilo Boccassini il 10 marzo 2012 alle 13:31 ha scritto:

Un uomo che viene dal profondo Sud (precisamente da Alessano, nel leccese) che diviene nel tempo vescovo della diocesi di Molfetta. Don Tonino, come da tutti si faceva chiamare, descrive cosa significa essere preti nella società odierna. Il sottotitolo la dice lunga sul contenuto: "Il diritto e il rovescio dell'unico panno di servizio sacerdotale"; un accorato appello ad essere Chiesa dei poveri, degli ultimi, ultimi tra gli ultimi; ad annunziare il Vangelo della carità, del servizio; ad essere profeti in una società sorda... E poi l'appello a guardare non solo il dritto/diritto della stola, ma anche il suo revescio: quel grembiule, quell'asciugatoio che Gesù, una volta rimesse le vesti dopo la lavanda, non toglierà più, neanche sulla croce.
Più che un saggio biblico o di spiritualità, questo testo di don Tonino dovrebbe essere la "charta magna" di ogni sacertode.

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Enza Genova il 10 marzo 2012 alle 11:24 ha scritto:

vi ringrazio per la possibilità datami di acquistare libri cristiani on line, da molto tempo cercavo questo libro, il titolo mi ha sempre affascinato e sono curiosa di leggerlo,seguire maria nel suo cammino sarà certamente illuminante e incoraggiante. per un libra dedicato alla nostra madre maria non posso che votare cinque stelle. ciao da enza