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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 11896 a 11910 di 25613)


Parrocchia Sacro Cuore e San Giacomo di Carignano il 9 maggio 2018 alle 00:02 ha scritto:

Splendido sussidio per catechesi bambini. Utilissimo

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Parrocchia Sacro Cuore e San Giacomo di Carignano il 9 maggio 2018 alle 00:01 ha scritto:

Fatto molto bene.

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Francesca Paola Telaretti Savarese il 8 maggio 2018 alle 23:56 ha scritto:

Bellissimo libro dalla maestria dell'allora papa Benedetto XVI. Spiega, riflette, illumina tutti gli aspetti della Persona di Cristo. Dà spunti sulle prospettive future. Una lettura da cui non ci si può esimere.

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La vita e i giorni - Enzo Bianchi
Libro
Enzo Bianchi Il Mulino (aprile 2018, 144 p.)

paolo campogalliani il 8 maggio 2018 alle 23:18 ha scritto:

Non ho ancore letto il libro del monaco, dei suoi scritti ho letto abbastanza e lo seguo anche su Tuttolibri e twitter.
Quanto scrivo non è una recensione ovviamente, non avendo letto il libro, tuttavia sento vivo il desiderio di esprimere un disagio profondo, e non perché non mi trovi d'accordo con quanto si evince dalla presentazione.
Disagio perché lo trovo rivolto a un ceto di persone limitato e privilegiato, persone che invecchiando non incontrano i problemi di chi conduce una vita con aspetti di grande povertà. Povertà diverse. abbandono, assenza di affetti, gravi malattie, indigenza, ignoranza, fragilità psichiche, assenza di fede eccetera.
E' questo che non mi torna proprio.

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Catechista Alessandra Gianre il 8 maggio 2018 alle 15:58 ha scritto:

Uno dei testi più formativi e completi per trasmettere il senso più profondo di questo ineffabile dono che è il Sacramento della Confessione. Non un testo banale, ma teologicamente ricco e completo, non un testo pensato per la catechesi infantile e basta, ma per la catechesi a qualunque età, un testo che non ti stancheresti mai di leggere e riprendere in mano nel tempo, come guida nella vita. Un ausilio prezioso ad esempio per la catechesi delle famiglie, delle coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio, degli adolescenti, perché davvero permette di scoprire o riscoprire con una maggiore maturità, i fondamenti della nostra fede e di godere della Grazia e della grandezza dell'Amore di Dio. Le immagini usano spesso il linguaggio iconografico della tradizione più antica della Chiesa un canale espressivo preferenziale per i bambini che con esse, si educano a saper leggere e a capire con più naturalezza i simboli, i Sacramenti, la Liturgia e le verità fondanti della nostra fede. Il quaderno didattico presenta attività di consolidamento con cruciverba, rebus e giochi linguistici di vario tipo, molto graditi ai bambini anche per avvincenti sfide con i propri genitori.

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Giorno dopo giorno
Libro
Shalom (giugno 2016, 128 p.)

Daniele Pupillo il 8 maggio 2018 alle 13:24 ha scritto:

Meraviglioso

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Antonio Melis il 7 maggio 2018 alle 15:32 ha scritto:

Chiarissimo e particolareggiato. Uno strumento utilissimo, secondo me, per chi crede ancora nel connubio tra ars celebrandi e ars credendi.

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Don JACEK MECZEL il 7 maggio 2018 alle 14:48 ha scritto:

Indispensabile analitico profondo

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Don JACEK MECZEL il 7 maggio 2018 alle 14:47 ha scritto:

Utilissimo

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Don JACEK MECZEL il 7 maggio 2018 alle 14:46 ha scritto:

Utilissimo schematico semplice

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Don JACEK MECZEL il 7 maggio 2018 alle 14:46 ha scritto:

Molto pratico ed indispensabile

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Recensione editoriale, edizioniviverein@gmail.com il 6 maggio 2018 alle 12:31 ha scritto:

Non è la prima volta che leggiamo di Eugenio Scagliusi occupato a dare dignità alla politica. Se nel precedente lavoro era lo strumento del dialogo a rinvigorire la civile e produttiva convivenza , questa volta il richiamo all’etica della responsabilità è ancora maggiore attraverso lo strumento dell’azione. Se nella precedente occasione si indicava nel dialogo uno stile, una prassi, un ethos di vita (la vita come dialogo), questa volta è la vita stessa che, diventando vita etica, nobilita la politica. Nucleo centrale della riflessione è l’azione, che è ciò che ci lega saldamente alla vita. Se nel precedente lavoro la bussola per la buona politica e la vita era il lògos – dialogo, questa volta lo è il lògos – azione.
L’originalità della ricerca non consiste tanto nel parlare di politica parlando della vita, quanto nell’offrire alla politica una cura etica, risolvendo l’esigenza del vivere politicamente, cioè dell’impegno quotidiano di ognuno nel costruire la vita comune, nel vivere eticamente.
In questo modo, l’impegno a superare le criticità della politica diventa di tutti. Il percorso parte dall’esigenza di rieducarsi alla politica. Una politica che ci appartiene perché delegata ad occuparsi di noi, del nostro vivere comune. Una politica della quale, allora, ci si deve interessare quasi naturalmente perché parte di noi.
Non si può pensare al recupero della politica senza il recupero prioritario di ognuno di noi. Va recuperato il senso della dignità della persona umana e della sua centralità rispetto al mondo ed alla storia.
Non può esserci una buona politica senza indagine sulla tensione quotidiana dell’uomo ad organizzare i bisogni della propria vita, la propria e quella degli altri con i quali si relaziona. La vita è costituita da piccole infinite azioni quotidiane, cui bisogna dare valore nel loro insieme.
Il fare politica coincide con lo stare nella vita e nel mondo, nella società, nelle istituzioni. Con tutte le preoccupazioni, disagi, interessi, bisogni. Così, nobilitare la politica non è impresa disperata; piuttosto, è un navigare in acque agitate che richiede passione e rispetto. Anche speranza, che è, in fondo, desiderio di andare oltre, di aspirare ad altro, di tendere a qualcosa di meglio.
L’Autore non teme affatto di aprire i confini della politica alla trascendenza. Trova, invece, le motivazioni più profonde per l’impegno e l’azione politica, nella missione ad essere pienamente cittadini, presenti qui, oggi, nella storia, guardando ad un vita altra. Con condotte di vita, qui, oggi, nella storia, non da astratto iperuranio, ma da comportamenti concreti e reali derivanti dalla rivoluzione culturale operata con il cristianesimo.
Questo libro si presenta come una ricetta, come una prescrizione medica. Difronte alla malattia, la politica, tanti medici propongono cure diverse. Non è certo quale sia la migliore. Qui se ne propone una: il malato, la politica, deve curarsi da solo imponendosi una cura etica. Con buona pace di chi pone etica e politica su piani distinti e separati.
http://www.eugenioscagliusi.it/pubblicazioni.php?id=2b0cae
(recensione editoriale)


Anna Maria Cantoro il 6 maggio 2018 alle 01:30 ha scritto:

Molto carino. A tratti commovente.


Prof. Stefano Coccia il 4 maggio 2018 alle 23:22 ha scritto:

Anche quest'anno il messaggio del Papa è stato davvero bello ed interessante. «Per il dilagare dell'iniquità l'amore di molti si raffredderà» (Mt 24,12). Ha scelto questo versetto del Vangelo di Matteo, Papa Francesco, per il suo messaggio per la Quaresima 2018.
«Anche quest’anno – scrive il Santo Padre – desidero aiutare tutta la Chiesa a vivere con gioia e verità in questo tempo di grazia». «A quanti giovani è offerto il falso rimedio della droga, di relazioni "usa e getta", di guadagni facili ma disonesti! Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso!», scrive il Papa parlando dei falsi profeti. «Questi truffatori, che offrono cose senza valore, tolgono invece ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare», ammonisce Francesco: «È l’inganno della vanità, che ci porta a fare la figura dei pavoni, per cadere poi nel ridicolo; e dal ridicolo non si torna indietro».
Il Papa parla poi dei rischi di un cuore che si raffredda: per il creato, per le nostre comunità e per ciascuno: «Ciò che spegne la carità è anzitutto l'avidità per il denaro, “radice di tutti i mali” (1 Tm 6,10); ad essa segue il rifiuto di Dio e dunque di trovare consolazione in Lui, preferendo la nostra desolazione al conforto della sua Parola e dei Sacramenti. Tutto ciò si tramuta in violenza che si volge contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre “certezze”: il bambino non ancora nato, l’anziano malato, l’ospite di passaggio, lo straniero, ma anche il prossimo che non corrisponde alle nostre attese».
L’antidoto sono preghiera, elemosina e digiuno. «Se vediamo nel nostro intimo e attorno a noi i segnali appena descritti, ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara, della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno».
Ecco poi l’appello a tutti: «Vorrei che la mia voce giungesse al di là dei confini della Chiesa Cattolica, per raggiungere tutti voi, uomini e donne di buona volontà, aperti all’ascolto di Dio. Se come noi siete afflitti dal dilagare dell’iniquità nel mondo, se vi preoccupa il gelo che paralizza i cuori e le azioni, se vedete venire meno il senso di comune umanità, unitevi a noi per invocare insieme Dio, per digiunare insieme e insieme a noi donare quanto potete per aiutare i fratelli!».
«Nella notte di Pasqua – conclude il Papa –  rivivremo il suggestivo rito dell’accensione del cero pasquale: attinta dal “fuoco nuovo”, la luce a poco a poco scaccerà il buio e rischiarerà l’assemblea liturgica. “La luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito”, affinché tutti possiamo rivivere l’esperienza dei discepoli di Emmaus: ascoltare la parola del Signore e nutrirci del Pane eucaristico consentirà al nostro cuore di tornare ad ardere di fede, speranza e carità».

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