Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Tutta la vita davanti - Henri Bissonnier
Libro

silvana lepanto il 17 agosto 2016 alle 07:45 ha scritto:

E' un libro apparentemente scorrevole ,da leggere con attenzione, sconfiggendo quel senso di sconforto e apatia che puo' invitarci a metterlo da parte e continuare-forse negando-con chi sta piu' o meno vicino a noi,a volere assecondati i nostri malumori.Se non impariamo a cambiare i nostri modi di rapportarci col mondo,di essere meno presunte vittime e più persone adulte saremo di pessimo esempio per chi ci vive intorno.Riimparare ad avere sempre qualcosa da fare.

Dio è Padre
Libro
Edizioni Segno (ottobre 2009, 63 p.)

renzo, isabelladicola@libero.it il 16 agosto 2016 alle 18:40 ha scritto:

Ho conosciuto M.Eugenia Elisabetta Ravasio,ho avuto la grazia di stargli vicino tanti anni,avevo conosciuto altri con tanti doni e carisma mi sono fermato accanto a Lei.Era un anima straordinaria ,ho raccolto il suo messaggio e desidero viverlo e soprattutto fare qualcosa perché il messaggio di Dio Padre sia conosciuto ,dobbiamo tutti muoverci verso questo oceano d'amore come il Padre stesso dice.Abbiamo Gesù che ci guida e Maria SS ed io unisco la mia particolare devozione a S.Michele Arcangelo.Avviamoci verso questa META è TEMPO DI ANDARE .Il Padre arde dal desiderio di stare con noi ,vuole vivere questa nostra vita insieme a noi,con i suoi figli ,desideriamolo cerchiamolo sarà lui a venire da noi,sta aspettando come un padre aspetta ogni figlio, non indugiamo ,crediamo a questo immenso potente e maestoso Dio che per farci avvicinare a Lui si rivela come un padre ansioso di abbracciare le sue creature,di aiutarle in ogni circostanza, di avere una immensa fiducia in Lui non ci deluderà,chi si è affidato a Dio ed è rimasto deluso? così dice la bibbia.Ci vede brancolare nel buio,perderci in tante vanità,buttare la nostra vita e il tempo che ci è concesso e il suo infinito amore urla per scuoterci ,venite avvicinatevi a Me che sono il vostro creatore e vostro Padre ,non abbiate timore vi aiuterò, vi ripulirò da tutte le vostre sozzure,vi darò una veste e un cuore nuovo.Coraggio è questo il tempo di cui parlava Gesù "verrà il tempo che i veri adoratori del Padre lo faranno in spirito e verità",mettiamoci un po' di buona volontà desideriamo di conoscerlo ,cerchiamolo,sta aspettando per abbracciarci tutti ,parliamogli come si fa con un papà ,di tutto quello che siamo e viviamo .Abbiamo Gesù nell'eucarestia e Maria SS che ci guideranno verso la nostra vera felicità l'amore immenso del Padre.

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Mike il 15 agosto 2016 alle 23:10 ha scritto:

Spero solo che il firmato monsignore non sia tale. Appena ai parla di guarigione o liberazione vietano e giudicano. Ma forse Gesù non operava in questo modo? Inviterei i monsignori a frequentare meno salotti mondani e più riunioni ricolme dello Spirito Santo come quelle di Padre Michele Bianco. Libro ottimo.

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Don Maurizio Lucini il 15 agosto 2016 alle 11:27 ha scritto:

Il tema affrontato è senz'altro di attualità ed è sviluppato in modo originale e con assoluta competenza.
Il titolo è accattivante, ma la sua semplicità è forviante rispetto al contenuto, infatti ritengo che non sia un libro accessebile a tutti, è per gli "addetti ai lavori" e l'impressione è che l'autore si compiaccia un po' nel ricercare un linguaggio complesso.
È un peccato, perché la tesi dell'autore è molto interessante e valida, ma purtroppo comprensibile a pochi.


Francesco Fassi il 15 agosto 2016 alle 10:00 ha scritto:

A mio personale giudizio è un ottimo testo che riesce a coniugare semplicità e sintesi con armonia riuscendo ad essere un fedele compagno di viaggio nel cammino cristiano, consentendo di aver "in tasca" le nozioni fondamentali della nostra fede. E' utile per la lettura di un argomento specifico e successivamente per aver il rimando, specificato all'interno del libro stesso, al Catechismo della Chiesa Cattolica per averne una spiegazione più dettagliata. Risulta altresì utile per una lettura domanda dopo domanda per avere un ripasso della nostra fede. Certamente se uno dicesse "leggo il compendio ed ho esaurito le domande sul cattolicesimo" rimarrebbe deluso: la lettura del testo suscita altre domande ed il desiderio di successivi approfondimenti da effettuarsi con altri testi (si spera con il colloquio faccia a faccia con un sacerdote). Infine sarebbe stato ancor più apprezzabile se in qualche maniera si fosse fatta distinzione tra gli insegnamenti che sono dogmatici (verità contenute nella Rivelazione e definite formalmente dalla Chiesa come dogmi/articoli di fede), le verità rivelate provenienti dalla Divina Rivelazione (Gesù Cristo) mediante la Sacra Tradizione o la Sacra Scrittura senza che sia stato necessario farne dogma di fede (soprattutto perché nessuno li ha mai messi in dubbio in maniera da risultare pericolosa per l'unità del Corpo ecclesiale), le dottrine proposte come definitive ed irreformabili dall'autorità del Papa e dei Vescovi nell'esercizio del loro Magistero e le dottrine proposte infine in maniera non definitiva dalla Chiesa, qualificate rispettivamente come dottrine vere, almeno sicure o prudenziali a seconda del grado di autorevolezza che viene loro dato dal Magistero stesso. Comunque queste carenze, a mio giudizio, non sottraggono molto ad un testo che ha notevolissimi pregi: certamente un libro da tenere nella propria biblioteca personale.

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Culmine e fonte - Giuseppe Gravante
Libro

Don Gerardo Sarcina il 12 agosto 2016 alle 01:57 ha scritto:

Ho avuto modo di leggere questo libro. Lo trovo interessante per la tematica affrontata, ancora oggi di grande attualità e discussione. Una Chiesa sempre più bisognosa di cambiamento, ma in linea con la sua storia. Complimenti perché non è facile permanere in una via di equilibrio.

Andrea Fidenza il 7 agosto 2016 alle 12:01 ha scritto:

Davvero interessante.

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Giovanna il 12 agosto 2016 alle 00:38 ha scritto:

Bel libro che insegna tanto senza mai stancare!

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Prof. Stefano Coccia il 11 agosto 2016 alle 12:57 ha scritto:

Il film che racconta soprattutto la vita di Jorge Mario Bergoglio prima della salita al soglio Pontificio sottolinea come fin dall'inizio della sua vocazione egli capisca l'importanza di rivolgersi soprattutto a coloro che vivono nelle periferie esistenziali. Nonostante venga ostacolato più volte nel suo intento di lavorare a favore degli emarginati, lui continua senza sosta la sua opera di evangelizzazione che lo porterà a diventare dapprima vescovo ausiliare e poi cardinale di Buenos-Aires. Molto intense sono le relazioni che Bergoglio intreccia con le persone, soprattutto la sua professoressa di chimica e il giudice a cui battezzerà il figlio. Dalla visione di questo film si capisce ancora di più la figura di questo grande Papa, la sua grandezza e la sua semplicità.

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Maario il 9 agosto 2016 alle 23:12 ha scritto:

Sicuramente non è un libro facile, ma è una fonte di riflessione notevole. E' chiaro che ai cattolici ortodossi non va giù, proprio perchò costringe a pensare con la propria testa.

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Prof. Stefano Coccia il 9 agosto 2016 alle 20:13 ha scritto:

“Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. “Nel corso dei secoli, soprattutto nell'epoca moderna fino ai nostri giorni – si legge nel documento preparatorio – la Chiesa non ha fatto mancare un suo costante e crescente insegnamento sulla famiglia e sul matrimonio che la fonda. Una delle espressioni più alte è stata proposta dal Concilio Ecumenico Vaticano II, nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes, che trattando alcuni dei problemi più urgenti dedica un intero capitolo alla promozione della dignità del matrimonio e della famiglia, come appare nella descrizione del suo valore per la costituzione della società: «la famiglia, nella quale le diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezza umana più completa e ad armonizzare i diritti della persona con le altre esigenze della vita sociale, è veramente il fondamento della società» (GS 52)”. Molto interessante è l'introduzione di mons. Bruno Forte.
Un articolo molto interessante scritto da Spadaro sulla Civiltà Cattolica ve lo allego qui con un link: http://www.laciviltacattolica.it/it/quaderni/articolo/3479/una-chiesa-in-cammino-sinodale-le-sfide-pastorali-sulla-famiglia/


Prof. Stefano Coccia il 9 agosto 2016 alle 20:09 ha scritto:

In seguito alla convocazione della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, avvenuta l’8 ottobre 2103, sul tema: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. L'Instrumentum laboris, che è il risultato dell’inchiesta promossa dal Documento Preparatorio, che includeva un questionario costituito da 39 domande. Com'è noto, il questionario ha ricevuto una positiva accoglienza e un ampio riscontro, sia nel popolo di Dio che nell'opinione pubblica in genere.
Il testo si compone di tre parti, coerenti con le tematiche del Documento Preparatorio.
La prima parte, dedicata al Vangelo della famiglia, tratta del disegno di Dio, della conoscenza biblica, magisteriale e della loro ricezione, della legge naturale e della vocazione della persona in Cristo. Il riscontro della scarsa conoscenza dell’insegnamento della Chiesa domanda agli operatori pastorali una maggiore preparazione e l’impegno a favorirne la comprensione da parte dei fedeli, che vivono in contesti culturali e sociali diversi. Le difficoltà che insorgono a proposito della legge naturale possono venir superate mediante un più attento riferimento al mondo biblico, ai suoi linguaggi e forme narrative e alla «proposta di tematizzare e approfondire il concetto, di ispirazione biblica, di "ordine della creazione", come possibilità di rileggere in modo esistenzialmente più significativo la "legge naturale"» (n. 30). Inoltre, il ruolo della famiglia, «cellula fondamentale della società, il luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri» (EG 66), è spazio privilegiato dei valori come la fratellanza, l'amore, il rispetto e la solidarietà tra le generazioni, ove si promuove la dignità delle persone, superando l’individualismo e contribuendo al bene comune della società.
La bellezza della vita familiare, mentre da una parte attinge alla vita trinitaria, come dalla propria sorgente, dall'altra, si specchia nella esistenza umile e laboriosa della Santa Famiglia di Nazareth; nella differenza e nella reciprocità si costruisce uno stile di vita comune, nella relazione di coppia e con i figli. Oggi appare quanto mai urgente l'accompagnamento del nuovo desiderio di famiglia che si accende nelle giovani generazioni.
La seconda parte affronta le sfide pastorali inerenti alla famiglia, quali la crisi della fede, le situazioni critiche interne, le pressioni esterne ed altre problematiche. Alla responsabilità dei pastori compete la preparazione al matrimonio, oggi sempre più necessaria, perché i nubendi maturino la loro scelta come personale adesione di fede al Signore, per edificare la loro famiglia su solide basi. Alcune situazioni familiari risentono di difficoltà di relazione all'interno della coppia e altre dalle condizioni esterne provocate da fattori economici, sociali e culturali che influiscono in modo negativo sulla famiglia (guerre, povertà, abusi, violenze, separazioni, migrazioni, poligamia, etc.).
Sono poi considerate in maniera particolare le situazioni pastorali difficili, che riguardano le convivenze e le unioni di fatto, i separati, i divorziati, i divorziati risposati e i loro eventuali figli, le ragazze madri, coloro che si trovano in condizione di irregolarità canonica e quelli che richiedono il matrimonio senza essere credenti o praticanti.
«Nell'ambito di quelle che possono definirsi situazioni matrimoniali difficili, si celano storie di grande sofferenza, come pure testimonianze di sincero amore» (n. 80). Urge permettere alle persone ferite di guarire e di riconciliarsi, ritrovando nuova fiducia e serenità. Di conseguenza, serve una pastorale capace di offrire la misericordia che Dio concede a tutti senza misura. Si tratta dunque di «proporre, non imporre; accompagnare, non spingere; invitare, non espellere; inquietare, mai disilludere» (n. 109).
Il fenomeno delle convivenze e delle unioni di fatto, in crescente diffusione, è motivato da diversificate ragioni, tra cui quelle sociali, economiche e culturali. La Chiesa sente il dovere di accompagnare queste coppie nella fiducia di poter sostenere una responsabilità, come quella del matrimonio, che non è troppo grande per loro.
Inoltre, la questione dei divorziati risposati, che vivono con sofferenza la loro condizione di irregolari nella Chiesa, offre una conoscenza reale della loro situazione dalla quale la Chiesa si sente interpellata a trovare soluzioni compatibili con il suo insegnamento, che conducano ad una vita serena e riconciliata. A questo proposito appare rilevante l’esigenza di semplificare e snellire i procedimenti giudiziali di nullità matrimoniale.
Altra frequente situazione è quella di coloro che domandano il matrimonio senza una fede esplicita, per diverse ragioni, ai quali la pastorale ecclesiale deve maggiore attenzione, provvedendo a rendere qualitativamente migliori i corsi di formazione al matrimonio e a continuare a seguire i giovani sposi anche dopo le nozze.
Circa le unioni tra persone dello stesso sesso si distinguono i contesti in cui la legislazione civile è più o meno favorevole; si evidenzia la cura pastorale delle Chiese particolari verso queste situazioni, comprese le questioni relative ad eventuali figli presenti in esse.
La terza parte presenta dapprima le tematiche relative all'apertura alla vita, quali la conoscenza e le difficoltà nella ricezione del Magistero, i suggerimenti pastorali, la prassi sacramentale e la promozione di una mentalità aperta alla vita.
Appare comunemente condivisa la percezione poco conosciuta del contenuto dell’enciclica Humanae vitae; in realtà, si fa notare la necessità di presentare il positivo quadro di fondo che la sostiene, che consiste nella paternità e maternità responsabili, alla luce del quale ci si orienti a scegliere il metodo più adeguato per la regolazione delle nascite, in accordo con la tollerabilità fisica e la reale praticabilità.
Quanto alla responsabilità educativa dei genitori, emerge la difficoltà nel trasmettere la fede ai figli, che si concretizza nell'iniziazione cristiana; si tratta, infine, dell’educazione cristiana in situazioni familiari difficili, i cui riflessi sui figli si estendono anche alla sfera della fede e alle modalità della celebrazione dei sacramenti.

Isaia - Dell'Orto Giuseppe
Libro
Dell'Orto Giuseppe Edizioni Messaggero (settembre 2013, 384 p.)

Dott. Manuel Sant il 8 agosto 2016 alle 19:45 ha scritto:

Il libro è una corposa raccolta di articoli di commento su uno o più capitoli del testo di Isaia, gli autori sono autorevoli e il livello è a volte piuttosto tecnico, l'assenza del testo a fronte non aiuta a seguire il filo del discorso, quindi secondo me il libro va letto in parallelo con il testo sacro.

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Dott. Manuel Sant il 8 agosto 2016 alle 19:38 ha scritto:

Poche tracce sono rimaste di queste donne di Fede dei primi secoli del Cristianesimo, l'autrice non presenta un'antologia di aneddoti bensì analizza criticamente il fenomeno delle "madri del deserto" giustamente facendo un parallelo con i più noti "padri del deserto". Il libro può essere interessante in questo periodo in cui si parla di "diaconato al femminile".

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Dott. Manuel Sant il 8 agosto 2016 alle 19:34 ha scritto:

Ho letto il libro tutto d'un fiato, l'autore scrive all'altezza della sua fama riuscendo ad essere semplice nella sua esposizione, ma sempre stimolante ed originale in ogni passo del Credo che ha commentato. Mi sono piaciute in particolare le ricostruzioni storiche del "come" si è arrivati alle enunciazioni della Fede.

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