Citazione spirituale

La voce dei clienti

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La Cresima
Libro
Il Pozzo di Giacobbe (aprile 2014, 32 p.)

Catechista Egle Lombardo il 17 febbraio 2015 alle 09:47 ha scritto:

Valido e decisamente utile per aiutare i ragazzi in preparazione al Sacramento della Cresima per riepilogare gli argomenti della Cresima. Soprattutto da utilizzare vicino alla data della Cerimonia. Ha un'impostazione molto iconografica e questo permette anche ai ragazzi con DSA di memorizzare i concetti più importanti della Cresima. Buon rapporto qualità/prezzo.
Egle

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Colomba con laccio
Articolo Religioso

Catechista Egle Lombardo il 17 febbraio 2015 alle 09:43 ha scritto:

Molto soddisfatta della qualità e dell'aspetto estetico. Utile e apprezzabile regalo per i Ragazzi del Catechismo alla fine del percorso di preparazione alla Cresima. Costo decisamente accessibile anche per ordini di grossi quantitativi. Lo consiglio pienamente.
Egle

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Wake up! - Antonio Bergamo
Libro
Antonio Bergamo Effatà (settembre 2014, 32 p.)

Catechista Egle Lombardo il 17 febbraio 2015 alle 09:37 ha scritto:

Moderna guida con un percorso per preparare i Chierichetti ai momenti più importanti dell'Anno Liturgico. Da utilizzare però a partire dall'apertura dell'Anno Liturgico.
Lo consiglio pienamente e sono soddisfatta dell'acquisto.

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Daniele Gandi il 17 febbraio 2015 alle 00:20 ha scritto:

Chiaro nella classificazione e nella ricerca di dettagli.


Daniele Gandi il 17 febbraio 2015 alle 00:20 ha scritto:

Da tempo si occupa la scienza dei fenomeni di premorte, fin dagli anni '20, adesso in maniera ampia, non aggiungendo nulla alla Fede cristiana, un ottimo libro.


Alessia Pegoraro il 16 febbraio 2015 alle 19:45 ha scritto:

Bellissimo! Spiegato in modo semplice, i bambini possono apprendere in modo facile. Molto belle le immagini. La copertina è molto raffinata.

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Prof. FRANCESCO RITROVATO il 16 febbraio 2015 alle 17:14 ha scritto:

Anche se l'album è vecchiotto, è meraviglioso. Abbiamo appreso e cantato in questi giorni il magnificat. In generale i canti sono belli e facilmente eseguibili.


Prof. FRANCESCO RITROVATO il 16 febbraio 2015 alle 17:12 ha scritto:

I canti sono orecchiabili, anche se mi aspettavo qualcosa di più. Nel complesso buono.


Prof. FRANCESCO RITROVATO il 16 febbraio 2015 alle 17:10 ha scritto:

E' sempre emozionante e bello suonare i canti tradizionali del Santo Natale. Sufficienti le partiture.

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Prof. FRANCESCO RITROVATO il 16 febbraio 2015 alle 17:08 ha scritto:

Adeguato alle esigenze del nostro coro. Buono.


Prof. FRANCESCO RITROVATO il 16 febbraio 2015 alle 17:07 ha scritto:

I canti sono meravigliosi; molti li conoscevo ma altri mi fanno vibrare l'anima.


Prof. FRANCESCO RITROVATO il 16 febbraio 2015 alle 17:05 ha scritto:

Mi aspettavo qualcosa di più.

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Prof. FRANCESCO RITROVATO il 16 febbraio 2015 alle 17:03 ha scritto:

Veramente molto bello.

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Catechista Francesca Brescianini il 16 febbraio 2015 alle 16:09 ha scritto:

Non posso fare la recensione di questo prodotto perché non mi è mai arrivato in quanto era esaurito...Peccato...alla fine ho scelto un altro prodotto...


mario cutuli il 16 febbraio 2015 alle 10:54 ha scritto:

Chissà, forse risuona ancora, nelle superstiti baracche del Furstenberg am Oder o di Nordhausen...
Melanconico e struggente. Quel vecchio clarinetto, forse suona ancora. Quasi a perenne ricordo di un rosario di sofferenza.
Aldo Valerio Cocco, quei giorni non li ha mai dimenticati. Hanno accompagnato le sue notti. Hanno dato corpo ai suoi incubi. Lo hanno segnato per sempre.
Ora quei ricordi amari, quegli amici che con lui hanno condiviso quell'inferno, quei fratelli che non hanno più fatto ritorno a casa, che hanno chiuso per sempre gli occhi nel freddo del lager, privati persino dell'affetto di una mamma o di una moglie, si sono trasformati in un sofferto diario.
“Un clarinetto nel Lager. Diario di prigionia 1943-1945”. Edizioni Messaggero Padova € 14.00, a cura di Patrizio Zanella, è una Via Crucis sul sentiero della memoria. Un doloroso pellegrinaggio lastricato da infinite sofferenze, da dolori mai sopiti...
Da quel drammatico 8 settembre 1943 alle ottanta ore di viaggio, stipato con in un vagone insieme a tanti altri infelici, all'arrivo al lager. Dalla fame e dal freddo, alle cimici, ai pidocchi che spesso si decideva di... mangiare “per recuperare il sangue che ci avevano tolto...”, ai tanti allarmi notturni che privavano delle già esigue ore concesse al sonno.
Appunti sparsi, pensieri asciutti che ricompongono una trama di violenze, di angherie, di umilianti vessazioni, di dolore, di rabbia, di speranze seguite da immediate smentite di un cuore per sempre ferito, ma anche di orgoglio per non essersi mai piegati alla tracotanza di carnefici addestrati, perché “Der deutsche Kniippel knechtet keinen italiener, denn Nachfolger Rom’s wachsen nicht unterm Joch” - Bastone tedesco, italiano non doma, non crescono al giogo le stirpi di Roma - come Valerio riusciva a dire nelle poche parole tedesche apprese in quell'inferno...
Pagine consumate dal tempo, solcate dal grigio di una matita ormai sbiadita, immortalate dalle note di un clarinetto diventato... “amico” e mezzo per barattare con il suo suono una rapa o un tozzo di pane ispessito e rancido...
Pagine gelosamente custodite in un cassetto che per cinquantanni Valerio si è rifiutato di aprire.
Una storia che appartiene ai tanti soldati che come lui avevano deciso di non aderire alla Repubblica di Salò e perciò prigionieri, ma fieri di essere italiani e soprattutto fedeli a valori patriottici che non possono essere traditi.
Una storia per ricordare. Per non dover più scrivere parole che raccontino di violenza e di morte. (Mario Cutuli)