Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Un utente il 9 settembre 2018 alle 16:42 ha scritto:

Una lettura che arricchisce.Da regalarsi e regalare : BELLISSIMO


Un utente il 9 settembre 2018 alle 16:38 ha scritto:

Semplicemente Splendido ...


Prof. Stefano Coccia il 9 settembre 2018 alle 14:44 ha scritto:

Uno dei libri più belli che abbia mai letto. Affiancare un classico della letteratura alla Bibbia per svelare i numerosi e sorprendenti riferimenti al testo sacro che si nascondono dietro ogni sua pagina. Questo l'obiettivo de "Il Piccolo Principe commentato con la Bibbia", in cui al testo integrale – con i disegni originali – del capolavoro di Antoine Saint-Exupéry, si aggiungono commenti a fronte che rimandano al testo biblico.
Nell'introduzione e nella postfazione al testo, il vaticanista Enzo Romeo ricorda come l'autore francese non menzioni quasi mai Gesù nei suoi scritti, "ma la presenza del Nazareno è costantemente evocata e c'è chi legge la fiaba in chiave cristologica: il corpo del protagonista non è ritrovato dopo la sua morte, così come quello di Gesù sparito dal sepolcro dopo la crocifissione. E nella rosa che l'ometto ha lasciato, oltre alla figura della moglie o della madre dell'autore, si può intravedere la figura di Dio Padre, al quale il Figlio aspira a tornare al termine di tante tribolazioni in terra".
Il pilota Saint-Exupéry scomparve il 31 luglio 1944, a 44 anni, precipitando nelle acque del Mediterraneo di fronte a Marsiglia. Il suo cadavere non venne mai ritrovato. Per Romeo, Il Piccolo Principe rappresenta nella sua letteratura "la fase del Dio rivelato, dove tutto diviene finalmente chiaro – anche 'l'invisibile essenziale' –, perché illuminato dall'Amore". "Con i racconti, le lettere, gli appunti e, naturalmente, con la favola dell'ometto giunto sul nostro pianeta dall'asteroide B 612, Saint-Exupéry ha scritto una sorta di Nuovissimo Testamento".
"Tutti noi, come Saint-Exupéry, ci poniamo ogni tanto domande sul dove, sul come, sul quando e sul perché della nostra esistenza. Ci sentiamo passeggeri clandestini in rotta verso l'infinito, abbagliati da un'evidenza che non riusciamo mai a trattenere. E sogniamo di incontrare un giorno un piccolo principe che ci indichi le stelle e ci apra il cuore". Nell'autore francese, a cominciare proprio dal Piccolo Principe, si può facilmente riconoscere un costante anelito all'assoluto. Interprete delle inquietudini, del nomadismo spirituale e della profonda nostalgia dell'inafferrabile che abita nell'uomo moderno, fa sì che ogni sua pagina trasudi del desiderio di staccarsi dalla banalità quotidiana e di proiettarsi in un altro mondo, su un pianeta ideale, come quello del protagonista del suo libro più famoso. Di qui l'attrazione verso il mondo religioso. Un ruolo importante nel libro di Saint-Exupéry è assunto dal deserto, dove era precipitato durante un volo. "Il deserto è esigente e si offre a chi fa il primo passo verso di lui", e "diviene allora un trampolino, una scala verso la perfezione, permette di assaporare la fragranza discreta e tenace del divino", osserva Romeo. "Il deserto conduce naturalmente l'uomo alla poesia, all'elevazione verso l'ignoto o l'inconoscibile. La solitudine, interrotta da brevi periodi di cameratismo, è la condizione per raggiungere uno stato di grazia". Negli anni, Saint-Exupéry rimpiangerà la purezza del ritiro sahariano, che metterà a confronto con la decadenza della civiltà europea, nella quale si vanno rapidamente smarrendo i valori morali. Come i luoghi della sua infanzia, il Sahara è un rifugio di fantasia e di sogno. Ciò che vi cerca, sottolinea Romeo, "è la chiave che apra la cassaforte dello spirito. Una parabola che in qualche modo rimanda a Charles de Foucauld, grande santo a cui ho dedicato molto tempo dei miei studi. Entrambi sono attratti da questo spazio che permette di risalire alle sorgenti dell'umanità. Il deserto, nella sua aridità terribile, è fonte di vitalità interiore per i due uomini. Nell'inabitata desertica desolazione si possono trovare le tracce dell'essenziale e percepire quell'invisibile bellezza di cui il cuore dell'uomo sente perennemente nostalgia".
Quello di Saint-Exupéry e del piccolo principe, spiega Romeo, "non è un deserto che annienta e annichilisce; è un luogo dell'anima, dove ogni cosa, ogni pensiero sono trasfigurati, dove tutto è visto non in superficie (c'è solo un orizzonte di sabbia) ma in profondità. Il deserto è una sorta di grande macchina ai "raggi X" che consente di spingere lo sguardo anche dove in apparenza non si può vedere". Nella fiaba c’è anche il fascino per la morte purificatrice e il grande desiderio di una rinascita spirituale. "Sembrerò morto e non sarà vero", dice il piccolo principe congedandosi dal pilota. Parole che assumeranno il tono di una profezia dopo la scomparsa di Saint-Exupéry e la vana ricerca del suo corpo.
"È tutto un grande mistero", afferma l'aviatore nel concludere il racconto. In effetti, constata Romeo, "in ogni pagina della fiaba un che di misterioso affiora in maniera discreta ma costante. E, analogamente al grande mistero cristiano, non si può spiegare o comprendere fino in fondo". "Il Piccolo Principe, è stato giustamente osservato, 'affascina per il suo strano potere di far discendere per qualche istante l'assoluto sulla terra'". Ecco allora che accostare il racconto di Saint'Exupéry al testo biblico aiuta a gettare nuova luce su un capolavoro della letteratura che può avere ancora molto da offrire. Questo libro l'abbiamo usato sia come traccia per un campo scuola, aiutandoci anche con il film, molto carino, e sia per un lavoro durante l'anno scolastico. Per chi volesse c'è un bell'articolo che ho trovato su Avvenire in riferimento a questo libro: https://www.avvenire.it/agora/pagine/anche-il-piccolo-principe-legge-la-bibbia

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Stazione Termini - Amirante Chiara
Libro

Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 22:37 ha scritto:

Ve lo consiglio, specialmente se conoscete persone che non hanno storie facili, magari sono immersi del tunnel della droga o di altre infernali dipendenze. Questo libro è pieno di speranza, una speranza che è più forte di ogni dolore anche i più impensabili e insuperabili. come dice spesso Chiara Amirante: "tutto è possibile all'amore".

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Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 22:27 ha scritto:

L'ho trovato molto equilibrato. Dà una visione sapiente dello Spirito Santo, non sbilanciata verso quegli spiritualismi moderni che tendono a marcare l'azione dello Spirito associandola unicamente a quei fenomeni che hanno del miracoloso e basta, circoscrivendola e sminuendola di gran lunga.

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Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 22:19 ha scritto:

Se hai nel cuore il desiderio di evangelizzare questo libro è ottimo. Lo consiglio vivamente specie in questo tempo dove la "nuova evangelizzazione" è un bisogno impellente. Il libro è ben fatto, la cosa che più mi piace il completamento della tecnica alla teoria il tutto armonizzato dal sottofondo dei documenti del magistero che nel tempo si sono espressi su queste tematiche.

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Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 22:16 ha scritto:

Se sei un appassionato di questo carisma te lo consiglio. Ci sono tutti i momenti salienti di questa comunità con foto inedite. Curato con una grafica bellissima.

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Ivan Lavorato il 8 settembre 2018 alle 22:15 ha scritto:

Libricino piccolo, ma ricco di contenuti! Un vero cammino semplice alla scoperta della preghiera del cuore. Buoni gli approfondimenti teorici basati sulla Scrittura e soprattutto applicati alla vita concreta di ogni giorno!

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Mistero d'amore - Amirante Chiara
Libro

Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 22:09 ha scritto:

Lo consiglio specialmente per chi vuole approfondire la passione d'amore del nostro Signore. io l'ho fatto durante il triduo Pasquale e mi è stato di grande aiuto. Ottimo anche per catechesi sul tema.

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Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 22:05 ha scritto:

Mi è molto servito ad individuare quegli atteggiamenti della mia personalità che senza rendermi conto mi impedivano di essere felice mettendomi in situazioni che non avrei mai voluto vivere eppure puntualmente vedevo realizzarsi. Ora sono molto più felice grazie agli esercizi pratici e semplici proposti dall'autrice.
Consigliato per chi vuole fare una seria analisi spirituale ma soprattutto umana del proprio cammino per migliorare la qualità di vita sua e di conseguenza anche di coloro che gli sono affianco.

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Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 22:02 ha scritto:

Ottimi spunti per la preghiera basati sul padre nostro. In questo libro Chiara Amirante come sempre è stata bravissima a illuminare la Parola con la Parola. Ma più di tutto mi è piaciuta la meditazione fatta sul Padre che come Lei descrive è il nostro Papino del Cielo ricco di amore nei nostri riguardi, nulla a che fare con le nostre proiezioni paterne che spesso attribuiamo a Dio.

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Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 21:58 ha scritto:

Ricco di spunti spirituali questo libro, scritto sotto forma di fiaba, lo consiglio a grandi e piccini che hanno il desiderio di ricominciare a sognare portando nella loro vita quella bellezza e semplicità dei piccoli che trapela da queste bellissime pagine.

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Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 21:54 ha scritto:

Ve lo consiglio, specialmente se conoscete persone che non hanno storie facili. Questo libro è pieno di speranza, una speranza che è più forte di ogni dolore anche i più impensabili e insuperabili.

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Solo l'amore resta - Chiara Amirante
Libro

Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 21:52 ha scritto:

Una storia che ha dell'incredibile. Affascinante e mozzafiato, capace di dare nuove luci e nuovo vigore al mio cammino. Lo consiglio perché seppur denso di contenuti e assolutamente scorrevole da leggere.

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Dialogare con Dio - Chiara Amirante
Libro
Chiara Amirante Piemme (ottobre 2015, 210 p.)

Salvatore Monte il 8 settembre 2018 alle 21:49 ha scritto:

Se vuoi imparare a pregare, beh questo è un libro speciale! Te lo consiglio, a me è servito molto. Specialmente le prime parti sugli impedimenti nella preghiera e sui frutti della preghiera. Approfondisce ogni aspetto nel dettaglio senza troppa speculazione ma basandosi sulla parola di Dio.

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