Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Don filippo raimondi il 7 gennaio 2013 alle 12:28 ha scritto:

Molto deludente, con affermazioni anche discutibili ("credere al peccato", pag.63; "Dio ci lascia nella nostra debolezza per poterci perdonare", pag.64). Pochissima attenzione alla dimensione antropologica.


massi il 6 gennaio 2013 alle 14:39 ha scritto:

Magnifico !!!

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Kikov il 6 gennaio 2013 alle 11:42 ha scritto:

Maledetta mafia è un libro che racconta di una vera e propria rivoluzione, messa in atto non con i forconi, ma con il coraggio, la dignità, l’amore per la giustizia e per la legalità. Una rivoluzione femminile, perché realizzata da due Donne (il maiuscolo non è un errore di battitura): Piera Aiello e Rita Atria. Entrambe si sono ribellate alla mafia, in Sicilia, negli anni in cui cosa nostra uccideva gli uomini/donne che si opponevano ad essa.
Piera Aiello sposata con il fratello di Rita, quest’ultima figlia del boss di Partanna, in provincia di Trapani. Piera, dopo l’uccisione del marito, decide di collaborare con la giustizia, per amore della figlia e della legalità: diventa una testimone di giustizia. La prima testimone di giustizia Donna. La cognata Rita seguirà la stessa strada intrapresa da Piera, qualche mese dopo, diventando anch’essa una testimone di giustizia. Una scelta coraggiosa, che la porta ad essere disonorata dalla madre, moglie di un boss, che vede la figlia come una traditrice.
I destini di Piera e Rita si intrecciano con quello di Paolo Borsellino, quest’ultimo per loro non sarà solamente un Procuratore della Repubblica, ma diventerà un punto di riferimento: lo “zio Paolo”. Rita si lega molto a Paolo Borsellino, vede in lui la speranza di un cambiamento. L’omicidio del pm siciliano getta Rita nello sconforto, al punto che, qualche giorno dopo la strage di via D’Amelio, decide di togliersi la vita, lasciandosi cadere dal settimo piano del palazzo dove abitava. Piera continua ancora oggi la sua rivoluzione contro la mafia. Nel libro racconta la sua vita, prima e dopo la scelta di diventare una testimone di giustizia. Un libro che è una manifesto al coraggio e alla dignità. Letta l’ultima pagina, due parole mi rimbombano in testa: MALEDETTA MAFIA.

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fabio angioletti il 5 gennaio 2013 alle 18:12 ha scritto:

Un libro di vitale importanza per i cristiani e non. La Conferenza Episcopale Italiana ha prodotto questo piccolo ma denso libro nel quale sonocontenute le linee guida per una più viva educazione alla vita che deve essere per tutti buona e ciò è possibile solo vivendo il Vangelo. Nell'era della crisi educativa questo libretto è un valido supporto per ritornare a vivere in prima persona sulle orme di Gesù Cristo che è vivo e accompagna i nostri passi.

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fabio angioletti il 5 gennaio 2013 alle 18:06 ha scritto:

Il Discorso della montagna è formato da una prima parte – la più nota – composta da otto beatitudini e dalle relative appendici (Mt 5, 3-16). Successivamente si trova il corpo del discorso, dove si mostra il riferimento alla Legge mosaica e ai profeti e il relativo compimento da parte di Gesù (Mt 5, 17-19). Esso comprende un primo svolgimento (Mt 5, 20-48) il cui obiettivo è la definizione della “nuova giustizia”, tema portante del messaggio evangelico secondo la versione di Matteo. In questa corposa sezione sono presenti sei antitesi, nelle quali Gesù riprende gli insegnamenti della Toràh ribadendo: «avete inteso che fu detto […] ma io vi dico […]». Segue poi un insieme piuttosto vario (Mt 6, 1-34) che è una sorta di allegato atto a completare la parte che precede; i temi affrontati sono l’elemosina, la preghiera, il digiuno, il vero tesoro e la provvidenza divina. In questa sessione è presente l’unica preghiera che Gesù insegna ai suoi discepoli: il Padre Nostro (Mt 6, 9-13). Infine, la parte conclusiva (Mt 7, 1-27) si caratterizza dalla presenza di quattro brani che hanno in comune lo stesso orizzonte escatologico e che coronano l’intero discorso. Il fine è sia l’annuncio del Regno di Dio sia la sequela sempre più serrata tendendo sempre più alla perfezione d’amore, che rende l’uomo simile al Padre. Aggiungiamo i quattro versetti che fungono da cornice del Discorso (Mt 5, 1-2; Mt 7, 28, 29); essi lo contestualizzano nell’attività storica di Gesù e sottolineano la regola permanente della condotta dei discepoli insegnata con autorità.
L'esegeta Lohfink analizza tale Discorso puntando molto sul attuabilità dello stesso nella storiacncreta dell'umanità. Le domande di fondo sono le seguenti: "Può considerarsi un progetto attuabile?" "Per chi?" "Solamente per alcuni o per tutti coloro che credono a queste paorle?" "Cosa intende realmente Gesù in questo Discorso?".
Un libro davvero prezioso capace di dare piste percorribili dirisposte a queste e ad altre domande su quello che si può definire la "teoria dell'agire e del vivere cristiano".


fabio angioletti il 5 gennaio 2013 alle 17:54 ha scritto:

Il discorso più importante di Gesù commentato passo passo dal Dottore della Chiesa Agostino.
Con grande acume il santo di Tagaste coglie aspetti celati e fondamentali per una piena comprensione delle parole del Maestro.

Notte oscura - Della Croce Giovanni
Libro

fabio angioletti il 5 gennaio 2013 alle 17:46 ha scritto:

un classico della spiritualità ascetica. Il dottore della Chiesa Giovanni della Croce narra del buio, della difficoltà del cammino della fede; narra di quando sembra spegnersi la luce della fede e si rimane al buio, disorientati e soli. è la notte. Analizzando verso per verso la poesia da lui stesso scritta, delinea il cammino di attraversamento della notte, fino a giungere alla luce dell'aurora che buca l'oscurità con il primo raggio del sole nascente.

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fabio angioletti il 5 gennaio 2013 alle 17:34 ha scritto:

Un libro agile e di grande valore. Nei tempi difficili nei quali viviamo basati sul mercato e la compravendita, Roberto Mancini sostiene che alla logica dello scambio va contrapposta la logica del dono, che per sua natura supera lo scambio in quanto gratuità! questa è la logica di Gesù, la sola che può salvare l'umanità dal collasso nel quale stiamo scivolando.

Crocetta "Cresima" (smaltata blu)
Articolo Religioso

PER LUI il 4 gennaio 2013 alle 19:18 ha scritto:

UNA COSA CERTA E' CHE IL CRISTIANO CONTEMPLA LA CROCE CON GESU'.MA IN QUESTO TEMPO MODERNO ANCORA PREVALE PARECCHIA ERESIA,DEVO DIRE CHE QUESTO TIPO DI CROCE RIESCE AD ATTRARRE QUALCHE PERSONA DA CONVERTIRE,IO NE HO UNA CON SFONDO ROSSO CON JHS AL POSTO DI INRI ,FACCIO I MIEI ELOGI HA CHI E' RIUSCITO A DISEGNARE QUESTA MERAVIGLIA.

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Anna Mussatti il 3 gennaio 2013 alle 20:42 ha scritto:

La grande competenza degli autori traspare da ogni pagina di questo libro; i bambini vivono le esperienze della loro crescita immedesimandosi in Ciripò, il protagonista dei vari racconti, e possono affrontare le loro paure con la speranza che il lieto fine della fiaba possa esserci anche nella loro esperienza personale.


Anna Mussatti il 3 gennaio 2013 alle 20:28 ha scritto:

I testi brevi, semplici e di immediata comprensione, fanno di questo libro un utile strumento per far capire non solo ai piccoli ma anche ai grandi come, nella vita, anche percorrendo strade diverse, i desideri personali possono coincidere con i disegni di Dio.
Perchè "Le Sue vie non sono le nostre vie...."

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Adorabili gatti...
Libro
Edicart (2008, 86 p.)

Anna Mussatti il 3 gennaio 2013 alle 20:23 ha scritto:

Tanti adorabili e simpatici musetti, accompagnati da frasi, motti e umoristiche riflessioni feline.
Un bellisimo cadò per chi ama questi dolcissimi piccoli felini domestici che chiedono soltanto di essere amati.


Anna Mussatti il 3 gennaio 2013 alle 20:14 ha scritto:

Questo libro, simpaticamente illustrato, attraverso un linguaggio molto semplice , illustra ai più piccoli che le cose non vanno sempre necessariamente accettate così come ci vengono proposte ma, possono essere viste anche da una diversa prospettiva e magari.... risultare migliori.


Anna Mussatti il 3 gennaio 2013 alle 20:09 ha scritto:

La professione di fede dei cattolici viene spiegata frase per frase, attraverso il dialogo fra un papà e suo figlio, una conversazione fatta di semplici domande e risposte, arricchite da brevi racconti e preghiere.

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Emanuela Pollini il 3 gennaio 2013 alle 18:37 ha scritto:

Questo libro l'ho regalato e quindi non posso dare un giudizio completo. Tuttavia ho letto qualche pagina e mi è piaciuto il modo in cui l'autore tratta della figura del prete: la sua analisi è profonda ed il suo sguardo si spinge al di là di banali e consuete constatazioni, dando al lettore la possibilità di una riflessione molto più ampia e ricca sulla figura più discussa di questi tempi. Un libro semplice ma "tosto" con il quale il sacerdote dovrebbe avere il coraggio di confrontarsi e scontrarsi!!
Emanuela