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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 17596 a 17610 di 25639)


annamaria bazzigalupi il 18 giugno 2015 alle 10:14 ha scritto:

Per fare conoscere ai più piccini una cosa della quale, in questo momento, sentono parlare.


annamaria bazzigalupi il 18 giugno 2015 alle 10:08 ha scritto:

Bellissima preghiera a Maria. Io ne ho acquistato una copia per i miei cari.

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annamaria bazzigalupi il 18 giugno 2015 alle 10:08 ha scritto:

L'amore per la vita che supera ogni cosa.


annamaria bazzigalupi il 18 giugno 2015 alle 10:08 ha scritto:

La vita di questa grande santa che è vissuta nel nostro secolo e l'ha illuminato con la grazia e l'amore di Gesù.


annamaria bazzigalupi il 18 giugno 2015 alle 10:08 ha scritto:

Grande figura dell'Ecumenismo: i passi che la Chiesa piano piano e in silenzio ha compiuto.


annamaria bazzigalupi il 18 giugno 2015 alle 10:07 ha scritto:

Per conoscere i grandi di cui abbiamo sentito parlare e non conosciamo.


Studente Gerardo Fenucciu il 18 giugno 2015 alle 09:51 ha scritto:

Vi ringrazio per la velocità della spedizione e della cortesia riservatemi il pacco mi è arrivato e grazie anche per l'omaggio, Gerardo Fenucciu


Prof. Francesca Giunta il 17 giugno 2015 alle 16:58 ha scritto:

Perfetti, entrambi i kit, sono arrivati con la puntualità desiderata e anche in perfette condizioni. La disponibilità e la cortesia usata dagli operatori è stata eccezionale. Complimenti anche per la professionalità.


Antonio Del Giudice il 17 giugno 2015 alle 14:37 ha scritto:

Se si è alla ricerca di un commento semplice che possa offrire spunto per una buona e sintetica omelia, o per la personale / comunitaria meditazione, è il libro adatto! Contiene un rimando alle letture proclamate, un messaggio chiaro su cui poter meditare singolarmente o in gruppo.


gianni il 16 giugno 2015 alle 17:56 ha scritto:

Questa mattina ho ascoltato alla RAI un programma che aveva per tema: L'aiuto concreto ai profughi. Mi ha colpito moltissimo la spontanea, umana disponibilità del signor Paolo Erba che in maniera molto naturale, ha esposto, un modo molto umano di aiuto concreto, indirizzato a quelle persone che hanno lasciato e perso tutto. Ho già confermato alla mia libreria di fiducia di farmi arrivare il volume: La valle dell'accoglienza Ed.EMI


Francesca Terranova il 16 giugno 2015 alle 11:35 ha scritto:

Il libro raccoglie in un testo unitario diverse meditazioni, concepite dall'A. sia per il tempo di Avvento e Natale (prima parte del volume) sia per il tempo di Quaresima e Pasqua (seconda parte del volume). Filo conduttore di tutte le riflessioni è il tema della fragilità riconnesso, per ossimoro, alla forza. A ben vedere, si tratta del paradosso della vita cristiana e di Cristo stesso: "Nessuno ignora che la vicenda di Cristo comincia in una stalla e finisce su una croce. Almeno, stando a quel che appare. Perché il credente è chiamato a gettare il suo sguardo, e il suo desiderio, oltre il visibile, nello spazio dove irradia la luce della risurrezione. Ed è qui che si stabilisce la connessione tra la fragilità e la forza, quella che dà il via, e il senso, a tutta una seria di paradossi che la Bibbia e la liturgia non si stancano di proclamare, e che trovano in alcune sintesi vertiginose la loro formulazione più essenziale. Una per tutte: "Quando sono debole, è allora che sono forte (2Cor 12,10)" (dalla presentazione). Molteplici le tematiche trattate dall'A. tra le quali quella del rapporto amicale con Gesù, preso a parametro della profondità delle nostre relazioni amicali e della spiritualità, la cui molla dovrebbe essere il desiderio (di cercare, di trovare ed essere trovato, di stabilire un'intimità, di amare...). Libro consigliatissimo: adatto anche a giovani lettori (specie adolescenti).


Francesca Terranova il 16 giugno 2015 alle 11:20 ha scritto:

Il libro raccoglie alcune meditazioni sulla densa tematica delle beatitudini evangeliche tenute da padre Cantalamessa in due occasioni, Avvento del 2006 e Quaresima del 2007, alla presenza di papa Benedetto XVI presso la Casa Pontificia. Il linguaggio dell'A. è immediato e semplice. Il testo si presta dunque ad essere utilizzato anche per incontri di catechesi rivolti a giovani ed adolescenti. Il testo è utile non solo per comprendere meglio il contenuto delle beatitudini, ma anche per meditare e rivedere la propria vita alla luce di esse. Tale è del resto chiaramente l'intento dell'A. Egli infatti precisa in appendice al volumetto (p. 165) che "Il modo migliore di prendere sul serio le Beatitudini evangeliche ... è di servircene come di uno specchio per un esame di coscienza davvero "evangelico". Tutta la Scrittura, dice san Giacomo, è come uno specchio nel quale il credente deve guardarsi con calma, senza fretta, per conoscere davvero "come è" (cfr. Gc 1,23-25), ma la pagina delle beatitudini lo è in maniera unica". Con essa in effetti siamo nel cuore del "vangelo", vale a dire della buona notizia. Molte dunque le domande che scaturiscono dal testo e che interrogano il credente in prima persona, a partire dalle beatitudini e dunque del mondo in cui concretamente vive la sua fede: per citarne solo qualcuna, a titolo meramente esemplificativo, "Sono povero di spirito, povero dentro, abbandonato in tutto a Dio? ... Prendo a cuore il problema della spaventosa povertà non scelta ma imposta a tanti milioni di miei fratelli? ... Domino l'ira fuori e dentro di me? Sono gentile e affabile con chi mi sta vicino? ... Io ho fame e sete di santità? Tendo alla santità, o mi sono da tempo rassegnato alla mediocrità e alla tiepidezza? ... Davanti allo sbaglio di un fratello, di un collaboratore, reagisco con il giudizio o con la misericordia? Gesù sentiva compassione per le folle: e io?", e ancora, "L'opposto più diretto della purezza di cuore è l'ipocrisia. Io, a chi mi sforzo di piacere nelle mie azioni: a Dio o agli uomini? ... sono un operatore di pace? Mi sforzo di riferire sempre e solo il bene, le parole positive lasciando cadere nel vuoto il male, il pettegolezzo, quello che può seminare discordia?".


Francesca Terranova il 16 giugno 2015 alle 11:00 ha scritto:

Attraverso una (ri)lettura in chiave teologico-spirituale della lettera ai Romani di San Paolo, padre Cantalamessa propone un itinerario di evangelizzazione e rinnovamento spirituale aperto a tutti, e non solo ai non credenti. Nell'introduzione al volume, l'A. esplicita chiaramente al lettore quale è l'intento che egli si propone in quelle pagine: "Non basta leggere, studiare, imparare anche a memoria la parola di Dio. Bisogna mangiarne il rotolo, divorarlo, sentirne l'amarezza nelle viscere e la dolcezza sulle labbra (cf Ez 3, 1 ss.; Ap 10,12), cioè assimilarla, farla diventare carne della propria carne e sangue del proprio sangue, lasciare che essa ferisca e purifichi interiormente anzitutto colui che è chiamato ad annunciarla ad altri. E' quello che ci accingiamo a fare con il testo dell'Apostolo". Numerose sono le tematiche affrontate nel testo, a partire dalla lettera ai Romani: dal lieto annuncio dell'amore di Dio, al mistero del peccato e dell'iniquità, sino ad arrivare al tema della giustificazione e della fede, al mistero della sofferenza di Dio e alla preghiera di Gesù nello Spirito. Un testo che aiuta a rimetterci in discussione fin dalle fondamenta della nostra fede: utile sia come primo approccio di studio alla lettera ai Romani sia come lettura spirituale da meditare nella preghiera.

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La comunità - Vanier Jean
Libro
Vanier Jean Jaca Book (giugno 2011, 376 p.)

Francesca Terranova il 16 giugno 2015 alle 10:46 ha scritto:

L'A., fondatore della "comunità dell'Arca", muove in questo libro dalla sua esperienza concretamente vissuta all'interno delle comunità da lui fondate per trattare del tema della "comunità", più nello specifico del "vivere in comunione e in comunità". Per il taglio scelto il libro offre, dunque, notevoli spunti di riflessione per qualsiasi comunità cattolica - e, a mio avviso, più in generale, per qualsiasi forma di comunità sociale (a partire dalla famiglia sino ad arrivare ai posti di lavoro, ove pure è auspicabile attuare - quanto meno, tentare di attuare - una "comunicazione" vera tra le persone che porti alla "comunione"). Il libro si ripropone di suscitare proprio l'amore per il vivere in comunione, che l'individualismo ormai imperante a livello tanto sociale quanto culturale ha già dal secolo scorso contribuito ad oscurare e minare alle sue radici. L'uomo è fatto ontologicamente per essere in comunione. Per citare le parole dell'A., "il bisogno di appartenere ad una forma o ad un'altra di comunità è insito nella natura umana, che sia una cerchia di amici, una famiglia, un club, una gang, un gruppo di militanti politici, una chiesa o qualsiasi altro gruppo. Se siamo isolati, ci inaridiamo e muoriamo". La salvezza passa attraverso la comunità. Non ci si salva da soli. Questo il messaggio del libro che sviscera il senso del vivere in comunione e le caratteristiche dell'essere in comunione. La comunità è, secondo l'A., luogo di appartenza, di apertura, di amore reciproco, di crescita e collaborazione. Ognuno è chiamato a essere se stesso (anzi ognuno in comunità ha il diritto di essere se stesso) e la pluralità e la diversità tra i singoli viene vista come una ricchezza e come un requisito necessario ed indispensabile per creare comunione.

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Suor Suore consolatrici Consolatrici il 16 giugno 2015 alle 10:36 ha scritto:

Non posso dire niente! L'ho cercato disperatamente all'inizio dell'Avvento, senza riuscire a trovarlo. Dove l'avevate nascosto? ? ? - Posso comunque affermare per gli anni precedenti,
che è un prezioso collaboratore per la Liturgia Eucaristica e la Preghiera di Lode quotidiane.
Spero, il prossimo Avvento, di essere più fortunata e di trovarlo senza impazzire...

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