La voce dei clienti - DVD
Tutti i commenti per «DVD» (da 496 a 510 di 597)
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ANTONIO DE LUCA, delucaantonio2002@libero.it il 19 settembre 2012 alle 17:03 ha scritto: film che evidenzia come la conversione al Signore possa renderci sereni e felici Leggi tutti i commenti (12) |
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Umberto Masperi il 18 settembre 2012 alle 14:17 ha scritto: E questo film meriterebbe un commento ( dopo averlo seguito con la massima attenzione e continue annotazioni )? Non prendiamoci in giro. Leggi tutti i commenti (9) |
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Umberto Masperi, masperi.umberto@yahoo.it il 17 settembre 2012 alle 14:54 ha scritto:
SALOMONE. “Osserverai i precetti del Signore tuo Dio, camminando nelle sue vie e praticando i suoi comandamenti”, observa decreta Domini Dei tui, ut ambules in viis eius et custodias statuta eius et praecepta eius (1 Re 2,3): così aveva esortato Davide, |
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Umberto Masperi il 16 settembre 2012 alle 13:47 ha scritto:
Davide. |
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Umberto Masperi il 15 settembre 2012 alle 10:17 ha scritto:
Sansone ( shemesh, sole: figlio del sole. L’uomo poi reso cieco). |
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Umberto Masperi il 13 settembre 2012 alle 18:16 ha scritto:
Mosè |
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Umberto Masperi, masperi.umberto@yahoo.it il 10 settembre 2012 alle 21:18 ha scritto:
Quattro anni fa feci mia l'iniziativa di Famiglia cristiana: settimana dopo settimana usciva l'intera collezione ( “La Bibbia in famiglia”) dei DVD, di cui questo è il secondo. |
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Mimmo il 6 settembre 2012 alle 00:53 ha scritto: Io l'ho comprato, c'è quasi tutto, però mancano alcune scene nel 4^ dvd ad esempio Gesù che dice a Pietro che lo rinnegherà 3 volte, la scena che dice a Giuda quello che devi fare fallo presto, la scena dei soldati che prelevano Barabba dalla prigione, e una scena che Zerah dice a Ponzio Pilato che i servi sono piu fortunati dei padroni. Queste scene sono nell'extra come scene di raccordo e non capisco xchè non sono state inserite nei dvd, così pare che il film non è completo invece in quello della RAI ci sono. Come mai? Non c'entravano? Leggi tutti i commenti (4) |
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Mattia Grossi il 20 luglio 2012 alle 10:16 ha scritto: Film bello e commovente che riesce a narrare, senza banalizzare, una storia di più di 2000 anni fa. Toccanti e piene di phatos alcune scene. Lo consiglio a chi vuole riscoprire il fascino e l'essenza della natività di nostro Signore. Leggi tutti i commenti (4) |
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Mattia Grossi il 20 luglio 2012 alle 10:10 ha scritto: Film, a mio modesto parere, bello e commovente realizzato con un'ottima cura dei dettagli. Ambientazione e scenografia molto ben fatte. Interpretazione straordinaria di tutti gli attori, in particolare l'attrice che impersona Maria Goretti. Nel vederlo sono rimasto commosso e colpito dalla storia di questa giovanissima e grande Santa. Lo consiglio caldamente. Leggi tutti i commenti (2) |
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Giuliano Magurano il 13 luglio 2012 alle 09:19 ha scritto: L'angelo sterminatore è invece un film pienamente aderente al manifesto surrealista abbracciato dall'autore. Il pretesto è un'idea molto sottile, ma originalissima: un gruppo di borghesi dell'alta società è inspiegabilmente bloccato nella villa sontuosa dove erano stati invitati dopo un concerto. I domestici, appartenenti a un'altra classe sociale, se la svignano inesplicabilmente prima che scatti la trappola, e il gruppo di persone rimane intrappolato degradando a poco a poco dal perbenismo di facciata alla più meschina abiezione. Alla fine, con un'espediente assolutamente surreale, Bunuel inscenerà la loro liberazione, ma non sarà che un esito transitorio perché di lì a poco resteranno nuovamente intrappolati nella chiesa dove sono tutti riuniti per la celebrazione del Te Deum in ringraziamento a Dio per l'avvenuta liberazione... Nel finale che intrappola il clero insieme ai borghesi, Bunuel da libero sfogo alla sua satira anticlericale e antiborghese e inscena la condanna finale di un'umanità corrotta e inconcludente, incapace di uscire dalla propria abiezione celata sotto la patina superficiale della rispettabilità. Leggi tutti i commenti (2) |
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Giuliano Magurano, gmagura@alice.it il 13 luglio 2012 alle 09:03 ha scritto:
Splendido cofanetto che consente di tracciare un profilo sulle principali tematiche di questo regista controverso, surrealista, iconoclasta, ma, paradossalmente, non privo di una sua etica. Partendo dal film più vecchio dei tre, Nazarin, degli anni '50, ci stupiamo di riconoscere in esso una poetica "neorealista", apparentemente distante dalle prove surrealiste che più contraddistinguono l'opera di Bunuel. Visivamente il film è forse un po' datato, ma rimane bellissimo, con la grandissima interpretazione di Francisco Rabal, uno degli attori preferiti di Bunuel, nei panni di un sacerdote che pur nella sua piena aderenza al Vangelo, non riesce a slavare nessuno, e anche quando attraverso la sua preghiera avviene il miracolo, è il primo a stupirsene - si riconosce in questo il pessimismo di Bunuel. Notevoli sono i siparietti in cui si intravede la spietata critica sociale e antiborghese di Bunuel, ma si tratta di episodi non forzati, perfettamente inseriti nella narrazione. Alla fine del film, che rimanda con una potente sequenza, alla Passione di Gesù, si rimane colpiti per come un autore anticlericale come Bunuel sia riuscito a tratteggiare senza snaturarsi una figura cristologica (appunto Nazarin) che ha pochi eguali nella storia del cinema. |